Ultima osservazione del II° Caso

Osservazione d'ingresso del II° caso

Il bambino può mantenere la relazione per tempi brevi. Presenta microencefalia, disgenesia dei padiglioni auricolari, (RM medio-grave)
Tono: lievemente aumentato in emisoma sx; ipertono in emisoma dx con prevalenza all'arto inferiore, (accorciamento relativo dell'arto); piede in equinismo. Rigidità dell'articolazione tibio-tarsico dx. lieve rigidità apprezzabile controlaterale.

Rot di una facile evocazione bilateralmente. Risposte in estensione dell'alluce a dx. Cattivo controllo del tronco; realizza risposte paracadute laterali con latenza (ovviamente maggiore a sx, anche se può realizzare appoggio sull'avambraccio). Può passare con sostegno da supino a seduto. Ha la capacità di spostamenti al suolo in quadrupedia e possibilità di porsi autonomamente in stazione eretta. Può deambulare utilizzando strategie di compenso.

Nella relazione con l'altro durante attività ludiche, il bambino mostra irritabilità, seguite da rinunce e provocazioni e la poca tolleranza alle frustrazioni fa sfociare questi in condotte aggressivi verso se stesso e l'altro. L'intensa agitazione lo porta ad invadere tutto lo spazio, manipolando in modo incontrollato tutti gli oggetti che si trovano alla sua portata, non accettando le consegne. Successivamente a seguito di momenti più idonei per una relazione più equilibrata tra il bambino e l'altro, si evidenzia la compromissione del rendimento soprattutto dalla debilità motoria, nonchè dalla marcata instabilità attentiva.
L'espressione verbale è supportata da un vocabolario formato da poche parole corrispondenti ai suoi referenti aggettivi (mamma, papa, nomi dei fratelli). Povero il livello morfosintattico come quello fonologico. Mostra di comprendere ed esegue ordini verbali semplici. Il suo linguaggio comunicativo è prevalentemente centrato su quello corporeo, usa gesti e posture per espletare una richiesta.

Mostra interesse per oggetti colorati e sonori che si diverte ad agitare, può effettuare passaggi tra le mani, l'oralità è molto spiccata. Tra le attività ludiche preferite quelle di svuotare-sparpagliare oggetti. Da poco incomincia l'attività di riempimenti dei contenitori. Le sua attività sono poche strutturate ed è sempre alla continua ricerca di un altro per poterlo prendere, osservarlo, sbatterlo, lanciarlo.

L'arto emiparetico è tenuto flesso lungo il corpo in modo rigido e il suo utilizzo avviene solo sotto stimolazioni. Riesce ad aprire la mano ed afferrare oggetti, anche se il movimento è in coordinato.

Lo sviluppo dello schema corporeo è caratterizzato da una motricità volontaria e un inizio della strutturazione percettiva.
L'avvicinamento corporeo dell'altro lo rende irrequieto, non si lascia toccare, lo spazio senso-motorio non è vissuto ed è condizionato dai suoi continui spostamenti sia corporei che motivazionali.

Le strategie di compenso che il bambino adotta, riescono a soddisfare le sue esigenze, come il comunicare con l'altro ma soprattutto spostarsi nello spazio, etc.

Necessita di aiuto soprattutto per le abilità delle autonomie personali (vestirsi, igiene personale, alimentazione)
La rappresentazione grafica è caratterizzata dallo scarabocchio, il segno oltre a non avere uno spazio (spesse volte il colore fuoriesce dal foglio), non è elemento a cui viene dedicato attenzione, lo sguardo del bambino durante l'azione è rivolto verso l'altro o verso oggetti presenti sul tavolo.

Elenco di: aree d'Intervento, Metodologie, Obiettivi. (vedi Elenco di: aree d'Intervento, Metodologie, Obiettivi. )   

 

Ultima osservazione del II° Caso

Attualmente il bambino in ambito terapeutico manifesta maggiore disponibilità e collaboratività, con attenuazione dell'intolleranza alle frustrazioni.

Più prolungati i tempi attentivi. Il controllo delle pulsioni risulta più adeguato; le condotte aggressive sono rivolte verso oggetti morbidi che gli vengono indicati la sua attenzione è più selettiva. Rispetta alcune regole, nonché i turni durante le attività.

Le attività che propone, sono di tipo proto-simbolico, come il rappresentare il dottore che visita, e questo si limita solo ad avvenimenti essenziali.

Nell'area linguistica si notano progressi, legati ad una maggiore volontà comunicativa verbale; anche se ancora coadiuvata dal supporto gestuale, con espansione del lessico in in-put ed in out-put. L'eloquio rimane poco intelligibile per le marcate alterazioni fonologiche e morfo-sintattiche

Sono state acquisite alcune competenze percettive (riconoscimento della maggior parte dei colori e denominazione di alcuni; riesce a contare fino a 6-7). Riesce a discriminare alcuni grafemi e ad associarli in sillabe.

Il livello delle autonomie personali, limitate dalla disabilità motoria, ma mette in pratiche strategie di compenso che gli permettono di riuscirsi a togliere un maglioncino, infilarsi indumenti come i pantaloni, usa il bagno senza aiuto.

Il bambino è stato sottoposto ad intervento di allungamento dei tendini di achille e di fasciotomia plantare bilaterale.
Compie autonomamente i passaggi posturali, deambula con un appoggio plantare completo, si evidenzia meno lo strisciamento dell'arto inferiore dx.

Grazie al miglioramento del trofismo muscolare ed all'attenuazione della spasticità e quindi dalla maggiore capacità d'equilibrio, la coordinazione motoria globale risulta migliorata, rendendo più fluidi i movimenti corporei.

Con meno sollecitazione, usa la mano paretica impiegandola come supporto a quella sana (afferra oggetti, manipola) la prensione e le attività prassiche sono caratterizzate dalla spasticità, ma riesce ad utilizzare strategie utili per partare a termine attività come incastrare, modellare plastilina (palla, pizza), etc. I segmenti corporei tendono ad una moderata simmetria rispetto all'asse ed allo spazio. Riesce ad effettuare operazioni di associazione colorica e discriminazione di quelli primari, conta fino a tre.

La rappresentazione grafica è caratterizzata dall'omino cefalopode, ma ancora lo spazio non è rispettato, a volte i vari segmenti corporei sono sistemati in modo disordinato; le tracce sono verbalizzate (bimbo-gioca).

Tratto da www.neuropsicomotricista.it  + Titolo dell'articolo + Nome dell'autore (Scritto da...) + eventuale bibliografia utilizzata

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