Giochi Simbolici

I giochi simbolici sono un tipo di gioco che i bambini utilizzano per rappresentare il mondo che li circonda attraverso l'uso di oggetti e immaginazione. Questi giochi sono una forma di gioco creativo e fantasioso che aiuta i bambini a sviluppare le loro abilità sociali, cognitive ed emotive.

I giochi simbolici possono assumere molte forme, come il gioco del dottore, il gioco della casetta, il gioco dei negozi, il gioco delle bambole e molti altri. In ogni gioco, i bambini utilizzano oggetti e situazioni immaginarie per rappresentare il mondo reale e per esplorare i loro pensieri e le loro emozioni.

I giochi simbolici sono importanti per lo sviluppo dei bambini poiché aiutano a sviluppare la loro creatività, la loro immaginazione e la loro capacità di risolvere problemi. Inoltre, questi giochi aiutano i bambini a sviluppare le loro abilità sociali, come la capacità di collaborare con gli altri, di prendere turni e di rispettare le regole.

Gli insegnanti e i genitori possono incoraggiare i giochi simbolici fornendo ai bambini una vasta selezione di giocattoli e oggetti che possono essere utilizzati per rappresentare il mondo reale. Inoltre, gli adulti possono partecipare ai giochi dei bambini, incoraggiando la loro creatività e la loro immaginazione e fornendo loro modelli positivi di comportamento.

Inoltre, i giochi simbolici possono essere utilizzati come strumento educativo per insegnare ai bambini concetti e abilità importanti. Ad esempio, i giochi di negozio possono essere utilizzati per insegnare ai bambini le competenze matematiche e finanziarie, mentre i giochi di dottore possono essere utilizzati per insegnare ai bambini le abilità di cura e di empatia.

In sintesi, i giochi simbolici sono una forma di gioco creativo e fantasioso che aiuta i bambini a sviluppare le loro abilità sociali, cognitive ed emotive. Gli insegnanti e i genitori possono incoraggiare i giochi simbolici fornendo ai bambini una vasta selezione di giocattoli e oggetti adatti all'età e ai loro interessi, e partecipando ai giochi per incoraggiare la creatività e la collaborazione.

  • Quarta seduta “La cucina”

    La proposta

    Per questa quarta seduta avevo intenzione di introdurre il gioco simbolico, utilizzando come oggetti o le macchinine, o i coccini, o i bambolotti, o qualsiasi altra cosa adatta al gioco del “far finta di”.

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  • Prima seduta di osservazione in stanza di terapia

    Abbiamo voluto integrare l’osservazione fatta durante il soggiorno estivo a Marina di Massa con un’osservazione in stanza di terapia, durante una prima seduta di gioco libero a cui ha partecipato anche la madre di N.

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  • Osservazione e valutazione - Relazione madre-bambino

    La presa in carico di un bambino deve trovare il suo fondamento in uno sguardo “panoramico” verso la persona, facendo in modo che l’attenzione al dettaglio (che deve sempre esserci) non lasci sfuggire la totalità, cioè la globalità di un individuo che non deve essere frammentato ma che, con il nostro aiuto, possa rafforzare la sua integrità. È per questo che,

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  • Applicazione della scheda Berti-Comunello

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    Competenze motorie

    Per quanto riguarda la motricità di base, N. ha acquisito tutte le competenze in modo adeguato all’età: esegue i passaggi posturali con facilità e senza bisogno di aiuto o di appoggi, gli spostamenti vengono effettuati utilizzando un

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  • La comunicazione verbale in terapia psicomotoria

    Se la comunicazione non verbale assume in terapia primaria importanza, che dire di quei momenti in cui la parola affiora nell'interazione tra bambino e psicomotricista? E' evidente che l'aspetto verbale della comunicazione in terapia assume vari significati. E' opportuno che lo psicomotricista sappia riconoscerli per non permettere ad un'area non controllata dell'interazione di produrre

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  • Il Ritardo Psicomotorio - CONCLUSIONI

    Il caso clinico preso in considerazione presentava inizialmente un quadro di Ritardo dello Sviluppo Psicomotorio e Difficoltà Relazionali.

    I versanti particolarmente compromessi erano quelli delle competenze cognitive, del linguaggio verbale sia in input sia in output e della sfera affettivo-relazionale.

    Il bambino ha cominciato la terapia psicomotoria mirata a migliorare

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  • Il Ritardo Psicomotorio - Analisi di un "Caso Clinico" - Anamnesi e Osservazione

    M. ha attualmente 4 anni e mezzo, ha cominciato il percorso terapeutico (psicomotricità) all'età di 3, con una diagnosi d'entrata di "Ritardo dello Sviluppo Psicomotorio" e Difficoltà Relazionali. La terapia logopedica è stata avviata più tardi, all'età di quasi 4 anni.

    Dalle informazioni raccolte, emerge:

    • allattamento artificiale (non si è attaccato al
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  • II Caso - Iperattività o ADHD - Diagnosi e piano di trattamento neuropsicomotorio

    Nel novembre del 2000, arrivano nella struttura riabilitativa due fratelli V. e G., rispettivamente di sei e sette anni, entrambi con la diagnosi di “Sindrome Ipercinetica” ed in più per V. associato anche il disturbo del linguaggio.

    Entrambi erano inseriti in trattamento psicomotorio trisettimanale con due terapiste diverse, poiché la terapia era individuale.

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  • I Caso - Iperattività o ADHD - Verifica degli obiettivi e dimissioni

    In ogni caso nel setting terapeutico G. aveva un comportamento più responsabile. Intanto la sintomatologia epilettica era scomparsa, continuava il controllo dell'epilessia con CBZ.

    Dai colloqui con la madre, la signora riferiva che anche a casa il bambino si era calmato.Iniziavano esercizi specifici per l'orientamento temporale (giorni della settimana, mesi dell'anno, le

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  • I Caso - Iperattività o ADHD - Presa in carico e colloqui con la famiglia

    Dopo la presentazione iniziale della sala di psicomotricità, quindi degli oggetti che poteva trovare, G. presentava incordinazione motoria poiché saltava sui materassi in continuazione, si muoveva da un posto all'altro facendo capriole. Il suo era un agire molto velocizzato, caratterizzato da difficoltà d'attenzione e mancanza di contatto visivo con la terapista.

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