La ricerca bibliografica della letteratura scientifica inerente l’efficacia del counseling e del concetto di Family-Centered Care nel trattamento abilitativo del bambino ospedalizzato con ritardo neuropsicomotorio

INDICE PRINCIPALE

INDICE

Metodologia della ricerca

Per poter fornire un supporto scientifico alla mia tesi di laurea è stata effettuata una ricerca bibliografica con l’obiettivo di reperire materiale inerente l’efficacia del counseling e l’importanza del concetto di Family-Centered Care nel trattamento abilitativo del bambino ospedalizzato con ritardo nell’acquisizione delle competenze neuropsicomotorie.

Nella pratica quotidiana nei servizi sanitari pediatrici, per ragioni logistico- organizzative, il trattamento abilitativo viene attuato non soltanto in modo diretto (con più sedute settimanali) bensì, soprattutto in seguito alla dimissione dall’ospedale, anche in modo indiretto attraverso il coinvolgimento della famiglia, in modo tale da incrementare l’intervento precoce ed ottenere il miglior risultato possibile.

A tal fine sono state consultate le principali banche di dati biomediche, in particolare PubMed e Cinahl, e si è svolta un’ulteriore ricerca all’interno della Biblioteca di Pediatria del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche dell’OIRM-Sant’Anna.

Nel mese di Marzo 2017 è stato impostato il quesito di ricerca basato sull’istanza: “Esiste un’efficacia data dal counseling, e quindi dal coinvolgimento della famiglia, nel trattamento abilitativo del neonato/lattante ospedalizzato con ritardo nell’acquisizione delle competenze neuropsicomotorie?” secondo il metodo P.I.C.O così costituito:

  • P (Population): bambini di età compresa tra 0 e 18 mesi con ritardo delle acquisizioni neuropsicomotorie in seguito ad una prolungata ospedalizzazione, in assenza di segni di sofferenza neurologica.
  • I (Intervention):
    1. Valutazione neuropsicomotoria, con lo scopo di individuare le competenze del bambino e le sue difficoltà;
    2. Trattamento abilitativo neuropsicomotorio diretto durante il periodo di ospedalizzazione;
    3. Trattamento abilitativo neuropsicomotorio indiretto (intervento di counseling alla famiglia), durante e dopo il periodo di ospedalizzazione, e consegna dell’opuscolo “Come accompagnare la crescita del tuo bambino”;
    4. Ri-valutazione delle competenze neuropsicomotorie raggiunte, mediante follow-up periodici, e conseguente aggiornamento dell’intervento di counseling.
  • C (Comparison): /
  • O (Outcome):
    1. Valutazione dell’efficacia del trattamento indiretto basato sul counseling tramite il riscontro della famiglia e attraverso l’osservazione nel tempo dell’evoluzione neuropsicomotoria del bambino.
    2. Realizzazione del manuale “Imparare Giocando: come promuovere la crescita del tuo bambino”, creato sulla base dell’attività di counseling effettuata alle famiglie coinvolte nel progetto tesi e dell’analisi degli opuscoli “Piccoli consigli, grandi conquiste” e “Come accompagnare la crescita del tuo bambino”.

In seguito si è ritenuto necessario formulare delle stringhe di ricerca adeguate in modo da ottenere risultati pertinenti al quesito di ricerca; pertanto sono state individuate le seguenti parole-chiave:

  • Counseling/Family- centered care
  • Developmental delay
  • Infant physical therapy
  • Home program
  • Parent education

Le prime ricerche sono state svolte su PubMed e Cinahl combinando le parole-chiave con l’operatore booleano AND.

Per ottenere dei risultati specifici sul ruolo della famiglia nel trattamento abilitativo si è sostituito il termine counseling, più generico, con il termine “family-centered care”.

Di seguito si riportano i risultati ottenuti da tali ricerche (Tab. 4.1):

ID RICERCA

BANCA DATI

STRINGA DI RICERCA

RISULTATI OTTENUTI

DOCUMENTI PERTINENTI

1

PubMed

Family centered care AND developmental delay

9

1

2

PubMed

Home program AND infant physical therapy

70

6 (di cui 1 non reperibile in quanto consultabile solo in lingua originale)

3

PubMed

Parent education AND infant physical therapy FILTRI: Pubblication dates: 10 years;Infant: birth-23 months

116

8 (2 già trovati nella ricerca 2)

4

PubMed

Family centered care AND infant physical therapy

24

2 (già trovati nelle ricerche precedenti)

5

Cinahl

Family centered care AND developmental delay

13

1

6

Cinahl

Home program AND infant physical therapy

2

1 (già trovato su PubMed)

7

Cinahl

Parent education AND infant physical therapy

1

0

8

Cinahl

Family centered care AND infant physical therapy

5

1 (già trovato su PubMed)

Tabella 4.1 – Sintesi della 1° ricerca bibliografica

Sin da subito è emersa la difficoltà di reperire materiale scientifico inerente l’ambito riabilitativo pediatrico in quanto la maggior parte dei risultati riguardano perlopiù il campo clinico ed infermieristico, per questo motivo nella maggior parte delle ricerche non sono stati inseriti ulteriori filtri.

Da tali stringhe di ricerca sono risultati complessivamente 13 articoli pertinenti relativi all’efficacia del trattamento abilitativo effettuato dai caregivers in seguito alle informazioni e al supporto fornito dai riabilitatori; tre di questi sono stati tuttavia esclusi in quanto ritenuti eccessivamente datati.

Due articoli, riguardanti rispettivamente il trattamento indiretto della plagiocefalia e del torcicollo miogeno, anche se non pienamente rispondenti al quesito di ricerca, sono stati inclusi in quanto rappresentano problematiche frequenti nel primo anno di vita, talvolta derivabili dall’ospedalizzazione, per la cui risoluzione è determinante l’intervento indiretto precoce da parte della famiglia.

Inoltre dall’analisi più dettagliata di questi articoli è stato ritenuto pertinente un altro articolo indicato nelle note bibliografiche.

Questa prima fase di ricerca ha sottolineato la prevalenza di studi relativi al ritardo di sviluppo nel bambino pretermine mentre un numero ridotto di articoli ha riguardato la medesima problematica in altre casistiche (es. disfunzioni cardiache).

Dalla ricerca libera su Google con i medesimi termini sono stati trovati altri 2 articoli, un comunicato scientifico ed uno studio pilota; quest’ultimo, seppur datato, è stato comunque incluso nella bibliografia per l’analisi relativa al ruolo del gioco e del terapista nel trattamento abilitativo indiretto del bambino con difficoltà delle acquisizioni neuropsicomotorie nell’ottica dell’assistenza centrata sulla famiglia.

Nel mese di Maggio 2017 è stata effettuata una nuova ricerca presso la Biblioteca di Pediatria del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche sui database di ricerca PubMed e Cinahl, con l’utilizzo di termini Mesh e delle seguenti stringhe (Tab. 4.2):

ID RICERCA

BANCA DATI

STRINGA DI RICERCA

RISULTATI OTTENUTI

DOCUMENTI PERTINENTI

1

PubMed

(("Child, Hospitalized"[Mesh] OR hospitalized child OR hospitalized baby OR hospitalized babies OR hospitalized infant OR hospitalized infants)) AND ("Physical Stimulation"[Mesh] OR physical stimulation OR physical stimulations)

32

0

2

PubMed

((((("Motor Skills Disorders"[Mesh] OR motor skills disorder OR motor skills disorders OR developmental coordination disorder OR developmental coordination disorders)) OR motor skill delays))) AND (("Counseling"[Mesh] OR counseling OR "Family Therapy"[Mesh] OR family therapy OR family therapies OR family centered care)) AND (baby OR babies OR infant OR infants OR newborn OR newborns)

57

2

3

PubMed

Home care rehabilitation AND developmental delay

22

1

4

Cinahl

Home care rehabilitation AND developmental delay

35

2 (di cui 1 non reperibile in quanto consultabile solo in lingua originale)

5

Cinahl

Family centered care AND hospitalized children FILTRI: Infant: 1-23 months

51

1

Tabella 4.2 – Sintesi della 2° ricerca bibliografica

Nel complesso sono stati ottenuti 5 articoli a completamento della ricerca precedente.

Inoltre, siccome la casistica della mia tesi riguarda bambini con un ritardo neuropsicomotorio rilevato durante una prolungata ospedalizzazione, maggiore o uguale a un mese, si sono cercati in letteratura degli studi che analizzassero il legame tra l’ospedalizzazione ed il ritardo di acquisizione delle competenze neuropsicomotorie. Pertanto si è svolta una ricerca su PubMed e Cinahl combinando i termini “hospitalized children” e “developmental delay” come mostrato in tabella (Tab. 4.3).

Complessivamente si sono ottenuti 2 articoli pertinenti, una revisione sistematica e uno studio cross-section.

ID RICERCA

BANCA DATI

STRINGA DI RICERCA

RISULTATI OTTENUTI

DOCUMENTI PERTINENTI

1

PubMed

Hospitalized children AND developmental delay

42

0

2

Cinahl

Hospitalized children” AND developmental delay

13

2

Tabella 4.3 – Sintesi della 3° ricerca bibliografica

Infine, siccome nell’analisi di alcuni articoli reperiti viene citato l’uso di materiale scartaceo o multimediale per facilitare il coinvolgimento della famiglia, a Giugno 2017 è stata svolta un’ultima ricerca per poter reperire informazioni relativamente all’efficacia dell’utilizzo di brochures/pamphlets per supportare il trattamento indiretto dei caregivers.

Sono state ricercate inoltre delle linee guida da seguire nella realizzazione del manuale frutto di questa tesi di laurea ed eventuali precedenti in letteratura.

Di seguito sono riportati i risultati di tale ricerca (Tab. 4.4 ):

ID RICERCA

BANCA DATI

STRINGA DI RICERCA

RISULTATI OTTENUTI

DOCUMENTI PERTINENTI

1

PubMed

Parent education AND materials FILTRI: Pubblication dates: 10 years; Infant: birth-23 months

195

2

2

PubMed

Parent education AND infant care and booklet

77

1

3

PubMed

Parent education materials AND developmental delay

2

0

4

PubMed

Parent education AND booklet AND infant physical therapy

2

1 (già trovato nella ricerca 1)

Tabella 4.4 – Sintesi della 4° ricerca bibliografica

In conclusione sono stati ottenuti solo 3 articoli relativi all’uso di materiale cartaceo di supporto mentre non è emerso alcun risultato in merito a libretti esistenti sul trattamento del bambino con difficoltà delle acquisizioni neuropsicomotorie.

INDICE

Analisi della letteratura

Sono riportati nella tabella seguente tutti gli articoli più significativi individuati rispetto alla revisione della letteratura sull’efficacia del counseling e del coinvolgimento della famiglia nel trattamento abilitativo indiretto del neonato e del lattante con difficoltà dello sviluppo neuropsicomotorio (Tab. 4.5).

ID

AUTORE

TITOLO

TIPO DI STUDIO

POPOLAZIONE

BREVE ANALISI

1

Lillo-Navarro L., Medina-Mirapeix F., Escolar-Reina P., Montilla-Herrador J., Gomez-Arnaldos F., Oliveira-Sousa S.L.

Parents of children with physical disabilities perceive that characteristics of home exercise programs and physiotherapists’ teaching styles influence adherence: a qualitative study

Indagine qualitativa

Genitori di bambini con difficoltà fisiche

Questo studio indaga quali sono le percezioni dei genitori di bambini con disabilità fisiche circa i programmi di attività che i terapisti suggeriscono di svolgere a casa e come queste percezioni influenzano il trattamento.

2

Carenzio G., Carlisi E., Morani I., Tinelli C., Barak M., Bejor M., Dalla Toffola E.

Early rehabilitation treatment in newborns with congenital muscular torticollis

Studio di coorte prospettico

Neonati e lattanti con torcicollo miogeno

Questo studio confronta gli effetti del trattamento riabilitativo del torcicollo miogeno effettuato dal terapista con e senza l’integrazione di un programma individuale di esercizi da svolgere a casa dai genitori.

3

Stacey C. Dusing, Catherine M. Van Drew, Shaaron E. Brown

Instituting parent education practices in the neonatal intensive care unit: an administrative case report of practice evaluation and statewide action.

Case Report

Genitori di neonati ricoverati in terapia intensiva neonatale

Questo case report descrive il lavoro di un team di terapisti volto ad implementare un nuovo programma di istruzione genitoriale all’interno della NICU.

4

N. A. Stieber, S. Gilmour, A. Morra, J. Rainbow, S. Robitaille, G. V. Arsdell, B. W. McCrindle, B. E. Gibson, P. E. Longmuir

Feasibility of Improving the Motor Development of Toddlers With Congenital Heart Defects Using a Home-Based Intervention

Studio di coorte prospettico

Lattanti con difficoltà motoria post intervento cardiaco

Questo studio indaga la possibilità di implementare gli effetti del trattamento motoro in bambini operati per difetti cardiaci attraverso il coinvolgimento della famiglia.

5

Tang MH, Lin CK, Lin WH, Chen CH, Tsai SW, Chang YY

The effect of adding a home program to weekly institutional- based therapy for children with undefined developmental delay: a pilot randomized clinical trial

Studio controllato randomizzato

Lattanti con diagnosi di ritardo dello sviluppo

Lo studio compara il programma di intervento precoce tradizionale, svolto dal terapista nel servizio di riabilitazione, ad un

programma di intervento che preveda, in aggiunta, attività a casa svolte dai genitori.

6

Gravem D., Lakes K., Rich J., Hayes G., Cooper D., Olshansky E.

Feasibility of a Caregiver Assisted Exercise Program for Preterm Infants

Studio di coorte prospettico

Genitori di neonati pretermine

Lo studio indaga la possibilità di implementare l’intervento a base domiciliare per i neonati prematuri e gli effetti positivi che questo può avere sullo sviluppo del bambino e sul rapporto caregivers-bambino.

7

Tineke Dirks, Cornill H. Blauw-Hospers, Lily j. Hulshof, Mijna Hadders-Algra

Differences Between the FamilyCentered "COPCA" Program and Traditional Infant Physical Therapy Based on Neurodevelopmental Treatment Principles

Studio controllato randomizzato

Lattanti a rischio di ritardo dello sviluppo

Lo studio compara il programma di intervento COPCA, basato sul coinvolgimento dei genitori e sul proseguimento del trattamento nel contesto domestico, con l’intervento tradizionale, svolto dal terapista.

8

Candice Natrasony, Debra Teitelbaum

Watch Me Move: A Program for Parents of Young Children with Gross-Motor Delays

Studio controllato randomizzato

Madri di lattanti con ritardo dello sviluppo

L’articolo presenta un programma di 6 settimane volto ad insegnare alle mamme di lattanti con ritardo dello sviluppo come facilitare il loro bambino. Il programma viene inoltre comparato al trattamento fisioterapico tradizionale.

9

Hsieh RL, Hsieh

WH, Lee WC

Short-term family-centered workshop for children with developmental delays enhances family functioning and satisfaction: A prospective clinical trial

Studio di coorte prospettico

Genitori di lattanti con sospetto ritardo dello sviluppo

L’articolo valuta l’efficacia di un workshop per bambini con ritardo dello sviluppo, svolto dai professionisti sanitari (terapista, logopedista), per insegnare ai genitori le tecniche adatte a promuovere la crescita del loro piccolo, nell’ottica dell’assistenza basata sulla famiglia.

10

Stacey C. Dusing, Shaaron E. Brown, Cathy M. Van Drew, Leroy R. Thacker, Karen D. Hendricks- Munoz

Supporting Play Exploration and Early Development Intervention From NICU to Home: A Feasibility Study

Studio controllato randomizzato

Neonati pretermine a rischio di ritardo dello sviluppo

Lo studio valuta l’efficacia del programma SPEEDI basato su un intervento precoce ad opera della famiglia, durante il ricovero in NICU e nel periodo post-dimissione, e lo compara con il trattamento tradizionale.

11

Henri Aarnivala, Ville Vuollo, Virpi Harila, Tuomo Heikkinen, Pertti Pirttiniemi, A. Marita Valkama

Preventing deformational plagiocephaly through parent guidance: a randomized, controlled trial

Studio controllato randomizzato

Neonati con plagiocefalia

Lo studio dimostra l’efficacia nell’istruire precocemente i genitori sul trattamento che devono attuare (posizioni, modalità di handling…) per risolvere la plagiocefalia.

12

Shields L, Zhou H, Pratt J, Taylor M, Hunter J, Pascoe E

Family-centered care for hospitalized children aged 0-12 years (review)

Revisione sistematica (Cochrane)

Bambini ospedalizzati

L’articolo valuta gli effetti e l’impatto del modello della Family-Centered Care sui bambini ospedalizzati, con età compresa tra

0 e 12 anni. Questo modello di assistenza viene inoltre comparato con i modelli tradizionali di cure.

13

Susan E. McMahon

Enhancing Motor Development in Infants and Toddlers; a Multidisciplinary Process for Creating parent educational materials

Revisione sistematica

Genitori di lattanti con ritardo dello sviluppo

Revisione della letteratura contemporanea inerente l’argomento, con l’obiettivo di individuare quale sia il miglior metodo per insegnare ai genitori come migliorare le competenze neuro psicomotorie del proprio bambino.

14

Committee on Hospital Care and Institute for Patient and Family-centered care, 2012

Patient- and Family-centered care and the Pediatricians’s role

Comunicato scientifico

Pediatri e genitori di bambini

ospedalizzati

In pediatria, la patient and family-centered care si basa sul concetto che la famiglia è la fonte primaria di forza e di supporto per il bambino. Tale approccio alla cura riconosce che l’informazione e la comunicazione con le famiglie e con il bambino sono componenti essenziali per fornire un’assistenza di alta qualità: la famiglia e il bambino fanno parte dell’equipe di cura. Vengono inoltre definiti i principi della filosofia della family-centered care.

15

Roseann C. Schaaf, Lisa L. Mulrooney

Occupational Therapy in Early Intervention: A Family-Centered Approach

Studio di coorte prospettico

Terapista occupazionale  e famiglie di bambini con   ritardo di sviluppo

Questo articolo descrive il ruolo del terapista occupazionale all’interno del concetto di Family-Centered Care. In particolare incentra l’intervento precoce sul gioco che è sia uno strumento valutativo sia una modalità di intervento la quale sottolinea i punti di forza e di debolezza del bambino, per questo motivo viene utilizzato per misurare le competenze ed i cambiamenti.

16

Spittle A, Orton J, Anderson P, Boyd R, Doyle LW.

Early developmental intervention programmes post-hospital discharge to prevent motor and cognitive impairments in preterm infants

Revisione sistematica (Cochrane)

Neonati e lattanti con ritardo dello sviluppo

L’articolo valuta l’efficacia dell’intervento precoce post-dimissione, attuato nel contesto domestico dai genitori, per i neonati con ritardo dello sviluppo neuropsicomotorio.

17

Menghini KG

Designing and evaluating parent educational materials

Journal Article

Personale sanitario che effettua attività di counseling

Questo articolo analizza il materiale distribuito ai familiari in terapia intensiva neonatale e valuta del nuovo materiale per insegnare ai genitori come favorire la crescita del loro bambino.

18

Di Cagno L., Bondonio L., Bassi B., Bellando C., Licata D., Fabris C.

Il libretto della Regione Piemonte “La salute del bambino dalla nascita all’adolescenza”

Indagine qualitativa

Genitori dei neonati a cui è stato distribuito il libretto

Questo lavoro svolge un’indagine sull’utilizzo da parte dei genitori del libretto in cui vengono fornite informazioni sullo sviluppo del bambino nel primo anno di vita

19

Ronan S., Liberatos P., Weingarten S., Wells P., Garry J., O’Brien K.

Development of Home Educational Materials for Families of Preterm Infants

Journal Article

Genitori di neonati pretermine ricoverati in NICU

L’articolo documenta il processo di realizzazione e distribuzione di brochure e DVD riguardanti la care posturale. Questo progetto nasce per insegnare ai genitori come accudire il loro bambino in seguito alla dimissione dal reparto.

20

Dana C. Lehner and

Lois S. Sadler

Toddler Developmental Delays After Extensive Hospitalization: Primary Care Practitioner Guidelines

Revisione sistematica

Bambini     ricoverati nei reparti pediatrici

Questo lavoro indaga la possibilità di incorrere in un ritardo neuropsicomotorio in bambini con età compresa tra 0 e 3 anni dopo una lunga ospedalizzazione (>30 giorni).

21

Petersen M.C., Kube D.A., Whitaker T.M., Graff J.C., Palmer F.B.

Prevalence of developmental and behavioral disorders in a pediatric hospital

Studio cross- section

Genitori dei bambini ricoverati

Questo studio analizza la prevalenza di ritardi comportamentali e di sviluppo in bambini ricoverati nei reparti pediatrici.

Tabella 4.5 - Sintesi degli studi pertinenti emersi dalla letteratura scientifica

INDICE

Ulteriori riferimenti bibliografici

In aggiunta ai documenti citati precedentemente, reperiti attraverso la ricerca bibliografica della recente letteratura scientifica, sono stati consultati ulteriori articoli e testi per approfondire gli aspetti teorici di alcuni capitoli, come riportato di seguito.

In particolare per la realizzazione dei primi tre capitoli e quindi per approfondire lo sviluppo motorio del bambino nel primo anno di vita, il concetto di “ritardo neuropsicomotorio” e le metodiche di valutazione:

  1. Normalità e patologia dello sviluppo infantile” di Ronald Illingworth. Si occupa nello specifico della valutazione dello sviluppo che si basa su una particolare attenzione rispetto alla raccolta di un’anamnesi esauriente, all’esame fisico, neurologico e di sviluppo, per una migliore e necessaria comprensione dello sviluppo del bambino.
  2. I disordini dello sviluppo motorio” di Fedrizzi - Nel manuale vengono trattati gli argomenti relativi allo sviluppo normale delle funzioni adattive e agli strumenti di valutazione, per arrivare al tema centrale del ruolo che hanno gli aspetti cognitivi e motivazionali per l’impostazione di un trattamento rispettoso delle scelte del bambino e adeguato alle teorie più evolute sul funzionamento del sistema nervoso centrale.
  3. La nascita psicologica del bambino” di Mahler M.S., Pine e Bergman A. Nel libro vengono individuate le primissime fasi di costruzione dell’identità del bambino e vengono forniti strumenti di osservazione per la lettura dei comportamenti infantili al fine di coglierne eventuali distorsioni.
  4. Manuale di psicologia dello sviluppo” di Camaioni L. Il manuale raccoglie i contributi dei maggiori specialisti di psicologia dell'età evolutiva e presenta in forma tematica le diverse dimensioni dello sviluppo. È stato utilizzato per approfondire gli studi di J. Piaget, in particolare la teoria dello sviluppo mentale, i concetti teorici fondamentali e la suddivisione in stadi di sviluppo con le relative caratteristiche.
  5. La funzione visiva nel primo anno di vita: strumenti e strategie per una valutazione clinica” di Fazzi E, Cavallini A, Danova S, Viviani V, Luparia. Si tratta di un capitolo all’interno del libro “Lo sviluppo neuropsichico nei primi tre anni di vita” che analizza la funzione visiva nel neonato e nel lattante per l’importanza che riveste nello sviluppo del bambino. In particolare viene riportato uno studio riguardante l’efficacia dell’uso delle Carte di Acuità di Teller per la valutazione della funzione visiva in soggetti non collaboranti, come neonati e lattanti.
  6. Neuropsichiatria Infantile” di Militerni R. Il lavoro illustra, nella prima parte, gli aspetti metodologici e le procedure operative del percorso diagnostico e della presa in carico terapeutica, tenendo conto delle peculiarità dei processi di maturazione, differenziazione e crescita che caratterizzano l'età evolutiva. La seconda parte, invece, è relativa ai quadri clinici. In particolare è stato consultato per analizzare analiticamente la presa in carico del bambino, l’esame neurologico del neonato e del lattante e la definizione di “ritardo motorio”.
  7. La scala di valutazione del comportamento del neonato” di Brazelton TB e Nugent JK. In questo lavoro viene descritta la scala di valutazione del comportamento del neonato, ideata per consentire una valutazione personalizzata del bambino da utilizzare nel lavoro clinico con i genitori. L’impiego della NBAS nel campo della ricerca ha consentito di arricchire significativamente le conoscenze rispetto alle competenze comportamentali del neonato, concepito come un essere sociale capace di interagire attivamente con l’ambiente e le persone che lo accudiscono. Inoltre, ha permesso di studiare le differenze individuali e transculturali del comportamento del neonato.
  8. La promozione dello sviluppo neonatale e infantile: l’approccio Brazelton” di Gherardo Rapisardi e Adrienne Davidson. L’articolo analizza la scala di valutazione comportamentale del neonato elaborata da Brazelton ed il modello "touchpoint".
  9. La valutazione dello sviluppo psicomotorio nel primo anno di vita” di Gherardo Rapisardi. L’articolo descrive una griglia di lettura dello sviluppo neuromotorio del lattante, secondo tre assi (neurovegetativo, motorio e relazionale/comportamentale), partendo dalle intuizioni di Milani Comparetti, Brazelton e Prechtl. Sostiene inoltre che l’osservazione dei genitori e l’eventuale flessione della curva delle acquisizioni (regressione) siano fondamentali per completare l’esame del bambino.
  10. Osservazione del neonato e prognosi neuroevolutiva” di Cioni G, Ferrari F. L’articolo analizza il valore prognostico dell’osservazione qualitativa della motilità spontanea che si presenta come un approccio promettente nella valutazione neurologica dei neonati e dei lattanti.
  11. Semeiotica neuro evolutiva” di Milani Comparetti. L’articolo effettua una distinzione tra semeiotica neurologica infantile e semeiotica funzionale, privilegiando la seconda in quanto permette di analizzare precocemente e in modo esplicito il significato del repertorio motorio. Distingue inoltre tra funzione motoria o neuro motricità e funzione del movimento o psicomotricità.
  12. I patterns motori primari, un nuovo item dell’esame neuroevolutivo” di Milani Comparetti. L’articolo descrive i diversi tipi di pattern motori individuati da Milani Comparetti ed il loro significato evolutivo.
  13. Significato della semeiotica reflessologica per la diagnosi neuro evolutiva” di Milani Comparetti e Gidoni. L’articolo presenta la tecnica di esame per la diagnosi neuro evolutiva nel primo anno di vita e l’applicazione del test su una popolazione di 378 bambini frequentanti sistematicamente un consultorio pediatrico dell’ONMI.
  14. Dalla parte del neonato: proposte per una competenza prognostica” di Milani Comparetti e Gidoni. L’articolo presentata la metodologia e il concetto di riflesso in quanto organizzatore della motricità.
  15. La teoria del sistema funzionale nella psicofisiologia di K. Anochin” di Imperiali M.G., San Martini P. e Venturini R. L’articolo è stato usato per approfondire il concetto di sistema funzionale e la sua applicazione a tutte le funzioni comportamentali.
  16. A synactive theory of development: Promise for the assessment of infant individuality” di Als H. Toward In questo articolo viene elaborata la teoria sinattiva dello sviluppo elaborata dalla Als e basata sull’integrazione dei diversi sottosistemi.
  17. The Assessment of Preterm Infants’ Behavior (APIB): Furthering the Understanding and Measurement of Neurodevelopmental Competence in Preterm and Full-Term Infants” di Als , Butler S., Kosta S., McAnulty G. In questo articolo viene presentata la scala di valutazione del comportamento del pretermine (APIB).
  18. Programma di cura e sviluppo individualizzato al neonato prematuro (NIDCAP): un nuovo modello assistenziale” di Sannino P., De Bon G., Santini G., Mosca

L’articolo descrive una nuova metodologia assistenziale per i neonati prematuri in terapia intensiva neonatale (TIN) e i loro genitori, la metodologia NIDCAP che permette di descrivere le caratteristiche del neonato prematuro attraverso l’osservazione e l’interpretazione dei suoi segnali comportamentali.

Per quanto riguarda il capitolo sul concetto della Family-Centered Care e la sua applicazione in ambito pediatrico:

  1. Lassistenza centrata sulla famiglia” di Smith L, Coleman V e Bradshaw M. Questo libro nasce per introdurre lo studente di infermieristica all’assistenza centrata sulla famiglia. Pertanto il testo fornisce una panoramica storica della family-centered care illustrando l’evoluzione di tale concetto nel contesto dei cambiamenti della società ed analizzandone le definizioni. Inoltre, nell’ultima parte, tratta delle abilità necessarie per mettere in pratica e facilitare l’assistenza centrata sulla famiglia.
  2. “Advancing the practise of patient-and-family-centered care in hospitals: how to get started” dell’Institute for Patient and Family-centered care Questo articolo nasce per definire il concetto di Family-Centered Care e delineare la sua attuazione nella pratica ospedalie
  3. What is “family-centered care?” di L. Shields Questo articolo analizza il concetto di Family-Centered Care nelle strutture sanitarie pediatriche.
  4. Lassistenza centrata sulla famiglia ai bambini con disabilità: processo di traduzione degli strumenti di valutazione MPOC-20 e MPOC-SP ed indagine preliminare sulla percezione delle famiglie e dell’equipe sanitaria in un Centro Dialisi Pediatrico” di Giorgio, B. Loris, B. Patrizia. L’articolo si occupa di validare in lingua italiana i questionari MPOC rivolti alle famiglie ed ai fornitori di prestazioni per misurare il grado di applicazione della FCC.
  5. Applicazione della Family-Centered Care in pediatria: studio descrittivo” di V. Fusetti, L.G. Re, E. Bezze, M. Lusignani. Questo studio ha voluto misurare l’applicazione della Family-centered care (FCC) in pediatria, utilizzando come indicatore la percezione di famiglie ed infermieri, verificandone la corrispondenza attraverso appropriate analisi statistiche.
  6. The evolution of family-centered care” di J. Jolley, L. Shields. Lo scopo di questo studio è quello di esplorare la storia della FCC, è una revisione storica della letteratura che riflette lo sviluppo di modelli pediatrici di assistenza.
  7. Family-centred care of children in hospital: a concept analysis” di Mikkelsen G, Frederiksen K. Questo documento riporta un'analisi concettuale dell’assistenza centrata sulla famiglia dei bambini ospedalizzati
  8. Family centred care: a review of qualitative studies” di Shields L, Pratt J, Hunter J. Si tratta di una revisione sistematica relativa al concetto di assistenza centrata sulla famiglia del bambino ospedalizzato.
  9. Manifesto per la riabilitazione del bambino” Cioni G., Fedrizzi E., Ferrari A., Pierro M. Redatto dal gruppo GIPCI definisce cosa si debba intendere con i concetti di riabilitazione, educazione e assistenza.

Per la realizzazione del manuale sono state seguite le seguenti linee guida:

  1. 1. “Linee Guida SIFO per la produzione di materiale informativo destinato al paziente” a cura di Daniela Cervini, Rosalba Di Tommaso, Giulia Dusi, Sonia Parazza, Luciana Pazzagli, Piera Polidori, Elisa Sciorsci e Daniela Scala. Forniscono indicazioni per la progettazione di materiale informativo destinato ai pazienti.

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