Aggressività
L'aggressività in età evolutiva si riferisce alla tendenza dei bambini e degli adolescenti a comportarsi in modo violento o ostile verso gli altri. Questo comportamento può manifestarsi in diversi modi, come la violenza fisica, la verbalizzazione aggressiva, l'intimidazione e il bullismo.
L'aggressività in età evolutiva può avere molte cause, tra cui fattori biologici, come problemi di salute mentale o disturbi del comportamento, ma anche fattori ambientali come l'abuso o la negligenza, la mancanza di figure genitoriali positive o la violenza domestica.
I bambini che mostrano comportamenti aggressivi possono avere difficoltà a controllare le loro emozioni, a rispettare i limiti degli altri e a rispettare le regole. Possono anche avere problemi di autostima o di autocontrollo, o possono essere vittime di bullismo da parte di altri bambini.
L'aggressività in età evolutiva può avere conseguenze negative per i bambini e per la loro famiglia. I bambini che mostrano comportamenti aggressivi possono avere difficoltà a relazionarsi con gli altri e possono avere problemi di apprendimento e di rendimento scolastico. Possono anche essere a rischio di sviluppare problemi comportamentali o psicologici in età adulta.
Per aiutare i bambini che mostrano comportamenti aggressivi, è importante fornire un ambiente sicuro e protetto in cui possano esprimere le loro emozioni e imparare a gestirle. Gli adulti devono anche essere coinvolti nel processo di aiuto e supporto, fornendo ai bambini un modello positivo di comportamento e incoraggiandoli a sviluppare le loro abilità sociali e di comunicazione. In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a terapie specifiche per affrontare i problemi sottostanti che causano l'aggressività.
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La prevenzione in psicomotricità
Secondo la Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la salute viene definita come“stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia", pertanto nell’ambito della sanità viene considerato come prevenzione ciascun atto volto
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IL CASO DI G. - Oltre la diagnosi
Anamnesi
Il caso di G. viene sottoposto all'attenzione di Davide e Golia Onlus nel Settembre 2011, su indicazione dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e della Neuropsichiatria Infantile di Firenze. I motivi dell'invio riguardano la presenza di un ritardo psicomotorio nel contesto della Sindrome di Sturge Weber (SSW), associata a sospetta Sindrome di Klippel
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Contenuti della ricerca - Progetto Migranti per la formazione di TNPEE senza forntiere
Materiali e metodi (1)
Costruzione e progettazione del questionario
Al fine della ricerca, è stato progettato ed elaborato ex novo, un questionario composto da 8 quesiti in cui si andava ad indagare diversi parametri clinici significativi. Il questionario è stato sottoposto a un diverso numero di terapisti della Neuropsicomotricità che attualmente,
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La Sindrome di Down
Come abbiamo visto la Sindrome Down , definita anche trisomia 21, è la più frequente tra le anomalie cromosomiche autosomiche. Benché il quadro clinico sia conosciuto dalla metà del XIX secolo (Seguin 1846), è dal 1959 che fu ricollegato da Turpin, Lejeune e Gauthier ad una anomalia cromosomica: cromosoma 21 supplementare (45XY). Nel 92% dei
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Motricità fine: dallo scarabocchio al grafema
Classicamente, l’esercizio grafico ha innanzitutto, come finalità, la preparazione alle conoscenze scolastiche, più in particolare alla scrittura ed alla lettura. Tale supporto è uno degli aspetti dell’attività psicomotoria. Esso prolunga, sul piano della coordinazione motoria, ciò che già è stato sollecitato nell’esercizio di coordinazione globale. Le
... - Definire la disabilità intellettiva: dal ritardo mentale ai disturbi dello sviluppo intellettivo ...
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Casi Clinici - La valutazione del funzionamento adattivo nei bambini con disabilità intellettiva
Nell’ultimo anno ho avuto la possibilità di seguire 3 bambini con disabilità intellettiva presso la struttura di Neuropsichiatria Infantile della ASL 4 di Rapallo. Nello specifico, si tratta di bambini in età pre-scolare con ritardo cognitivo e scarso funzionamento adattivo. Ho somministrato le scale Vineland alla terapista che ha in carico i bambini al fine
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Ciclo di formazione personale in psicomotricità - marzo - giugno 2014 - Bologna
CICLO DI FORMAZIONE PERSONALE IN PSICOMOTRICITA'
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La Comunicazione Aumentativa Alternativa
La Comunicazione
Il termine comunicazione deriva dal latino communico che significa mettere in comune, fare partecipe, condividere; nella sua prima definizione, perciò, è l'insieme dei fenomeni che comportano il trasferimento di informazioni. Per
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Modalità di approccio ai disordini dell’empatia e strategie terapeutiche
Aspetti generali della riabilitazione nel bambino
“ La parola neuropsicomotricità si presenta affascinante nella sua intenzione di conciliare i due termini estremi della concezione dualistica della persona umana. Concezione che la cultura di questo secolo stempera via via sotto l'impulso di esperienze e fenomeni che hanno visto riproporsi sempre più energicamente l'interazione
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