BIBLIOGRAFIA - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile

  1. Acredolo L.P.,”Development of spatial orientation in infancy” Developmental Psychology, 14, 224-234
  2. AA.VV., “Quaderni di Medicina del lavoro e Medicina Riabilitativa-Laboratorio di neuropsicologia”, a cura di S.Della Sala e M.Laiacona Ed. La goliardica Pavese, 1992
  3. Baddeley A., “La memoria di lavoro”, a cura di C.Cornoldi Ed. Raffaello Cortina Editore, 1995
  4. Berti A.E.,Bombi A.S., “Corso di psicologia dello sviluppo” Ed. Il Mulino, 2005
  5. Bertozzi L., Montanari L., Mora I., “Architettura delle funzioni-Lo sviluppo neuromotorio del bambino fra normalità e patologia” Ed. Springer
  6. Burgess N.,”Spatial memory: how egocentric and allocentric combine” TRENDS in Cognitive Science (Vol. 10 No. 12)
  7. Ferrari A.,Cioni G., “Le forme spastiche delle Paralisi Cerebrali Infantili” Ed. Springer, 2005 78
  8. Ferrari A. e Cioni G.,“Paralisi Cerebrali Infantili-Storia naturale e orientamenti riabilitativi” Ed. Del Cerro,1993
  9. Galati G., Lobel E., Vallar G., Berthoz A., Pizzamiglio L.i, Le Bilan D.,”The neural basis of egocentric and allocentric coding og spaze in humans: a functional magnetic resonance study” Exp Brain Res (2000) 133:156-164
  10. Piccardi L., Iaria G., Ricci M., Bianchini F., Zompanti L., Guariglia C., “Walking in the Corsi test: which type of memory do you need?” Neuroscience Letters 432 (2008) 127-131
  11. Sabbadini G., “Manuale di neuropsicologia dell'età evolutiva” Ed. Zanichelli,1995
  12. Stiles J., Reilly J., Paul B. and Moses P., “Cognitive development following early brain injury: evidence for neural adaption”....aggiungereVan Asselen M., Kessels R.P.C., Neggers S.F.W., Kappelle L.J., Frijns C.J., Postma A., “Brain areas involved in spatial working memory” Neuropsychologia 44 (2006) 1185-1194
  13. Zoia S., “Lo sviluppo motorio del bambino” Ed. Carocci, 2005 79

Indice

  INTRODUZIONE
   
Capitolo 1

1. LA PARALISI CEREBRALE INFANTILE

  1.1 DEFINIZIONE
  1.2 EPIDEMIOLOGIA
  1.3 DIAGNOSI DI LESIONE
  • 1.3.1 Il neonato pretermine
  • 1.3.2 Il neonato a termine
 

1.4 CLASSIFICAZIONI

  • 1.4.1 Hagberg e al. (1975)
  • 1.4.2 Rosembaum e al.(2007)
  • 1.4.3 Ferrari-Cioni (2010)
 

1.5 LE FORME SPASTICHE

  • 1.5.1 La tetraplegia
  • 1.5.2 La diplegia (Segni clinici caratteristici, Forme cliniche)
  • 1.5.3 L'emiplegia (Segni clinici caratteristici, Forme cliniche)
  1.6 DISTURBI E FATTORI ASSOCIATI - Ritardo mentale, Epilessia, Disturbi della funzione visiva, Disturbi psichiatrici
Capitolo 2 2. FUNZIONI NON VERBALI
  2.1 FUNZIONI NON VERBALI
  2.1.1 Le funzioni visuo-percettive
 

2.1.2 Le funzioni visuo-spaziali

2.1.2.1 I disturbi visuo-spaziali

  • Disturbi dell'esplorazione visiva
  • Disturbi della percezione spaziale
  • Disturbi del pensiero spaziale
  • Disturbi visuo-costruttivi
 

2.2 ASPETTI EVOLUTIVI

  • 2.2.1 Prima infanzia
  • 2.2.2 Seconda infanzia
  • 2.2.3 Terza Infanzia
  2.3 Vie anatomo-funzionali di elaborazione visiva:le vie del "What" e del "Where"
Capitolo 3 3. LA MEMORIA DI LAVORO
  3.1 LA MEMORIA E LE SUE SOTTOCOMPONENTI
 

3.2 LA MEMORIA DI LAVORO

  • 3.2.1 I modelli teorici
    • Il modello di Cornoldi e Vecchi (2003)
  • 3.2.2.1 La memoria di lavoro visuo-spaziale (MLVS), La MLVS nel bambino
  • 3.2.3 Aree cerebrali coinvolte nella memoria di lavoro
Capitolo 4 4. LO SPAZIO E IL MOVIMENTO
  4.1 LO SPAZIO
  4.2 Il movimento - LA NAVIGAZIONE
 

4.3 DUE TIPI DI STRATEGIE PER LA CODIFICA SPAZIALE

  • 4.3.1 Le strategie egocentriche
  • 4.3.2 Le strategie allocentriche
  4.4 ASPETTI EVOLUTIVI
 

4.4.1 ASPETTI EVOLUTIVI

  • 4.4.2 Il neonato e lo spazio, Il bambino e lo spazio
 

4.5 STUDI RECENTI

  • 4.5.1 Aree cerebrali coinvolte nella codifica spaziale
Capitolo 5 5. LO STUDIO: MATERIALI E METODI - Introduzione allo studio
  5.1 IL CAMPIONE
 
  • 5.1.1 Caratteristiche del campione
  • 5.1.1.1 Età gestazionale
  • 5.1.1.2 Lesione cerebrale
  • 5.1.1.3 Livello cognitivo
  • 5.1.1.3.1 Profilo cognitivo
 

5.2 IL "WALKED CORSI TEST"

  • 5.2.1 Apparato sperimentale
  • 5.2.2 Svolgimento della prova
  • 5.2.3 Le sequenze
  5.3 ANALISI DEI DATI
  6. LO STUDIO: RISULTATI
   
  7. DISCUSSIONI
  7.1 CONSIDERAZIONI
  CONCLUSIONI
   
  Tesi di Laurea di: Ylenia Capuzzo

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