Conclusioni

  • CONCLUSIONI - Terapie alternative e complementari nelle Paralisi Cerebrali Infantili

    Ciò che è messo in luce da recenti sondaggi sull'opinione pubblica del nostro Paese, avvalorati anche dalle analisi sopra presentate sul campo, è che la maggior parte degli intervistati conosce la medicina alternativa e complementare, e che nonostante l'assenza di leggi specifiche sulla materia e le controverse ipotesi di validità buona parte delle famiglie con bambino con PCI le sceglie per

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  • CONCLUSIONI - Empatia: origine, significato e disordini

    In questo elaborato è presentato un quadro esplicito per ciò che riguarda l’empatia e le patologie legate alla sua carenza o alla sua mancanza. La riabilitazione neuropsicomotoria mira a far emergere delle competenze, in questo caso empatiche, attraverso l’utilizzo di strategie e facilitatori.

    In altre parole, tramite il “gioco” il bambino entra in relazione con il mondo esterno, con

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  • CONCLUSIONI - Il dialogo tonico e il dialogo sonoro

    Al termine di questo percorso sembra opportuno ripercorrere brevemente il cammino svolto.

    La prima parte del lavoro è stata dedicata ad approfondire lo sviluppo della voce.

    E’ emerso in questo modo come la voce sia connessa allo sviluppo emozionale, relazionale e dialogico fin dalla fase gestazionale. La diade madre-bambino si struttura sul contatto corporeo, sul

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  • Conclusioni - L’importanza del gioco nella relazione madre-bambino

    Al termine del periodo di tirocinio, mi trovo a riflettere su quanto il mio lavoro con N. e la madre, che si è svolto, comunque, in un tempo considerevole di circa cinque mesi, appaia, in realtà, appena iniziato.

    La fase osservativa-valutativa ha richiesto uno sforzo notevole, che ci ha permesso, però, di riuscire ad inquadrare la problematica in termini piuttosto precisi e realistici

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  • La comunicazione verbale e non verbale - CONCLUSIONI

    Ho scritto e riscritto questa parola, "conclusioni", tantissime volte perché, nonostante i tre anni di formazione, nonostante il marcato impegno, è sempre duro tirar fuori quello che si ha dentro. Forse è vero che le parole non bastano e quasi sempre ci si riduce ad usare le stesse, ma è pur vero che l'esperienza, non solo questa descritta e raccontata ma anche quella globale che ho vissuto,

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  • Il Ritardo Psicomotorio - CONCLUSIONI

    Il caso clinico preso in considerazione presentava inizialmente un quadro di Ritardo dello Sviluppo Psicomotorio e Difficoltà Relazionali.

    I versanti particolarmente compromessi erano quelli delle competenze cognitive, del linguaggio verbale sia in input sia in output e della sfera affettivo-relazionale.

    Il bambino ha cominciato la terapia psicomotoria mirata a migliorare

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  • Conclusioni - Il Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività o ADHD

    L'argomento presentato in tale discussione è stato il Disturbo da Deficit d'Attenzione/Iperattività.

    Nell'arco degli anni lavorativi sono stati trattati diversi bambini con tale diagnosi, però ognuno si è presentato diverso dall'altro e per ognuno di loro vi è stato un percorso terapeutico individualizzato.

    E' da considerare che anche l'emozioni provate, sono state diverse,

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  • CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

    Il motivo per il quale si parla di tecniche a mediazione corporea in ambito oncologico è dettato dalla necessità di trovare un linguaggio terapeutico che consenta al  soggetto di mettere in contatto i bisogni bio-psico-sociali con la specifica rappresentazione che i pazienti oncologici hanno del loro corpo (Spano e Vigorelli, 2007). La  rappresentazione del corpo nel paziente oncologico

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  • CONCLUSIONI - Strategie d’intervento in bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico - descrizione delle capacità comunicative e relazionali Attraverso l’utilizzo della Scala Vineland

    Al termine di questo anno che mi ha visto impegnata in un percorso riabilitativo  psicomotorio con bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico, sebbene il campione dei casi sia limitato, vorrei trarre delle conclusioni anche in virtù dei dati  pervenuti dalla Scala Vineland.

    Si è notato che, grazie al trattamento attraverso le linee guida TEACCH e dell’intersoggettività, i

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  • CONCLUSIONI - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile

    Le funzioni visuo-spaziali nei bambini con Paralisi Cerebrale Infantile risultano fino ad ora indagate solo in condizioni statiche: la memoria di lavoro visuo-spaziale, in particolare, non è ancora stata presa in considerazione in un contesto di navigazione.

    Gli studi fino ad ora condotti non hanno considerato l'influenza che il movimento nell'ambiente può esercitare su tali funzioni

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