Aggressività

L'aggressività in età evolutiva si riferisce alla tendenza dei bambini e degli adolescenti a comportarsi in modo violento o ostile verso gli altri. Questo comportamento può manifestarsi in diversi modi, come la violenza fisica, la verbalizzazione aggressiva, l'intimidazione e il bullismo.

L'aggressività in età evolutiva può avere molte cause, tra cui fattori biologici, come problemi di salute mentale o disturbi del comportamento, ma anche fattori ambientali come l'abuso o la negligenza, la mancanza di figure genitoriali positive o la violenza domestica.

I bambini che mostrano comportamenti aggressivi possono avere difficoltà a controllare le loro emozioni, a rispettare i limiti degli altri e a rispettare le regole. Possono anche avere problemi di autostima o di autocontrollo, o possono essere vittime di bullismo da parte di altri bambini.

L'aggressività in età evolutiva può avere conseguenze negative per i bambini e per la loro famiglia. I bambini che mostrano comportamenti aggressivi possono avere difficoltà a relazionarsi con gli altri e possono avere problemi di apprendimento e di rendimento scolastico. Possono anche essere a rischio di sviluppare problemi comportamentali o psicologici in età adulta.

Per aiutare i bambini che mostrano comportamenti aggressivi, è importante fornire un ambiente sicuro e protetto in cui possano esprimere le loro emozioni e imparare a gestirle. Gli adulti devono anche essere coinvolti nel processo di aiuto e supporto, fornendo ai bambini un modello positivo di comportamento e incoraggiandoli a sviluppare le loro abilità sociali e di comunicazione. In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a terapie specifiche per affrontare i problemi sottostanti che causano l'aggressività.

  • Disturbi di personalità

    Il termine “personalità” deriva dal latino “persona”, cioè maschera. Etimologicamente, dunque, la personalità sarebbe un’amplificazione delle caratteristiche individuali del personaggio rappresentato dall’attore, in modo che il pubblico sapesse quali atteggiamenti e comportamenti aspettarsi da lui.

    Alcuni tratti del nostro modo di pensare, di fare esperienza e di comportarci tendono a

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  • Il Ritardo Psicomotorio - CONCLUSIONI

    Il caso clinico preso in considerazione presentava inizialmente un quadro di Ritardo dello Sviluppo Psicomotorio e Difficoltà Relazionali.

    I versanti particolarmente compromessi erano quelli delle competenze cognitive, del linguaggio verbale sia in input sia in output e della sfera affettivo-relazionale.

    Il bambino ha cominciato la terapia psicomotoria mirata a migliorare

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  • DSM-IV-TR - Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders

    DSM-IV-TRIl Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders («Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali»), noto anche con l'acronimo  DSM, è uno degli strumenti diagnostici  per disturbi mentali più utilizzati da medici, psichiatri  e psicologi di tutto il

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  • I Caso - Iperattività o ADHD - Presa in carico e colloqui con la famiglia

    Dopo la presentazione iniziale della sala di psicomotricità, quindi degli oggetti che poteva trovare, G. presentava incordinazione motoria poiché saltava sui materassi in continuazione, si muoveva da un posto all'altro facendo capriole. Il suo era un agire molto velocizzato, caratterizzato da difficoltà d'attenzione e mancanza di contatto visivo con la terapista.

    G. mostrava buone

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  • CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

    Il motivo per il quale si parla di tecniche a mediazione corporea in ambito oncologico è dettato dalla necessità di trovare un linguaggio terapeutico che consenta al  soggetto di mettere in contatto i bisogni bio-psico-sociali con la specifica rappresentazione che i pazienti oncologici hanno del loro corpo (Spano e Vigorelli, 2007). La  rappresentazione del corpo nel paziente oncologico

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  • Le attività

    Nel metodo Soubirain, come in tutti gli altri metodi psicomotori, lo strumento fondamentale di valutazione nella pratica è il gioco spontaneo che si sviluppa all’interno del setting.

    Il gioco nasce come libera espressione   del paziente, che deve  poter interagire con gli attrezzi posizionati negli spazi elencati sopra,  facendone l’utilizzo che meglio crede; sarà accortezza dello

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  • Lateralità

    Un aspetto che assume particolare  importanza nell’approccio psicomotorio inserito in un ambiente riabilitativo è la lateralità,  in tutte le sue forme di espressione.

    Con lateralità s’ intende la predominanza funzionale di un  emilato del corpo rispetto all’altro sia a livello periferico (mani e piedi) che assiale (occhi, orecchie) (Boscaini, 2010).

    Si distingue la

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  • Dal piacere di agire al piacere di pensare l'agire

    Progetto di pratica psicomotoria rivolto alla scuola dell'infanzia

    Fino all’età di 7-8 anni, il corpo è il nucleo dell’organizzazione psichica e sociale dell’individuo, la cui crescita armonica avviene attraverso il corpo in relazione a sé e al mondo.
    Per il bambino il gioco rappresenta la modalità privilegiata di espressione di sé. Egli può dunque

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  • Essere genitori di un bambino autistico: difficoltà di riconoscimento dei segnali di disfunzionamento e difficoltà di risposta ad una diagnosi di autismo
    "Pare abbia cominciato molto tardi a parlare.
    Secondo mia madre,
    perché avevo delle bambinaie tedesche.
    Forse: ma lei si occupava di me?
    Non è che mi lamenti, lei aveva tutto
    il diritto di rifiutarmi.
    O io rifiutavo li fin da allora?"
    (Lapo Marini, 2007)

     

    Spesso i genitori avvertono

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  • Psicomotricità e Comunicazione. Efficacia della terapia psicomotoria nel trattamento della triade sintomatologica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo

    Psicomotricità e Comunicazione. Efficacia della terapia psicomotoria nel trattamento della triade sintomatologica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo

    Carmela Giordano, Psicomotricista, TNPEE

    Premessa

    Un argomento come la comunicazione, studiato ed approfondito da diverse discipline, racchiude in sé il desiderio e la volontà dell’essere umano di

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