RISULTATI - DISCUSSIONE - OBIETTIVI E LIMITI - La presa in carico e l’evoluzione terapeutica in un campione di bambini migranti con Disturbi del Neurosviluppo

RISULTATI

Caratteristiche socio – demografiche

Lo studio è stato rivolto a 10 bambini di età compresa tra i 52 e i 69 mesi, con diagnosi di “Disturbo del Neurosviluppo”, seguiti per sei mesi di terapia neuropsicomotoria presso la U.O.N.P.I.A. di Monza e quella di Cesano Maderno.

Tutti i genitori dei 10 soggetti hanno dato il consenso per partecipare allo studio con i loro bambini. Il campione è costituito da 10 bambini di sesso maschile (100 %). L’età media del campione è di 59,7 mesi (ds).

L’indicatore socio – economico (SES) è rappresentato mediamente nella 1a fascia (Tabella 2).

Caratteristiche socio – demografiche del gruppo campione.

Caratteristiche socio – demografiche del gruppo campione.

Si riporta la distribuzione del nucleo familiare del gruppo campione definitivo nei diversi livelli socio – economici (Figura 1).

Figura 1

Distribuzione dei genitori dei bambini del gruppo campione in fasce SES.

Distribuzione dei genitori dei bambini del gruppo campione in fasce SES.

 

L’indicatore socio – economico (SES) è rappresentato in tre dei cinque livelli, ad esclusione della fascia 4 e della fascia 5 (0%). Il 60% del campione è situato in fascia 1, il 30% in fascia 2 e il restante 10% in fascia 3. Si osserva globalmente una maggior distribuzione dei valori nella fascia 1.

La compliance della famiglia migrante

Dopo aver somministrato i questionari ai genitori dei bambini del campione, è stato possibile ricavare, in percentuale, i risultati utili per l’indagine.

I soggetti a cui è stato sottoposto lo strumento provengono per il 60% dall’Est Europa, il 20% dal Sud America e il restante 20% è suddiviso equamente tra Africa e Asia.

Il 60% dei genitori ha affrontato la migrazione per cercare lavoro, il 30% per ricongiungersi con parenti già nel paese di accoglienza e il restante 10% per asilo politico.

Il 60% del campione, inoltre, afferma di conoscere “abbastanza bene” la lingua, mentre il 40% “molto”.

Il 60% del campione dichiara di vivere in Italia da più di dieci anni, il 30% vive in Italia in un periodo di tempo compreso tra i cinque e i dieci anni e solamente il restante 10% vive in Italia da meno di 5 anni.

L’80% dei soggetti si percepisce abbastanza integrato, il restante 20% si sente molto integrato.

Solo il 10% dei genitori dichiara di dedicare molto tempo con i propri figli, il 20% afferma di trascorrerne abbastanza, mentre il 70% dichiara di dedicarne loro poco.

In merito alla chiarezza e alla percezione del contratto terapeutico, il 20% dei genitori dichiara di non capire il motivo della presa in carico, mentre il restante 80% è equamente distribuito tra “abbastanza chiaro” e “molto chiaro”.

Valutazione Pre – Post del funzionamento globale

È stata effettuata una valutazione Pre – Post intervento ri – abilitativo neuropsicomotorio tramite il confronto tra le variazioni nei punteggi delle aree delle G.M.D.S., ottenuti nelle due fasi (Tavola 2).

 

Tavola 2

 

Pre

Post

M

Ds

M Es

M

Ds

M Es

QI Locomotoria

QI Personale – Sociale

QI Linguaggio

QI Coordinazione Occhio Mano

QI Performance

QI Ragionamento Pratico

QI Generale

81,22

70,64

60,64

77,68

81,47

66,91

73,10

19,87

22,40

22,58

16,75

26,92

17,63

18,63

6,28

7,08

7,14

5,30

8,51

5,58

5,89

94,42

84,52

68,35

86,04

101,65

74,68

84,94

18,48

18,92

21,40

18,44

34,94

17,44

19,14

5,84

5,96

6,77

5,83

11,05

5,51

6,05

Valutazione dello sviluppo globale dei bambini del gruppo campione mediante statistiche per campioni accoppiati.

 

Per ogni area è stato indagato il Quoziente Intellettivo, la cui codifica è stata effettuata dividendo l’età mentale equivalente, associata al punteggio grezzo ottenuto da ciascun bambino e convertito tramite le apposite tabelle, per l’età cronologica e, successivamente, per ottenere il QI di ogni area, moltiplicato per cento.

Valutando l’area Locomotoria i valori del QI nella fase pre – intervento variano da un minimo di 48,1 a un massimo di 103, M 81,22 e Ds 19,87; mentre nella fase post – intervento i valori variano da 56,8 a 112, M 94,42 e Ds 18,48.

Valutando l’area Personale – Sociale i valori del QI nella fase pre – intervento variano da un minimo di 39,7 ad un massimo di 113, M 70,64 e Ds 22,40; mentre nella fase post – intervento i valori variano da 48 a 117, M 84,52 e Ds 18,92.

Valutando l’area del Linguaggio i valori del QI nella fase pre – intervento variano da un minimo di 23,1 ad un massimo di 99,2, M 60,64 e Ds 22,58; mentre nella fase post – intervento i valori variano da 38,4 a 105, M 68,35 e Ds 21,40.

Valutando l’area della Coordinazione Occhio – Mano i valori del QI nella fase pre – intervento variano da un minimo di 39,7 ad un massimo di 96,6, M 77,68 e Ds 16,75; mentre nella fase post – intervento i valori variano da 39,2 a 103, M 86,04 e Ds 18,44.

Valutando l’area della Performance i valori del QI nella fase pre – intervento variano da un minimo di 34,5 ad un massimo di 112, M 81,47 e Ds 26,92; mentre nella fase post – intervento i valori variano da 38,4 a 148, M 101,65 e Ds 34,94.

Valutando l’area del Ragionamento Pratico i valori del QI nella fase pre – intervento variano da un minimo di 37,9 ad un massimo di 90,6, M 66,91 e Ds 17,63; mentre nella fase post – intervento i valori variano da 37,6 a 103, M 74,68 e Ds 17,44.

Valutando il QI Generale i valori nella fase pre – intervento variano da un minimo di 39,4 ad un massimo di 97, M 73,10 e Ds 18,63; mentre nella fase post – intervento i valori variano da 43,1 a 106, M 84,94 e Ds 19,14.

Nella rappresentazione grafica si possono notare gli effettivi aumenti dei diversi QI in T4 a differenza di T2 (Tavola 3, Tavola 4 e Tavola 5).

L’analisi dei dati precedentemente analizzati (QI pre e post – intervento) mediante Paired Sample T Test per campioni appaiati, mostra una significatività in tutte le aree prese in esame in quanto il valore del p – value risulta essere <0,05.

Nella tabella si evidenziano i valori statisticamente significativi (Tavola 6).

Rappresentazione grafica dell’aumento dei punteggi medi dei QI nell’area Locomotoria, Personale – Sociale e Linguaggio.

Rappresentazione grafica dell’aumento dei punteggi medi dei QI nell’area Locomotoria, Personale – Sociale e Linguaggio.

 

Rappresentazione grafica dell’aumento dei punteggi medi dei QI nell’area Coordinazione Occhio – Mano, Performance e Ragionamento Pratico.

Rappresentazione grafica dell’aumento dei punteggi medi dei QI nell’area Coordinazione Occhio – Mano, Performance e Ragionamento Pratico.

Rappresentazione grafica dell’aumento dei punteggi medi del QI Generale.

Rappresentazione grafica dell’aumento dei punteggi medi del QI Generale.

 

Tavola 6

 

 

Differenze accoppiate

t - score

gl

p - value

M

Ds

M Es

Intervallo di confidenza della differenza

95%

Inf.

Sup.

QI Locomotoria

QI Personale – Sociale

QI Linguaggio

QI Coordinazione Occhio Mano

QI Performance

QI Ragionamento Pratico

QI Generale

-13,20

-13,88

-7,71

-8,36

-20,18

-7,77

-11,84

6,30

8,97

5,08

8,49

10,47

7,76

4,19

1,99

2,84

1,61

2,68

3,31

2,45

1,33

-17,71

-20,30

-11,35

-14,43

-27,67

-13,32

-14,84

-8,69

-7,47

-4,08

-2,30

-12,69

-2,18

-8,84

-6,624

-4,894

-4,798

-3,118

-6,096

-3,165

-8,931

9

9

9

9

9

9

9

0,000

0,001

0,001

0,012

0,000

0,011

0,000

Analisi quantitativa dello sviluppo globale dei bambini del gruppo campione attraverso lo strumento G.M.D.S. mediante il test per campioni accoppiati.

Valutazione in due tempi delle capacità adattive

Non è stato possibile effettuare un’analisi statistica dei valori ottenuti dalle Vineland Adaptive Behaviour Scales in quanto lo strumento non prevede la possibilità di convertire i punteggi grezzi ottenuti dai bambini di età inferiore ai 6 anni nelle diverse scale e subscale.

Per questo motivo è stata svolta solo un’analisi di tipo qualitativo per valutare le capacità adattive dei bambini del gruppo campione nelle fasi Pre e Post – intervento.

Nell’analisi viene presa in considerazione, quindi, solo l’età equivalente, i cui punteggi descrivono la prestazione del soggetto con disabilità cognitiva nelle diverse scale e subscale in unità di anni e mesi, rispetto allo sviluppo medio della funzione misurata dal test in soggetti normodotati. È quindi possibile rilevare i deficit del bambino migrante preso in considerazione rispetto al livello atteso per individui di pari età.

La codifica di ogni item è stata effettuata assegnando un punteggio da 0 a 2 (scala Likert a 3 punti) oppure assegnando il valore N (Assenza di opportunità) o NS (Non So). Successivamente sommando i punteggi di ogni cluster si è ottenuto il punteggio grezzo di ogni subscala che è poi stato convertito in età equivalente attraverso le apposite tabelle di conversione.

Vengono riportati in tabella i valori ottenuti in età equivalente, da ogni bambino, in ogni scala e subscala nella fase Pre – intervento (Tavola 7) e Post – intervento (Tavola 8).

È possibile notare come, in ogni subscala, ci sia stata un’evoluzione delle capacità adattive da parte del singolo bambino.

L’evoluzione per ogni bambino, in ogni singola scala, è stata rappresentata graficamente (Tavola 9, Tavola 10, Tavola 11 e Tavola 12).

 

Tavola 7

PRE                  - INTERVENTO

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Ricezione

< 1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

Espressione

< 1.6

2.1

< 1.6

< 1.6

< 1.6

6.9

2.1

< 1.6

< 1.6

< 1.6

Scrittura

3.3

3.0

3.6

< 1.6

< 1.6

1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

Comunicazione

1.6

2.0

< 1.6

< 1.6

< 1.6

4.6

2.1

< 1.6

< 1.6

< 1.6

Personale

2.0

2.2

4.6

< 1.6

2.0

3.5

2.3

< 1.6

1.8

1.11

Domestico

3.2

3.1

3.0

< 1.6

< 1.6

3.5

3.0

< 1.6

< 1.6

3.4

Comunità

2.2

2.5

2.9

< 1.6

< 1.6

3.8

2.9

< 1.6

2.3

2.3

Abilità

Quotidiane

2.2

2.4

3.4

< 1.6

2.0

3.5

2.6

< 1.6

2.0

2.2

Relazioni

Interpersonali

< 1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

2.8

1.9

< 1.6

< 1.6

< 1.6

Gioco e

Tempo Libero

1.6

1.6

< 1.6

< 1.6

< 1.6

2.4

1.11

< 1.6

< 1.6

< 1.6

Regole

Sociali

2.10

2.7

2.11

2.10

< 1.6

3.0

3.1

< 1.6

< 1.6

3.2

Socializzazione

1.8

1.10

< 1.6

1.8

< 1.6

2.7

2.2

< 1.6

< 1.6

1.9

Grossolane

5.0

3.0

2.4

2.3

2.3

4.2

2.9

< 1.6

< 1.6

2.0

Fini

2.2

2.11

2.7

2.1

2.3

2.11

2.3

< 1.6

2.4

2.3

Abilità

Motorie

3.4

3.0

2.6

2.2

2.3

3.6

2.6

< 1.6

1.9

2.1

Età

Cronologica

5.10

4.11

5.9

5.7

5.1

4.11

4.5

4.8

4.10

5.11

Età Mentale

Media G.M.D.S.

3.10

4.2

3.5

3.10

3.5

4.8

4.2

1.11

4.3

3.7


Valutazione dell’età equivalente di ogni bambino in ogni scala e subscala dello strumento Vineland in fase Pre – intervento.

 

Tavola 8

POST               - INTERVENTO

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Ricezione

1.6

3.8

1.6

2.3

2.0

2.3

3.8

1.6

3.8

1.6

Espressione

3.3

4.9

2.3

4.2

4.4

7.10

5.8

1.6

3.8

2.10

Scrittura

3.9

3.3

4.2

1.6

3.5

3.5

3.6

3.3

3.7

3.3

Comunicazione

3.4

4.2

2.9

3.8

3.8

5.11

4.9

1.10

3.9

2.10

Personale

3.0

4.6

5.1

3.10

3.10

6.3

4.3

2.3

4.4

3.11

Domestico

3.9

3.8

3.4

3.8

3.7

4.0

3.9

3.0

4.6

3.9

Comunità

3.2

3.9

3.0

2.11

2.11

4.8

3.9

2.6

2.11

3.5

Abilità

Quotidiane

3.2

4.0

3.9

3.5

3.4

5.1

3.11

2.4

3.9

3.6

Relazioni

Interpersonali

2.2

2.5

1.6

2.8

2.1

3.6

2.11

1.6

2.8

1.10

Gioco e

Tempo Libero

3.7

3.11

1.10

2.5

2.9

3.1

4.4

1.6

2.4

2.5

Regole

Sociali

3.2

3.3

3.5

3.5

3.3

3.6

3.8

2.10

3.7

3.7

Socializzazione

2.10

3.1

2.1

2.9

2.8

3.3

3.6

1.10

2.10

2.3

Grossolane

5.4

4.5

4.5

4.10

5.0

5.0

4.3

1.9

4.7

3.9

Fini

4.6

4.6

3.11

3.5

4.9

3.11

4.6

2.4

3.7

3.8

Abilità

Motorie

4.11

4.6

4.2

4.1

4.11

4.6

4.5

2.0

4.1

3.9

Età

Cronologica

6.4

5.5

6.3

6.1

5.7

5.5

4.11

5.2

5.4

6.5

Età Mentale

Media G.M.D.S.

5.5

5.3

5.1

4.7

4.4

5.9

5.3

2.3

5.4

4.5


Valutazione dell’età equivalente di ogni bambino in ogni scala e subscala dello strumento Vineland in fase Post – intervento.

 

Tavola 9

Rappresentazione grafica dell’aumento dell’età equivalente nella scala della Comunicazione.

Rappresentazione grafica dell’aumento dell’età equivalente nella scala della Comunicazione.

 

Tavola 10

Rappresentazione grafica dell’aumento dell’età equivalente nella scala delle Abilità Quotidiane.

Rappresentazione grafica dell’aumento dell’età equivalente nella scala delle Abilità Quotidiane.

 

Tavola 11

Rappresentazione grafica dell’aumento dell’età equivalente nella scala della Socializzazione.

Rappresentazione grafica dell’aumento dell’età equivalente nella scala della Socializzazione.

 

Tavola 12

Rappresentazione grafica dell’aumento dell’età equivalente nella scala delle Abilità Motorie.

Rappresentazione grafica dell’aumento dell’età equivalente nella scala delle Abilità Motorie.

 

DISCUSSIONE DEI RISULTATI

Caratteristiche socio – demografiche

Lo studio è stato rivolto a 10 bambini di età compresa tra i 52 e i 69 mesi, con diagnosi di “Disturbo del Neurosviluppo”, seguiti per sei mesi di terapia neuropsicomotoria presso la U.O.N.P.I.A. di Monza e quella di Cesano Maderno.

I valori relativi al SES indicano un livello socio – economico basso: la concentrazione media dei punteggi si colloca in fascia 1.

La compliance della famiglia migrante

Sulla base delle ipotesi inizialmente formulate per la costruzione del Questionario, è possibile notare come l’obiettivo delle famiglie sia quello di stabilirsi nella nuova realtà sociale per migliorare le proprie opportunità, aspettative di vita e per garantire un futuro e una stabilità ai propri figli.

La seconda ipotesi formulata aveva lo scopo di indagare il tempo di permanenza in Italia dei genitori dei bambini del gruppo campione, cui si ipotizzava una correlazione con la percezione di integrazione nella società. Analizzando i dati si può notare come la relazione tra le due variabili sia evidente poiché il 90% del campione dichiara di vivere in Italia da più di cinque anni mentre l’80% afferma di sentirsi abbastanza integrato e il 20% “molto integrato”.

La terza ipotesi aveva lo scopo di indagare la relazione che intercorre tra conoscenza della lingua e grado di integrazione dei bambini migranti. Dallo studio è emerso che, tutti i genitori del gruppo campione, composto da bambini che presentano disturbi emotivo – relazionali, comportamentali, dell’apprendimento e del linguaggio, hanno dichiarato di conoscere abbastanza o molto bene la lingua italiana, ma spesso risulta non essere la lingua parlata nell’ambiente familiare.

Alla domanda inerente al tempo che i genitori dedicano ai loro figli, soprattutto durante il gioco, il 70% delle famiglie dichiara di trascorrere poco tempo. Come è già emerso, infatti, le famiglie migranti, spesso, non riescono a dedicare il tempo desiderato alla cura dei propri figli, poiché impegnate in occupazioni che richiedono orari di lavoro molto rigidi. Per questo motivo i bambini vengono accuditi da nonni, zii o da altre figure di riferimento.

Dallo studio emerge, inoltre, che le famiglie migranti sono a conoscenza del progetto terapeutico e del contratto che viene stabilito con il servizio U.O.N.P.I.A., e hanno dichiarato di averne compresi gli obiettivi. Tale risultato è rilevante, in quanto conferma l’importanza della presa in carico del nucleo familiare quando si inizia una terapia riabilitativa con un paziente migrante.

Valutazione Pre – Post del funzionamento globale

Dal confronto Pre – Post intervento terapeutico ri – abilitativo si riscontra un aumento significativo dei Quozienti Intellettivi associati alle diverse aree.

Le aree Locomotoria, Personale – Sociale e Performance risultano quelle in cui si sono evidenziati i miglioramenti più significativi; rilevanti progressi sono presenti, tuttavia, anche nelle altre tre aree delle G.M.D.S. e nel QI Generale.

Gli evidenti e significativi progressi ottenuti in sei mesi di terapia neuropsicomotoria sono dati dall’abbassamento delle barriere da parte del bambino, in particolare nei bambini con Disturbo dello Spettro dell’Autismo, e alla possibilità di sentire e sperimentare il mondo circostante.

La possibilità di sentire un ambiente sicuro e di potersi fidare del terapista, ha permesso ai bambini di entrarvi in relazione, di comunicare e soprattutto di sperimentare l’ambiente circostante.

Percepire il proprio corpo in relazione all’ambiente ha inoltre favorito lo sviluppo della funzione Motoria e della Coordinazione Occhio – Mano: il corpo diviene il mezzo con cui percepire l’ambiente e l’azione il mezzo con cui percepire sé stessi.

La terapia neuropsicomotoria ha inoltre permesso ai bambini di sviluppare maggiori capacità adattive sia nell’ambito Personale che in quello Sociale, favorendo un migliore adattamento ai contesti strutturati grazie all’assimilazione delle esperienze effettuate nella stanza di neuropsicomotricità, e all’accomodamento in contesti differenti (es. casa, scuola).

Valutazione in due tempi delle capacità adattive

Dal confronto Pre – Post intervento terapeutico ri – abilitativo si riscontra un aumento dell’età equivalente in ogni scala e subscala per ciascun bambino del campione.

Nella fase Post – Intervento il valore dell’età equivalente delle capacità adattive risulta essere maggiormente prossimo a quello dell’età mentale ottenuta mediante lo strumento G.M.D.S. e a quello dell’età cronologica rispetto alla fase Pre – intervento.

È possibile notare come, l’efficacia della terapia neuropsicomotoria, abbia facilitato lo sviluppo delle capacità adattive dei bambini anche in ambienti diversi da quello terapeutico. Le scale della Comunicazione, delle Abilità Motorie e delle Abilità Quotidiane, sono quelle in cui si può osservare un notevole aumento dell’età equivalente dettato in particolar modo dallo sviluppo dell’autonomia personale.

La scala della Socializzazione, invece, è quella in cui si può osservare una minore evoluzione e sviluppo dell’età equivalente. Questo è spiegabile dal tipo di patologia da cui sono affetti i bambini del gruppo campione che ha, in questo settore, le maggiori difficoltà e, quindi, un’evoluzione più lenta.

 

OBIETTIVI E LIMITI

Il primo limite dello studio è dato dalla numerosità del campione che risulta esigua per trarre conclusioni definitive dai dati, seppur significativi, emersi dalle valutazioni effettuate.

Tale limite è stato condizionato dalla scelta di utilizzare un campione di bambini omogeneo per diagnosi e per età.

Un secondo limite si è riscontrato nella somministrazione dell’intervista semistrutturata Vineland Adaptive Behaviour Scales, in quanto alcuni dei genitori dei bambini del gruppo campione ha manifestato difficoltà di comprensione verbale dei quesiti posti dall’operatore (in lingua italiana), non essendo stato possibile avvalersi della presenza del mediatore.

Obiettivo futuro dello studio è quello di proseguire ed estendere il lavoro, sia ad un campione più ampio, che ad altri centri ri – abilitativi di ricerca avendo, però, a disposizione un mediatore culturale.

Ulteriore obiettivo è confrontare il campione di bambini migranti con un campione di bambini italiani a cui viene posta diagnosi di Disturbo del Neurosviluppo, seguendone l’evoluzione terapeutica in 6 mesi.

 

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