Linguaggio
Il linguaggio è il sistema di comunicazione umana che utilizza simboli (come le parole) e regole grammaticali per trasmettere informazioni e significati tra gli individui. Il linguaggio è un elemento fondamentale della cultura e della società umana, e permette agli individui di interagire, condividere conoscenze, sviluppare pensiero critico e creatività.
Il linguaggio può essere classificato in diverse categorie, tra cui:
- Linguaggio verbale: il linguaggio che avviene attraverso parole e frasi pronunciate o scritte. Il linguaggio verbale può essere formale o informale, diretto o indiretto, e può includere la lingua madre o lingue straniere.
- Linguaggio non verbale: il linguaggio che avviene attraverso l'espressione facciale, il contatto visivo, i gesti, la postura e altri segnali non verbali. Il linguaggio non verbale può trasmettere informazioni sullo stato emotivo, l'atteggiamento e l'intenzione della persona.
- Linguaggio del corpo: il linguaggio che avviene attraverso i movimenti del corpo, come la danza, l'arte, la mimica e il teatro. Il linguaggio del corpo può trasmettere informazioni sulle emozioni, le esperienze e le idee.
- Linguaggio tecnologico: il linguaggio che avviene attraverso l'uso di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, come i social media, i videogiochi e i software. Il linguaggio tecnologico può trasmettere informazioni e significati in modo rapido, efficiente e globale.
Il linguaggio è un processo complesso che coinvolge la codifica di informazioni da parte del mittente, la trasmissione di queste informazioni attraverso un canale e la decodifica di queste informazioni da parte del destinatario. Il linguaggio può essere influenzato da diversi fattori, come la cultura, la lingua, l'educazione, l'età, il sesso, la personalità e lo stato emotivo.
Lo studio del linguaggio ha portato alla formulazione di diverse teorie del linguaggio, tra cui:
- Teoria generativista: questa teoria sostiene che il linguaggio è innato e che gli esseri umani hanno una predisposizione biologica per imparare il linguaggio. Secondo questa teoria, il cervello umano è dotato di una "grammatica universale" che consente di acquisire e utilizzare qualsiasi lingua.
- Teoria sociolinguistica: questa teoria sostiene che il linguaggio è influenzato dalla cultura, dalla società e dalle relazioni sociali. Secondo questa teoria, il linguaggio è uno strumento di potere e di identità sociale, e può essere utilizzato per esprimere appartenenza a un gruppo o per discriminare e marginalizzare altri gruppi.
- Teoria cognitivista: questa teoria sostiene che il linguaggio è un processo cognitivo complesso che coinvolge la percezione, l'attenzione, la memoria e il pensiero critico. Secondo questa teoria, il linguaggio è influenzato dal contesto in cui avviene e dalle esperienze precedenti dell'individuo.
Il linguaggio può essere migliorato attraverso la pratica, l'ascolto attivo, la consapevolezza delle proprie abilità linguistiche e l'apprendimento di nuove lingue. Inoltre, il linguaggio può essere utilizzato come strumento per promuovere la comprensione interculturale e la pace.
In sintesi, il linguaggio è il sistema di comunicazione umana che utilizza simboli e regole grammaticali per trasmettere informazioni e significati tra gli individui. Il linguaggio può essere classificato in diverse categorie e può essere influenzato da diversi fattori, come la cultura, la lingua, l'educazione, l'età, il sesso e lo stato emotivo. Lo studio del linguaggio ha portato alla formulazione di diverse teorie del linguaggio, tra cui la teoria generativista, la teoria sociolinguistica e la teoria cognitivista. Il linguaggio può essere migliorato attraverso la pratica, l'ascolto attivo e l'apprendimento di nuove lingue, e può essere utilizzato come strumento per promuovere la comprensione interculturale e la pace.
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RISULTATI SCREENING - Interventi di sostegno alla genitorialità e servizi per bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES)
RISULTATI QUESTIONARI A T0
Ora ci concentreremo sull’analisi dei dati raccolti nei 7 poli territoriali al T0, quindi nella prima fase di screening, analizzandoli per età e per aree di sviluppo.
Alla presentazione del progetto, come già detto, il campione stimato è di circa 950 soggetti. Al momento della stesura del lavoro in oggetto sono pervenuti, per il campione di
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PROGETTO - Crescere insieme in Campania: una sperimentazione di interventi di sostegno alla genitorialità e servizi per bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES)
PROGETTO “CRESCERE INSIEME IN CAMPANIA” Crescere insieme in Campania intende rappresentare una risposta ai bisogni specifici e circostanziati di bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, con particolare riguardo a situazioni di fragilità, delle loro famiglie e degli educatori che quotidianamente si occupano di loro. Il progetto prevede l’attivazione di percorsi di integrazione tra servizi
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RISULTATI - DISCUSSIONE - OBIETTIVI E LIMITI - La presa in carico e l’evoluzione terapeutica in un campione di bambini migranti con Disturbi del Neurosviluppo
RISULTATI
Caratteristiche socio – demografiche
Lo studio è stato rivolto a 10 bambini di età compresa tra i 52 e i 69 mesi, con diagnosi di “Disturbo del Neurosviluppo”, seguiti per sei mesi di terapia neuropsicomotoria presso la U.O.N.P.I.A. di Monza e quella di Cesano Maderno.
Tutti i genitori dei 10 soggetti hanno dato il consenso per partecipare allo studio con
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Progettazione e attuazione dello studio - La presa in carico e l’evoluzione terapeutica in un campione di bambini migranti con Disturbi del Neurosviluppo
SCOPO DELLO STUDIO
Scopo principale dello studio è valutare l’efficacia e l’efficienza della terapia neuropsicomotoria in un campione di bambini migranti attraverso la somministrazione delle Griffiths Mental Developmental Scalesa distanza di sei mesi.
Ulteriore scopo è determinare lo sviluppo delle funzioni adattive, l’autonomia e la responsabilità sociale del
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PROGETTO RETE MINORI IMMIGRATI (RMI)
Il progetto RMI è stato costruito e presentato dalle Unità Operative di Neuropsichiatria dell'Infanzia e Adolescenza di Monza e Vimercate e approvato dalla Regione Lombardia. Un’ampia fascia di popolazione in età evolutiva è stata la destinataria del progetto finanziato dalla Regione Lombardia (anni 2012 – 2013) dal titolo: I DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO
I Disturbi del Neurosviluppo (DSM – 5)11 sono un gruppo di condizioni con esordio nel periodo dello sviluppo. I disturbi si manifestano tipicamente nelle prime fasi dello sviluppo, spesso prima che il bambino inizi la scuola elementare, e sono caratterizzati da deficit dello sviluppo che causa una compromissione del funzionamento personale, sociale e scolastico. Il range dei deficit dello
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DISCUSSIONE - OBIETTIVIE LIMITI - CONCLUSIONI - Valutazione dello Sviluppo Motorio in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico con ICF-CY
DISCUSSIONE
CARATTERISTICHE GENERALI DELLO SVILUPPO MOTORIO
Grazie all’analisi delle caratteristiche motorie condotta trasversalmente sull’intero gruppo campione, si confermano le ipotesi cliniche relative alla costante presenza nei soggetti affetti da Disturbo dello Spettro Autisticodi difficoltà funzionali estese a tutti gli ambiti dello
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RISULTATI - Valutazione dello Sviluppo Motorio in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico con ICF-CY
NALISI DELLE CARATTERISTICHE SOCIODEMOGRAFICHE
Il campione è costituito da 36 bambini con diagnosi primaria di Disturbo dello Spettro Autistico(F.84), 27 maschi (75%) e 9 femmine (25%), di età compresa tra i 17 mesi e gli 8 anni e 7 mesi (età media = 39,7 mesi; DS = 17,95), 15 soggetti di origine italiana (41,7%) e 21 soggetti provenienti da
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SCOPO DELLO STUDIO - MATERIALI E METODI - Valutazione dello Sviluppo Motorio in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico con ICF-CY
SCOPO DELLO STUDIO
Il presente studio osservazionale si pone l’obiettivo di indagare attraverso l’applicazione di una specifica Scheda di Valutazione ICF-CYle peculiarità dello sviluppo motorio dei bambini con Disturbo dello Spettro Autisticoattraverso l’analisi delle informazioni relative alle caratteristiche del comportamento motorio rilevate in un campione
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L’international Classification of Functioning, Disability and Health for Children and Youth (ICF-CY)
ORIGINI DEL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE ICF
Fin dal secolo scorso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS) si è impegnata ad elaborare sistemi di classificazione nosografica che consentano di inquadrare secondo criteri diagnostici univoci ed internazionalmente riconosciuti le numerose patologie note di natura organica, psichica e
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