Mio figlio presenta disturbi nell'area della NEURO e PSICOMOTRICITÀ - Che cosa devo fare?

Assistenza riabilitativa aspetti legali, rischio ed errore

Introduzione

L’argomento si prefigge di approfondire alcuni aspetti giuridici legati alla professione e in particolare il tema della responsabilità.

La rilevanza di questo tema può sembrare scontata; al contrario, essa si è costituita gradualmente nel corso nell'ambito delle Professioni Sanitarie. Il presente argomento vuole porre l’attenzione sulle seguenti riflessioni:

  1. Il rinnovato assetto normativo nel quadro più vasto delle professioni sanitarie in generale e, più strettamente, delle professioni della riabilitazione.
  2. Le responsabilità civili e penali verso i propri assistiti;
  3. Il percorso che ha portato i possessori di tioli ottenuti dalle scuole private a essere inseriti tra le professioni sanitarie della riabilitazione;

In primo luogo, c'è il percorso che ha portato i professionisti della riabilitazione ad essere inseriti a pieno titolo tra le professioni sanitarie della riabilitazione

Quando, all'inizio degli anni Ottanta, mi iscrissi all'allora Scuola di psicomotricità, non era affatto chiaro se il corso avrebbe avuto sbocchi lavorativi né tanto meno quali. Qualche anno dopo, come molti altri colleghi, mi sono ritrovato a far parte del sistema sanitario, da sempre costretto a fare i conti con le responsabilità civili e penali verso i propri assistiti, con tutti gli onori e, gli oneri che ciò comporta.

Se tutte le professioni sanitarie stanno facendo i conti con la profonda trasformazione culturale legata ai nuovi riconoscimenti di legge, per noi provenienti da scuole private il salto è addirittura vertiginoso e ci sta costringendo a preoccuparci più di diritto che, com'eravamo abituati, di etica.

Con il passare degli anni, il clima sta, cambiando, e anche le questioni sulle responsabilità degli operatori sono riconosciute degne di essere affrontate all'interno del quadro più definito e organizzato dei servizi.

Le competenze giuridiche sono diventate non più solo utili, ma soprattutto doverose verso gli assistiti.

  1. Quindi sarà fatta una carrellata veloce delle novità legate all’ assetto normativo delle professioni della riabilitazione.
  2. Successivamente, sul come le nuove responsabilità dei professionisti sanitari si declinino all'interno dei servizi riabilitativi per la salute dell’assistito, facendo i conti con quanto la normativa e la giurisprudenza hanno fin qui elaborato per quello che finora è stato l'unico effettivo centro di responsabilità, vale a dire la professione sanitaria.
  3. Vedremo (in breve) come  gli ultimi trent'anni di giurisprudenza sanciscano che le due funzioni “custodia e cura” siano destinate a confrontarsi in una continua dialettica, che appare costitutivamente irriducibile a uno dei due poli.

Spero che l'approfondimento che qui presento possa essere esplicativo anche perché non è facile parlare di responsabilità civile, ragionando su codici, articoli e sentenze.

Negli ultimi 20 anni si è assistito ad un forte cambiamento normativo che ha interessato l'esercizio delle professioni sanitarie iniziato con il riordino della disciplina nel 1992 (DLG 502/92) e che ha condotto a cambiamenti sia nella formazione universitaria che nell'attività professionale, dando vita ad un nuovo sistema di professionisti sanitari infermieri, tecnici e della riabilitazione.

La nuova formazione e la ridefinizione delle competenze e della autonomia, formulate secondo la logica dei profili e non più per compiti esecutivi, hanno tracciato questo nuovo sistema di professioni sanitarie disciplinate dal D.Lgs. 502 e norme collegate che formano l’oggetto della presente tesi.

Si è assistito, in questi anni, ad un processo di evoluzione e crescita delle professioni sanitarie con acquisizioni specifiche delle competenze e con esso si definisce anche l’abito di responsabilità con un duplice significato:

  • da un lato, quello di attitudine ad essere chiamati a rispondere all’autorità per una condotta professionale riprovevole,
  • dall'altro lato, quello di impegno per mantenere un comportamento congruo e corretto, in cui i presupposti scientifici, i valori etici, le regole deontologiche e le norme ne fondano le basi.

Ci cercherà di fare chiarezza sul significato, sulle regole di funzionamento, sui contenuti e sugli obiettivi nella diversa applicazione pratica di etica, deontologia e diritto:

  • nei capitoli che seguono sono presentate le norme specificamente attinenti l'esercizio delle professioni sanitarie, con particolare riferimento a quelle che più recentemente hanno introdotto il concetto di responsabilità;
  • le norme di carattere generale, contenute nel codice penale, che delineano una parte del sistema di tutela sociale del cittadino a fronte di condotte incongrue da parte del professionista;
  • Infine, come evoluzione culturale, dell'imparare dall'errore, in una logica di miglioramento della qualità e delle prestazioni erogate a tutela del cittadino, saranno illustrati i principi ispiratori del sistema del clinical risk management con le eventuali ripercussioni sulle competenze dei professionisti sanitari e le ricadute nelle specifiche responsabilità.

Tratto da www.neuropsicomotricista.it  + Titolo dell'articolo + Nome dell'autore (Scritto da...) + eventuale bibliografia utilizzata

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