Abilità Visuo-Spaziali
Le abilità visuo-spaziali sono una funzione cognitiva che permette di percepire, elaborare e utilizzare le informazioni visive relative allo spazio e alla posizione degli oggetti nello spazio. Queste abilità sono fondamentali per lo svolgimento di compiti complessi, come la lettura di mappe, la risoluzione di problemi geometrici e la realizzazione di disegni.
Le abilità visuo-spaziali si sviluppano gradualmente durante l'infanzia e l'adolescenza. I bambini più piccoli hanno una comprensione limitata dello spazio e delle relazioni tra gli oggetti nello spazio, ma queste abilità si sviluppano e migliorano con l'età e l'esperienza.
Le abilità visuo-spaziali si basano sulla capacità dei bambini di elaborare e organizzare le informazioni visive in modo da poterle utilizzare per risolvere problemi e compiti complessi. Questa abilità richiede la capacità di percepire le informazioni visive in modo accurato, di organizzarle efficacemente e di utilizzarle per risolvere problemi.
I bambini possono utilizzare le abilità visuo-spaziali per svolgere una serie di compiti, come la lettura di mappe, la risoluzione di problemi geometrici e la realizzazione di disegni. Ad esempio, un bambino che legge una mappa può utilizzare le sue abilità visuo-spaziali per interpretare le informazioni sulla mappa e determinare la posizione di un luogo sulla mappa.
Gli insegnanti e i genitori possono aiutare i bambini a sviluppare le loro abilità visuo-spaziali fornendo loro un ambiente di apprendimento stimolante e utilizzando tecniche di insegnamento specializzate. Ciò può includere l'uso di giochi e attività che richiedono l'uso delle abilità visuo-spaziali, come i puzzle, i giochi di costruzione e i disegni. Gli insegnanti e i genitori possono anche utilizzare tecniche di insegnamento specializzate, come la suddivisione dei compiti in parti più piccole e più facili da affrontare e l'uso di tecniche di visualizzazione per aiutare i bambini a comprendere le informazioni spaziali.
In sintesi, le abilità visuo-spaziali sono una funzione cognitiva fondamentale che permette di percepire, elaborare e utilizzare le informazioni visive relative allo spazio e alla posizione degli oggetti nello spazio. Gli insegnanti e i genitori possono aiutare i bambini a sviluppare le loro abilità visuo-spaziali fornendo loro un ambiente di apprendimento stimolante e utilizzando tecniche di insegnamento specializzate. Ciò può aiutare i bambini a raggiungere il loro potenziale e a sviluppare le abilità necessarie per avere successo nella vita.
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IL “WALKED CORSI TEST” si ispira a uno degli strumenti più utilizzati per la valutazione della memoria di lavoro visuo-spaziale in ambito clinico, il test di Corsi (Corsi P., 1972)
Il “Walked Corsi Test” si ispira a uno degli strumenti più utilizzati per la valutazione della memoria di lavoro
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Materiali e metodi - IL CAMPIONE - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile
IL CAMPIONE
I soggetti del nostro campione, sono stati reclutati tra i pazienti dell' IRCCS Stella Maris di Calambrone (Pisa) nell'arco di 12 mesi circa.
Criteri d'inclusione:
- soggetti con Paralisi Cerebrale Infantile,
- aventi aventi un'età compresa tra i 5 e i 18 anni,
- aventi un Quoziente Intellettivo superiore a 50 e
- in grado di
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Introduzione allo studio - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile
Lo sviluppo neuromotorio in una patologia complessa come la Paralisi Cerebrale Infantile risulta essere molto eterogeneo e ad esso contribuiscono sia i disturbi motori che quelli non motori, definiti anche “disturbi associati”, i quali comprendono i disturbi sensoriali, percettivi, cognitivi, comunicativi, etc... Tali disturbi, non possono essere considerati secondari e non possiamo limitarci
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Lo spazio e il movimento - STUDI RECENTI - Aree cerebrali coinvolte nella codifica spaziale
I primi studi sullo sviluppo delle abilità spaziali sostenevano che avvenisse uno shift con l'età, dall'uso di rappresentazioni egocentriche a quelle allocentriche.
In realtà, come dimostrato da studi più recenti, questi due tipi di decodifica spaziale sarebbero interagenti sia nel bambino che nell'adulto anche se uno dei due risulta comunque essere quello dominante.
Un
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Lo spazio e il movimento - ASPETTI EVOLUTIVI - Il neonato e lo spazio, Il bambino e lo spazio
Il neonato e lo spazio
Il movimento rappresenta il primo e più importante strumento posseduto dall'uomo per adattare l'ambiente in cui vive e contemporaneamente per adattarsi, ovvero divenire adatto, ad esso. L'adattamento all'ambiente circostante può avvenire quindi solo in presenza di un valore cognitivo sottostante, cioè se tali adattamenti sono realizzati per uno scopo e in
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Lo spazio e il movimento - DUE TIPI DI STRATEGIE PER LA CODIFICA SPAZIALE - Le strategie egocentriche, Le strategie allocentriche
Nella navigazione intenzionale lo spazio può venire codificato secondo due tipi di strategie.
Le strategie egocentriche
Le strategie egocentriche consistono nel memorizzare la disposizione spaziale dell'ambiente circostante, visto da una prospettiva centrata in ogni momento sul soggetto, e successivamente essere in grado di ricordare la sequenza dei punti di riferimento via
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Lo spazio e il movimento - LA NAVIGAZIONE
La navigazione intenzionale e finalizzata è forse il più complesso processo della nostra vita quotidiana richiesto alla nostra cognizione spaziale.
Secondo Montello (2001,2005), il complesso processo della navigazione si può suddividere in due componenti: la locomozione, intesa nel senso stretto della parola (spostamento) e il 38 wayfinding, il processo deputato al ritrovamento di un
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Lo spazio e il movimento - LO SPAZIO
Lo spazio è la componente onnipresente di ogni performance diretta verso il mondo esterno: è una qualità pervasiva delle nostre percezioni ed azioni in ogni attività cognitiva e manipolativa correlata agli stimoli localizzati nel mondo esterno e sulla superficie del nostro corpo (De Renzi, 1982,1985).
Lo spazio può essere visto come un costrutto motorio: noi possiamo misurare
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LA MEMORIA DI LAVORO - I modelli teorici, Il modello di Cornoldi e Vecchi (2003) - La memoria di lavoro visuo-spaziale (MLVS), La MLVS nel bambino - Aree cerebrali coinvolte nella memoria di lavoro
La memoria di lavoro ha la capacità di mantenere presenti ed attive informazioni provenienti dall'esterno o dalla MLT per il tempo necessario a compiere determinate operazioni complesse in tappe successive ( come articolare un discorso, impostare e risolvere mentalmente compiti aritmetici, organizzare un programma operativo, etc...). Essa,può quindi essere definita come un sistema cognitivo
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LA MEMORIA E LE SUE SOTTOCOMPONENTI
La memoria è una funzione cognitiva che permette di codificare, conservare nel tempo e recuperare le informazioni tratte dalla nostra esperienza quotidiana; possiede la capacità di generare schemi e quadri interpretativi fondamentali per una continua ed aggiornata valutazione del mondo esterno e per un'adeguata programmazione del nostro comportamento. Può dunque essere considerata una
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