Memoria di Lavoro
La memoria di lavoro è una funzione cognitiva che permette di mantenere temporaneamente informazioni in mente mentre si svolgono altre attività. Questa capacità è fondamentale per lo svolgimento di compiti complessi, come la risoluzione di problemi, la comprensione delle istruzioni e la lettura.
La memoria di lavoro è composta da tre componenti principali: il sistema di memoria a breve termine, il controllo esecutivo e il buffer di transizione. Il sistema di memoria a breve termine permette di conservare le informazioni per un breve periodo di tempo, mentre il controllo esecutivo consente di selezionare, organizzare e utilizzare le informazioni conservate nella memoria a breve termine. Il buffer di transizione permette di spostare le informazioni dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine.
La memoria di lavoro si sviluppa gradualmente durante l'infanzia e l'adolescenza. I bambini più piccoli hanno una capacità di memoria di lavoro limitata, ma questa capacità si sviluppa e migliora con l'età e l'esperienza. Alcuni fattori che influenzano lo sviluppo della memoria di lavoro includono l'educazione, l'esperienza e la genetica.
La memoria di lavoro può essere influenzata da una serie di fattori esterni, come lo stress, la fatica e la distrazione. Ad esempio, lo stress può influire negativamente sulla capacità di utilizzare la memoria di lavoro, mentre la fatica può ridurre la capacità di concentrazione e di organizzazione delle informazioni.
Il miglioramento della memoria di lavoro può essere raggiunto attraverso l'allenamento e l'esercizio. Gli esercizi di memoria di lavoro possono includere la ripetizione di sequenze numeriche, la memorizzazione di parole o immagini e la risoluzione di problemi. L'allenamento della memoria di lavoro può anche essere migliorato attraverso l'uso di tecniche di gestione del tempo, come la suddivisione dei compiti in parti più piccole e più facili da ricordare.
In sintesi, la memoria di lavoro è una funzione cognitiva fondamentale che permette di mantenere temporaneamente informazioni in mente mentre si svolgono altre attività. Questa capacità si sviluppa gradualmente durante l'infanzia e l'adolescenza e può essere influenzata da una serie di fattori esterni. L'allenamento e l'esercizio possono migliorare la memoria di lavoro, così come l'uso di tecniche di gestione del tempo e di strategie di organizzazione delle informazioni.
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La Competenza Imitativa e i Neuroni Specchio
Definizione
“l’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare” (Treccani, vocabolario)
Il processo imitativo si riferisce alla capacità dell’individuo di ripetere un’azione messa in atto da un’altra persona che lui sta osservando; questa azione può appartenere già al suo patrimonio motorio in
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Le funzioni esecutive
Cosa sono?
“Una serie di abilità che permettono alle persone di creare obiettivi, conservarli in memoria,controllare le azioni, prevedere gli ostacoli al raggiungimento degli obiettivi” (Stuss, 1992)
“Capacità che consentono alla persona la messa in atto con successo di comportamentiindipendenti, intenzionali ed utili” (Lezak,
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Descrizione dello sviluppo e dell’acquisizione delle competenze prescolari raggiunte nei bambini di età compresa tra 5 e 6 anni con particolare riferimento agli indicatori di rischio per una difficoltà di apprendimento scolastico
- Competenze linguistiche
- Competenze motorio-prassiche
- Competenze visuo-percettive
- Competenze numeriche
- Funzioni esecutive
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Bibliografia - Gli indicatori di rischio delle competenze relative all’apprendimento
- American Psychiatric Association. (2013). DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Milano: Masson.
- Baddeley, A. (1986). La memoria di lavoro. Cortina Editore.
- Benso F., F. B. (2006). Test di cancellazione.
- Blair, C., & Razza, R. (2007). Relating
- Gli indicatori di rischio delle competenze relative all’apprendimento - Progettazione ed attuazione dello studio
L’Early Start Denver Model
In questo capitolo verrà presentato l’Early Start Denver Model, approccio evolutivo per l’autismo, in quanto, dato che l’intervento del TNPEE deve essere sempre costruito, personalizzato e modificato in base
...La neuro e psicomotricità, soprattutto quella degli ultimi anni, ha aumentato i suoi interessi fino al campo educativo, che nell’ambito sanitario significa soprattutto parlare
...I deficit visuo-spaziali possono essere definiti come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti, che riguardano il rapporto tra la persona e
...Razionale e scopo
Scopo di questo lavoro è quello di approfondire le conoscenze relative agli effetti delle recenti proposte riabilitative per i disturbi della lettura in età evolutiva, che permette di raggiungere obiettivi specifici attraverso uno strumento ludico consolidato all’interno delle vite delle nuove generazioni: i videogiochi.
L’obiettivo di questa ricerca è
...In questo capitolo verrà presentata la dislessia, cui è diretto il lavoro sperimentale che indaga i possibili effetti provocati dall’utilizzo dei videogiochi d’azione sulle abilità di lettura. Verrà presentato il disturbo, i diversi modelli interpretativi e di intervento, con particolare attenzione alle nuove frontiere che si avvalgono dell’utilizzo degli action
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