Schema Corporeo
Lo schema corporeo si riferisce alla rappresentazione mentale del proprio corpo, che comprende le dimensioni, la forma, la posizione delle parti del corpo e le capacità motorie. Lo schema corporeo è una componente importante della percezione sensoriale e della consapevolezza corporea.
Lo sviluppo dello schema corporeo inizia fin dall'infanzia e continua durante tutta la vita. Durante l'infanzia, i bambini sviluppano un'immagine mentale del proprio corpo attraverso l'esplorazione sensoriale e motoria. In particolare, i bambini apprendono a riconoscere le parti del corpo, a muoversi e a percepire le sensazioni tattili e proprioceptive.
Lo schema corporeo è influenzato da diversi fattori, tra cui l'età, l'esperienza di vita e l'ambiente circostante. Ad esempio, l'esposizione a una varietà di attività motorie e sensoriali può contribuire allo sviluppo di uno schema corporeo più preciso e accurato.
Lo schema corporeo può essere valutato attraverso diversi strumenti, tra cui i task di localizzazione corporea, i task di discriminazione corporea e i task di immagine corporea. Questi task richiedono al soggetto di identificare o di descrivere la posizione o la forma di diverse parti del corpo.
La promozione della consapevolezza corporea e dello sviluppo dello schema corporeo può essere utile per migliorare l'apprendimento motorio, la salute mentale e il benessere emotivo e sociale. La promozione della consapevolezza corporea può essere effettuata attraverso diversi metodi, tra cui la promozione di attività motorie e sensoriali, la promozione di programmi di educazione motoria e la promozione di programmi di mindfulness.
In sintesi, lo schema corporeo si riferisce alla rappresentazione mentale del proprio corpo, che comprende le dimensioni, la forma, la posizione delle parti del corpo e le capacità motorie. Lo schema corporeo è influenzato da diversi fattori e può essere valutato attraverso diversi strumenti. La promozione della consapevolezza corporea e dello sviluppo dello schema corporeo può essere utile per migliorare l'apprendimento motorio, la salute mentale e il benessere emotivo e sociale.
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La Sindrome di Down
Come abbiamo visto la Sindrome Down , definita anche trisomia 21, è la più frequente tra le anomalie cromosomiche autosomiche. Benché il quadro clinico sia conosciuto dalla metà del XIX secolo (Seguin 1846), è dal 1959 che fu ricollegato da Turpin, Lejeune e Gauthier ad una anomalia cromosomica: cromosoma 21 supplementare (45XY). Nel 92% dei
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Quarto stadio: dal diciottesimo mese al terzo anno
È il periodo in cui gli eventi fondamentali dello sviluppo del bambino, quelli che informeranno tutta la sua storia evolutiva, giungono al loro punto cruciale.
Piaget, grazie alle sue osservazioni sistematiche, afferma che l’imitazione propriamente detta, alla fine del diciottesimo mese di vita, marca l’inizio
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Terzo stadio: dal nono al diciottesimo mese
Il periodo dai nove ai diciotto mesi è dominato dall’acquisizione della deambulazione autonoma. Con questa viene definitivamente superata la “schiavitù della stasi”. Il bambino diventa padrone del suo corpo e della sua motricità e si lancia alla conquista dello spazio intorno a lui e anche più lontano. Finalmente il mondo circostante, perennemente tentatore e
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Lo schema corporeo
Il primo oggetto che il bambino percepisce è il proprio corpo: benessere e dolore, attuazione di movimenti e di spostamenti, sensazioni visive e uditive ecc., e questo corpo è il mezzo dell’azione, della conoscenza e della relazione.
La costruzione dello schema corporeo, ossia l’organizzazione delle sensazioni
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Psicomotricità: educazione, rieducazione e terapia
La psicomotricità è una disciplina poliedrica, ha varie accezioni, secondo le quali essa è ora Educazione, ora Rieducazione, ora Terapia psicomotoria. La sua evoluzione storica ha seguito due linee parallele, quella pedagogica, passante per l’ambito scolastico, e quella riabilitativa, che è stata tracciata nell’ambito neuropsichiatrico.
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INTRODUZIONE - La Psicomotricità come unione inscindibile dell’affettività, della motricità e della cognitività
L’età infantile rappresenta, senza dubbio, un periodo fondamentale
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Motricità fine: dallo scarabocchio al grafema
Classicamente, l’esercizio grafico ha innanzitutto, come finalità, la preparazione alle conoscenze scolastiche, più in particolare alla scrittura ed alla lettura. Tale supporto è uno degli aspetti dell’attività psicomotoria. Esso prolunga, sul piano della coordinazione motoria, ciò che già è stato sollecitato nell’esercizio di coordinazione globale. Le
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CONCLUSIONI - La Psicomotricità come unione inscindibile dell’affettività, della motricità e della cognitività
La psicomotricità ha nei suoi codici fondamentali lo sviluppo della capacità empatica sia nella formazione del conduttore sia tra gli obiettivi per lo “star bene”, empatia per capire e farsi capire, per aiutare gli adulti a crescere e ad aiutare i bambini a fiorire.
In questo lavoro si è visto come la
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BIBLIOGRAFIA - La Psicomotricità come unione inscindibile dell’affettività, della motricità e della cognitività
- ASSOCIAZIONE PERCORSI PER CRESCERE. Alla scoperta della scrittura. D. Morando.
- AMBROSINI, C. PELLEGATTA, S. (2012) Il gioco nello sviluppo e nella terapia psicomotoria. Centro Studi Erikson.
- AMBROSINI, C. DE PANFILIS, C. WILLE, A. M. La
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Corso di aggiornamento in Neuro Psicomotricità. Aree funzionali della Terapia Psicomotoria. Applicazione e Metodo - dal 16 marzo al 12 aprile 2014 - Monza
Corso di aggiornamento in Neuro Psicomotricità. Aree funzionali della Terapia Psicomotoria. Applicazione e Metodo
Data Inizio: 16 03 2014
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