Il lavoro e la somministrazione dei test - Favorire un’armonica integrazione delle Caratteristiche Sensoriali

Il lavoro si è svolto presso l’ U.O. di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova, diretta dal Dott. Paolo Moretti  e presso l’ U.O di Patologia Neonatale diretta dal Dott. Luca Antonio Ramenghi a partire dal mese di Maggio 2016 fino al mese di Ottobre 2016.

Il lavoro ha incluso lo studio di 11 bambini nati a termine e 17 bambini prematuri.

Entrambi, sono stati osservati e valutati, ai 9 mesi e ai 12 mesi. Per i bambini prematuri i mesi si riferiscono all’età corretta e non a quella cronologica.

L’età del bambino  prematuro, va corretta fino ai 2 anni, per valutare la crescita e lo sviluppo psicomotorio.

L’età corretta del bambino, va calcolata dalla data presunta del parto e non dalla data di nascita.

Il concetto di età corretta permette di adeguare le aspettative e le scelte educative in riferimento al reale stadio di sviluppo del bambino.

 

I bambini prematuri e i bambini nati a termine ai nove mesi di  età

I nove mesi segnano una tappa importante nello sviluppo del bambino.

Le maggiori conquiste motorie come la posizione seduta autonoma, i passaggi da una posizione all’altra e la costruzione di uno spostamento orizzontale funzionale (strisciamento, gattona mento, spostamento sul sedere in posizione seduta, l’andatura ad “elefante”- a quadrupede con le ginocchia estese) dovrebbero essere maturate. Lo spostamento orizzontale, in questo periodo, assume un’ importanza rilevante in quanto rappresenta la prima esplorazione autonoma nello spazio.

La disponibilità delle mani, liberate ora dall’impegno di appoggio nella posizione seduta, permette un’ulteriore maturazione della manipolazione e della motricità fine distale.

Entrambe le acquisizioni arricchiscono gli apprendimenti sensoriali e cognitivi, dando significato al concetto “giocare per imparare, imparare a giocare”.

Il maggior equilibrio, consente al bambino, di piegarsi in avanti per prendere un giocattolo senza cadere.

È molto incuriosito e sta attento visivamente alle persone, agli avvenimenti e agli oggetti all’interno del suo ambiente circostante. Riconosce e distingue chiaramente le persone estranee da quelle familiari e ha bisogno di essere rassicurato prima di accettare il loro approccio.

Manipola oggetti con vivace interesse, passandoli da una mano all’altra. Allunga subito la mano dominante per prendere un piccolo giocattolo che gli viene offerto.

È presente sia la “pinza a forbice” che si osserva quando afferra un oggetto per una cordicella tra il pollice e l’indice, sia la “pinza inferiore” quando raccoglie un oggetto piccolo tra un dito e il pollice.

Guarda in direzione corretta gli oggetti che cadono o che lascia cadere dal momento che non ha ancora acquisito l’abilità di appoggiare volontariamente un oggetto.

Mostra attenzione ai suoni familiari e in particolar modo alla voce.

Il bambino vocalizza in modo intenzionale , come mezzo di comunicazione interpersonale, sia amichevolmente, sia irritandosi. Grida per attirare l’attenzione, balbetta forte e melodiosamente in lunghe e ripetitive serie di sillabe (dad-da, man-man).

Aumenta, quindi, la produzione dei suoni e la comprensione dei gesti semplici come il ciao e il no, e del linguaggio verbale. Imita i giochi di voce degli adulti come lo schiocchiare le labbra, tossire, fare “brrr”.

Si amplia,infine, la maturazione del “far da sé” durante i pasti, il movimento per terra, il gioco e l’organizzazione del sonno.

Per quanto riguarda il gioco fa il gioco del “cucù-sette” e imita il battere le mani. Offre un giocattolo ad un adulto, ma non è ancora capace di posarglielo sul palmo della mano.

Può essere capace di trovare oggetti totalmente nascosti sotto ad una tazza o un cuscino.

A livello di comportamento sociale quando si irrita, quando protesta, o quando oppone resistenza,può buttarsi all’indietro o irrigidirsi.

Dal punto di vista sensoriale un bimbo di 9 mesi, se ha acquisito la capacità di gattonare, esplora un maggior numero di ambienti nello spazio. Questo fa sì che il sistema nervoso venga stimolato dalle numerose sensazioni provenienti dai muscoli che mantengono dritti la testa e il corpo e dalle ossa che supportano il suo peso, così come anche dalla forza di gravità.

Tali sensazioni servono al fine di coordinare i due lati del corpo, imparare a pianificare il movimento e sviluppare la percezione visiva.

In questa fascia di età, più è ampia la varietà delle cose con cui viene a contatto quando esplora l’ambiente, più diventa competente nell’integrare le sensazioni e nel fornire risposte adattative a quelle sensazioni.

I bambini prematuri presi in considerazione nel mio lavoro sono stati 17.

Due bambini sono nati alla 24ª settimana di gestazione, due alla 26ª settimana di gestazione, due alla 27ª settimana di gestazione, uno alla 28ª settimana di gestazione, uno alla 29ª settimana di gestazione, quattro alla 30ª settimana di gestazione, quattro alle 31ª settimana di gestazione e infine uno alla 32ª settimana di gestazione.

I bambini nati a termine che hanno collaborato al mio lavoro sono stati 11: tutti nati alla 40ª settimana di gestazione o con qualche giorno in più.

Gli strumenti adoperati nel mio lavoro sono stati:

  • Sensory Profile 2.0: la sezione denominata Toddler Sensory Profile 2;
  • il questionario Socioemozionale delle scale Bayley;
  • la forma completa della scheda “Gesti e Parole” del primo vocabolario del bambino;
  • la scheda “semeiotica nel primo anno di vita 6-9 mesi”.

 

La somministrazione del Sensory Profile 2.0

Ai bambini dell’età di 9 mesi è stata somministrata la sezione denominata “toddler” che è, appunto, dedicata ai bambini tra i 7 e i 35 mesi.

Questo questionario, composto da 54 items, viene compilato dai caregiver usando una scala Likert a 5 punti. I punteggi in ordine crescente, corrispondono a quasi

sempre, frequentemente, metà delle volte, occasionalmente, o quasi mai. Inoltre vi è la possibilità di completare una casella nominata “ non applicabile”, quando il caregiver pensa di non aver mai riscontrato il comportamento descritto dall’item corrispondente.

Il questionario inizia con una scheda compilativa riguardanti le varie informazioni del bambino (la nata di nascita, i dati anagrafici, se è nato prematuro, se ha sorelle o fratelli, se è figlio unico- primogenito-secondogenito e se negli ultimi dodici mesi hanno vissuto in casa con più di tre soggetti nella fascia di età 0-18 anni) e le istruzioni sulla modalità di compilazione.

I 54 items caratterizzanti la scheda vanno ad indagare le seguenti categorie:

  • Processazione Generale,
  • Processazione Uditiva,
  • Processazione Visiva,
  • Processazione Tattile,
  • Processazione del Movimento,
  • Processazione Sensoriale Orale,
  • Reazione Comportamentali (associate alla processazione sensoriale).

Nella Processazione Generale vengono poste delle domande riferite alle routine e orari del bambino a alle sue modalità di interazione-risposta nell’ambiente. Viene chiesto, ad esempio se il bambino ha bisogno di una routine per essere sereno o calmo, se si comporta in modo tale da interferire con orari e programmi della famiglia, se prende parte alle situazioni, se ha ritmi sonno veglia irregolari e si sveglia facilmente, se perde il contatto visivo con il caregiver nelle interazioni quotidiane, se evita di giocare tra gli altri bambini, se ha comportamenti alimentari non prevedibili, se  diventa ansioso in situazioni nuove o se impiega più tempo in risposta ad azioni o domande rispetto ai suoi coetanei).

Nella Processazione Uditiva vengono indagate le modalità con cui un bambino reagisce alle sorgenti sonore. Viene valutato, ad esempio se il bambino è confuso in ambienti rumorosi, se sobbalza facilmente ai rumori rispetto ai suoi coetanei, se non tiene conto dei suoni, se si ottiene la sua attenzione solo se si parla forte o solo quando viene toccato e se impiega molto tempo a rispondere al suo nome.

Nella Processazione Visiva viene misurato l’atteggiamento del bambino in risposta agli oggetti che vede. Viene indagata la frequenza, ad esempio, con cui il bambino guarda/ricerca con molto piacere oggetti in movimento o ruotanti o oggetti luminosi, se è attratto da schermi tv/ computer con grafica veloce e colori brillanti, se sobbalza alla luce intensa ed improvvisa e se è infastidito da luce intensa, anche, in paragone ai propri coetanei.

Per quanto riguarda la Processazione Tattile vengono valutate le risposte in base alle sensazioni che gli stimoli provocano quando la pelle viene toccata. Si esamina, allora, per esempio, se il bambino diventa irritabile al taglio delle unghie, se oppone resistenza all’essere abbracciato, se cerca di togliersi alcuni vestiti o si oppone al vestirsi, se cerca di schizzare con piacere durante il bagno e se diventa irritabile quando le sue mani, la sua faccia e i suoi vestiti sono sporchi.

Gli items  riguardanti la Processazione del Movimento vanno ad indagare con quanta frequenza il bambino ricerca con piacere attività fisiche e/o ritmiche, il rischio nel movimento o nell’arrampicarsi, se diventa irritabile all’essere messo supino, e se sembra impacciato o  facile agli incidenti.

La Processazione sensoriale orale valuta come il bambino reagisce alle diverse sensazioni provenienti dagli stimoli della bocca.

Gli items da compilare si riferiscono al fatto se il bambino mostra una chiara avversione per tutti o alcuni cibi, se sbava, se preferisce una consistenza alimentare, se usa il bere per calmarsi, se ha conati di vomito per cibi o bevande, se tiene il cibo nelle guance prima di deglutirlo e se ha difficoltà nello svezzamento verso cibi a pezzi.

Infine la sezione riguardante le reazioni comportamentali, va ad indagare i vari atteggiamenti che può assumere un bambino, e quindi se ha scatti di collera, se, se la prende facilmente, se è calmo solo se tenuto in braccio, se è eccessivamente dipendente dal caregiver e se è infastidito dai nuovi ambienti.

Successivamente vengono sommati i punteggi corrispondenti agli items, e così facendo si ottengono i punteggi grezzi totali per il quadrante RC (ricerca delle sensazioni), per il quadrante EV (evitante), per il quadrante SN (sensibilità sensoriale) e per il quadrante RC (registrazione delle sensazioni/ spettatore).

Il quadrante RC indica il grado in cui il bambino ottiene l’input sensoriale: un bambino con un punteggio  oltre alla media va alla ricerca dell’input sensoriale più degli altri. Il quadrante EV si riferisce al grado in cui un bambino viene infastidito dall’input sensoriale: un bambino con un punteggio oltre alla media si allontana dall’input sensoriale più degli altri bambini.

Il quadrante denominato SN indica il grado in cui un bambino scorge l’input sensoriale: un bambino con un punteggio oltre alla media rileva l’input sensoriale più degli altri. Infine, il quadrante RG si riferisce al grado in cui un bambino perde l’input sensoriale: un bambino con un punteggio oltre la media perde l’input sensoriale più degli altri.

Oltre i punteggi grezzi relativi ai vari quadranti, si ottengono anche i punteggi riferiti ad ogni singolo tipo di processazione sensoriale.

 Di seguito sarà riportata la tabella nella quale vengono annotati i singoli punteggi.

 

Punteggi grezzi

- 2 DS

 - 1DS

Media

 + 1 DS

 + 2 DS

      

         PROFILO

     SENSORIALE

 

Ricerca sensazioni

 

  27/35

 

0---17

 

18--22

 

23-- 33

 

34---35

 

**

 

Evitante

 

27/55

 

0-----5

 

6---10

 

11----21

 

22----26

 

27----55

 

Sensibile

 

30/65

 

0-----6

 

7---12

 

13----27

 

28----34

 

35----65

  

  Responsività

 

27/55

 

0-----3

 

4-----9

 

10----21

 

22----26

 

27----55

 

 

SEZIONE

 

PROCESSAZIONE

SENSORIALE

 

Generale

 

29/50

 

0-----5

 

6---10

 

11----22

 

23----27

 

28----50

 

Uditivo

 

15/35

 

0-----2

 

3-----5

 

6------14

 

15----17

 

18----35

 

Visivo

 

21/30

 

0-----5

 

6---10

 

11----19

 

20----24

 

25----30

 

Tattile

 

  15/30

 

0-----1

 

2-----5

 

6------13

 

14----16

 

17----30

 

Movimento

 

13/25

 

0-----9

 

10--12

 

13----20

 

21----23

 

24----25

 

Orale

 

14/35

 

0-----1

 

2-----5

 

6-----15

 

16----19

 

20----35

 Comportamento*

 

17/30

 

0-----3

 

4-----6

 

7-----14

 

15----17

 

18----30

                   
 

 Figura 14: Tabella annotazione singoli punteggi.

Una volta compilata la tabella si potrà individuare il profilo sensoriale di ciascun bambino.

Dai profili sensoriali dei 17 bambini prematuri se ne è evinto che: per quanto riguarda il quadrante “Ricerca Sensazioni” 10 bambini hanno riportato valori nella media, 5 al di sotto di 1DS e 2 sotto le 2DS.

A riguardo del quadrante denominato “evitante” 14 bambini sono stati collocati nella media, mentre 3 sopra 1 DS.

Per il quadrante “Sensibilità Sensoriale” (= sensibile), come per il quadrante precedente, 14 bambini hanno ottenuto valori nella media e 2 sopra 1 DS.

Per il quadrante “Registrazione delle sensazioni” (= responsività) tutti i 17 bambini sono stati collocati nella  media dei valori.

Per i diversi tipi di Processazione i risultati sono stati i seguenti: per la Processazione Generale, di tutti i 17 bambini, presi in considerazione, 12 bambini sono rientrati nella media, 3 sotto le 2 DS, 1 bambino sopra 1 DS e un altro ancora sopra le 2 DS.

Per la Processazione Uditiva 14 bambino sono risultati nella media e 3 sopra 1 DS.

Per la Processazione Visiva i punteggi ottenuti hanno permesso di collocare 13 bambini nella media, 3 sopra 1DS e un bambino sopra le 2DS.

Per la Processazione Tattile sono risultati 12 bambini nella media, 2 sotto 1DS e 3 sopra 1DS.

Per la Processazione del Movimento la maggior parte dei bambini, ed esattamente 10 bambini sono stati collocati sotto le 2DS, 5 nella media e 2 sopra 1DS.

Per la Processazione Sensoriale Orale 15 bambini sono rientrati nella media dei valori, mentre 2 sopra 1DS.

Infine, per le reazioni comportamentali, di tutti i 17 i bambini, 12 hanno riportato valori nella media, 1 sotto 1 DS, 3 sopra 1DS  e un bambino sopra 2 DS.

Quanto affermato prima sarà riportato nel seguente grafico.

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Figura 15: Profili Sensoriali dei bambini prematuri a 9 mesi.

Inoltre si è potuto osservare , che in un caso, dove un bambino è stato collocato al di sotto di 1DS riguardo al quadrante Ricerca Sensazioni, lo stesso, ha riportato valori al di sopra di 1 DS sia nel quadrante Evitante che in quello Sensibile che nella sezione riguardante la Processazione Visiva. Lo stesso bambino ha ottenuto dei risultati, inoltre, al di sopra di 2 DS nella sezione Reazioni Comportamentali.

Così, come in un altro caso, in cui un bambino ha conseguito valori al di sopra di    1 DS riguardo la Processazione Uditiva, Visiva e Tattile anche il comportamento ha registrato valori al di sopra di 1DS.

In un altro caso ancora, un bambino che si è posto sopra 1 DS sia nel quadrante Sensibilità Sensoriale sia in quello Evitante, ha ottenuto dei punteggi tali da risultare al di sopra delle 2 DS nella Processazione Visiva e Tattile; nelle Reazioni Comportamentali, invece, è risultato sopra 1 DS.

Un altro bambino, ancora, ha ottenuto dei punteggi sotto le 2 DS riguardo al quadrante Ricerca Sensazioni, sopra 1 DS  sia nel quadrante Evitante sia in quello Sensibilità Sensoriale. Rispetto ai vari tipi di Processazione il bambino, in quella Generale è risultato al di sopra di 2 DS, in quella Uditiva al di sopra di 1 DS, e in quella relativa al movimento sotto le 2 DS, mentre per le restanti processazioni ha conseguito dei punteggi nella media.

Altri due bambini, pur avendo per la maggior parte ottenuto dei punteggi per cui sono stati collocati all’interno dei valori riferiti alla media, hanno conseguito risultati al di sotto delle 2 DS sia nel quadrante Ricerca Sensazioni sia nella Processazione riguardante il Movimento.

Da queste informazioni si può evincere, quanto sia importante maturare un adeguato processo di integrazione sensoriale, contrariamente, se questo non avviene si possono osservare degli esiti che vanno ad influire negativamente nel comportamento del bambino e nella modalità di ricerca degli stimoli.

Così come è stato proposto il questionario “Sensory Profile 2.0” ai caregivers dei 17 bambini nati prematuri, lo stesso è stato compilato dai caregivers degli 11 bambini nati a termine che sono stati presi in considerazione.

Dai diversi profili sensoriali dei bambini nati a termine si è potuto osservare che

per quanto riguarda il quadrante “Ricerca Sensazioni” 8 bambini sono rientrati nella media, 3 al di sotto di 1DS e un bambino sopra 1 DS.

A riguardo del quadrante denominato “Evitante” tutti gli 11 bambini sono stati collocati nella colonna riportante i valori nella media. La medesima situazione si è verificata nel quadrante “Sensibilità Sensoriale” (= sensibile).

Per il quadrante “Registrazione delle sensazioni” (= responsività) 10 bambini su 11 bambini hanno conseguito risultati nella  media, mentre solo un bambino ha ottenuto punteggi al di sopra di 1 DS rispetto alla media.

Per i diversi tipi di Processazione i risultati sono stati i seguenti: per la Processazione Generale, Uditiva, Visiva e Tattile tutti gli 11 bambini, presi in considerazione, hanno riportato punteggi nella media.

Per la Processazione del Movimento la maggior parte dei bambini, ed esattamente 6 bambini sono stati collocati sotto 1DS, 2 sotto le 2 DS e solo un bambino o risultato nella media. Per la Processazione Sensoriale Orale tutti gli 11 bambini hanno ottenuto punteggi riferibili ai valori nella media.

Infine, per  quanto riguarda le reazioni comportamentali di tutti i 17 i bambini, 10 sono risultati nella media, mentre solo un bambino è stato collocato nella colonna dei valori al di sopra di 1DS.

Quanto affermato prima sarà riportato nel seguente grafico.

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Figura 16: Profili Sensoriali dei bambini nati a termine a 9 mesi.

Si sono potuti osservare inoltre diversi casi.

Un caso ha evidenziato che un bambino, che ha ottenuto punteggio al di sotto di    1 DS rispetto al quadrante Ricerca Sensazioni e a quello definito Registrazione delle Sensazioni, si è posto al di sotto di 2 DS rispetto alla Processazione del Movimento.

Altri due casi hanno riportato sia che un bambino al di sopra di 1 DS nel quadrante Ricerca Sensazioni, ha ottenuto punteggi riferiti al di sopra 1 DS rispetto alle Reazioni Comportamentali, sia che un bambino, collocato al di sotto di 1 DS nel quadrante Ricerca Sensazioni ha ottenuto lo stesso punteggio del bambino precedente nella sezione relativa alle Reazioni Comportamentali, e quindi di 1 DS al di sotto rispetto alla media.

Da qui si può osservare, che quando i bambini hanno problemi di elaborazione sensoriale, tali deficit possono influenzare le risposte comportamentali ed emotive e che a volte questi possono essere mal interpretati come comportamenti disadattivi. La combinazione dei punteggi ottenuti  dai vari tipi di  processazione sensoriale e dai quattro quadranti,fornisce un quadro migliore del potenziale impatto sulla capacità del bambino di gestire ed elaborare le varie sensazioni sensoriali  all'interno della vita quotidiana, migliorandone le aspettative.

La somministrazione della scala socio-emozionale delle Scale Bayley

Successivamente  al sensory profile 2.0, è stato compilato, insieme ai genitori, il questionario riferito al comportamento socio emozionale del bambino della Scala Bayley.

Come già precedentemente definito, il questionario della scala socio-emozionale, analizza la padronanza del bambino sulla propria funzionalità emotiva, i bisogni comunicativi e la capacità di relazionarsi con gli altri.

Gli items, infatti, valutano il dominio dell'abilità emozionale funzionale, come l'autoregolazione e l'interesse del mondo, la necessità di comunicare, l'impegno con altri e lo stabilire relazioni, l'utilizzo delle emozioni con scopo interattivo, l'utilizzo di segnali emozionali o gesti per risolvere i problemi.

Le prime otto domande del questionario devono essere compilate per tutte le fasce d'età, poiché permettono di ottenere un punteggio relativo al processo sensoriale.

Il/I genitore/i deve/devono successivamente completare fino alla parte del test che si riferisce alla specifica fascia d'età in cui si colloca il bambino.

Quindi oltre alle otto domande iniziali il caregivers dei bambini di 9 mesi, sia prematuri che nati a termine, hanno risposto ad altre domande che indagano per esempio se il bambino si lascia consolare facilmente, se guarda immagini interessanti, se guarda o si gira verso suoni interessanti, se il bambino sembra felice quando vede una persona gradita , se risponde alle persone che giocano con lui con suoni o/ed espressioni facciali, se si allunga o indica le cose o fa suoni distinti per mostrarvi cosa vuole e infine se scambia sorrisi, sguardi, suoni od azioni.

Come risposta alle varie domande poste dal questionario, bisogna cerchiare un solo numero nella colonna che meglio descrive la frequenza del comportamento del bambino per ogni domanda. Il numero 0 corrisponde a “non lo so”, il numero 1 a “mai”, il numero 2 a “qualche volta”, il numero 3 a “metà delle volte”, il numero 4 a “spesso” e infine il numero 5 a “sempre”.

Al termine della compilazione, i dati, saranno inseriti in tabelle che consentono di ricavare il profilo socio-emozionale all'interno del quale si colloca il bambino.

In riferimento alle prime 8 domande relative al processo sensoriale, dei 17 bambini prematuri, i risultati ottenuti sono i seguenti:

  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 29/40,
  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 32/40,
  • due bambini hanno ottenuto un punteggio di 33/40,
  • tre bambini hanno ottenuto il punteggio di 34/40,
  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 35/40,
  • tre bambini hanno ottenuto un punteggio di 36/40,
  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 37/40,
  • due bambino hanno ottenuto un punteggio di 38/40,
  • tre bambini hanno ottenuto un punteggio di 39/40.

I risultati, invece, degli 11 bambini nati a termine sono i seguenti:

  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 28/40,
  • cinque bambini hanno ottenuto un punteggio di 32/40,
  • due bambino hanno ottenuto un punteggio di 34/40,
  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 35/40,
  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 38/40,
  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 39/40.

Successivamente ci si rifà al grafico della crescita emozionale che è riportato di seguito.

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Figura 17: Grafico della crescita-socioemozionale

Tutto ciò in riferimento ai lavori di Greenspan che propone un modello di sviluppo per ogni bambino. Lo sviluppo viene messo in relazione alle diverse capacità che il bambino dovrebbe maturare nell’arco della vita e che sono fondamentali per la piena espressione dell’intelligenza, dell’affettività e della socialità. Tali capacità sarebbero deficitarie o assenti nei bambini con gravi disordini nella relazione e nella comunicazione.

Un bambino deve mostrare attenzione ed un’adeguata regolazione, al fine di instaurare e imparare a mantenere uno stretto rapporto con il suo caregiver.

Col tempo il bambino imparerà ad essere un buon comunicatore: questa abilità si mostrerà all’inizio per mezzo di una comunicazione gestuale e, successivamente, tramite una comunicazione verbale più complessa per raggiungere il mondo simbolico. Così facendo il bambino sarà in grado di collegare diverse idee e diversi stati emotivi in una rete complessa cognitiva e affettiva.

Le capacità funzionali permettono al bambino di coinvolgersi all’interno del suo ambiente circostante, questo senza isolarsi; allo  stesso modo, un bambino che comincia a comunicare diviene meno rigido, più flessibile e ciò gli consentirà di ricavare maggiori informazioni, provenienti dal suo ambiente di vita, in modo che cos’ possa migliorare la sua performance cognitiva.

Lo sviluppo della gestualità è una tappa molto importante, all’interno dello sviluppo del bambino, in quanto essa gli permetterà di evitare situazioni comportamentali gravi che a volte possono essere il risultato di un sovraccarico sensoriale.

La comunicazione di tipo gestuale nel periodo prelinguistico è di notevole rilievo nell’acquisizione del linguaggio. Si pone l’attenzione sui gesti deittici come indicare,dare, mostrare ed indicare per richiedere. In particolar modo viene preso in considerazione un particolare gesto deittico: l’indicazione. Questo gesto sembra essere l’unico a comparire spontaneamente, piuttosto che come imitazione del comportamento materno (Masur, 1982). Consente al bambino di comunicare in maniera più attiva: il bambino a sei mesi sembra indicare per “direzionare” il proprio sguardo, alla fine del primo anno il bambino inizia a guardare gli oggetti interessanti che gli adulti indicano e l’indicazione in questo periodo compare sotto forma di funzione richiestiva, ossia il bambino richiede all’adulto un oggetto, nei tre mesi successivi la funzione dell’indicazione diventa dichiarativa,ossia il bambino richiama l’attenzione dell’adulto su oggetti o eventi indicati.

Lo sviluppo di questa abilità è alla base dell’instaurarsi dell’attenzione condivisa.

I gesti deittici permettono al bambino di scoprire maggiormente l’ambiente circostante di cui con il dito indice possono selezionare gli oggetti interessanti, ma per far ciò hanno bisogno dell’adulto.

Infine, l’apprendimento dei gesti favorisce lo sviluppo linguistico dei bambini.

I gesti nei bambini offrono un modo per poter esprimere il proprio pensiero ed associare le parole corrispondenti che gli adulti utilizzano per denominare un oggetto.

I gesti non sostituiscono il linguaggio,anzi, ne aiutano lo sviluppo e il passaggio dalla lallazione, al linguaggio alle “vere parole”.

In base al grafico riportato, precedentemente, i bambini ai nove mesi dovrebbero usare le emozioni in modo interattivo determinato (anche: deciso), e ancora prima dovrebbero avere acquisito la capacità di impegnarsi in relazioni e l’abilità di stabilire un’autoregolazione di crescita e un interesse nel mondo.

La somministrazione della scala “Gesti e Parole” del Primo Vocabolario Del Bambino

Della scheda “Gesti e Parole” nel mio lavoro, è stato scelto di utilizzare la forma completa.

La somministrazione di questa scheda è stata utile al fine di rilevare l’intenzionalità comunicativa, l’uso di azioni e gesti, la capacità di comprendere e produrre il lessico e l’emergenza del gioco simbolico. Si è indagata la passibile relazione di tali aspetti con la qualità di sviluppo dell’integrazione sensoriale.

La “comprensione globale” include,infatti, tre domande relative ai primi segnali di attenzione che può mostrare il bambino verso il linguaggio usato dall’adulto. Si domanda se il bambino risponde quando è chiamato per nome, se risponde ad un “NO” e se reagisce ad un “c’è la mamma, c’è il papà”. In seguito, sono riportate 28 frasi che generalmente vengono utilizzate per rivolgersi al bambino piccolo, e che servono ulteriormente, per definire la comprensione globale.

Tra gli enunciati si trovano frasi del tipo “vuoi la pappa?, sei tutto sporco, basta, hai sete?, sei stanco?, alzati, cambiamo il pannolino, stai fermo, vieni qui, butta la palla”

Successivamente, si trova la parte dedicata al “lessico vocale”. Questa sezione comprende due domande: una relativa alla frequenza con la quale il bambino produce parole su imitazione e l’altra sulla frequenza relativa alla denominazione spontanea di parole. Come alternative di risposte a queste domande si potranno trovare il non ancora, a volte e spesso.

Include, inoltre, una lista di 408 parole delle quali si annota sia la comprensione che la produzione.

Le parole facenti parte della lista sono distinte in 19 categorie: suoni e voci della natura (per di più si riferiscono ai versi degli animali), animali (sia veri che giocattoli), veicoli (sia veri che giocattoli), giocattoli, cibi e bevande (tra cui l’acqua, il latte, il biscotto e la pappa), abbigliamento (tra cui bavaglino, pannolino, scarpe), parti del corpo (tra cui piede, naso, mano, pancia), mobili e stanze (tra cui letto, culla, divano, cucina, tv), oggetti di uso familiare (tra cui il biberon, il cucchiaio, la musica, il telefono), all’aperto (tra cui casa, mare, sole, asili, altalena), persone (tra cui mamma, papà, il nome del bambino, il dottore, i bimbi, il nonno e la nonna), routines (tra cui basta, brava, ciao, fare il bagno, no, nanna, non c’è più), verbi (tra cui mangiare, dormire, fare, aprire, chiudere, tirare, accendere), aggettivi e qualità (tra cui buono, brutto, bello, cattivo, morbido, duro, contento, rosso, giallo), avverbi (tra cui ancora, di più, domani, notte, molto, nessuno), pronomi (tra cui io, tuo, mio, suo, quello), interrogativi (tra cui chi?, che cosa?, dove?, perché?), preposizioni (tra cui di, a da, sopra, sotto, dentro, lontano), articoli e quantificatori (tra cui il, lo, la le, gli, un/uno/una).

Successivamente alla lista di parole si trova la sezione dedicata ad “azioni e gesti”

che include una lista di comportamenti non verbali suddivisi in 5 sezioni.

Esse si suddividono in i “primi gesti comunicativi”, che sono i primi quattro che indagano se il bambino mostra all’adulto ciò che ha in mano, se dà all’adulto ciò che ha in mano, se richiede un oggetto estendendo il braccio e infine se indica un oggetto o un evento.

A seguire vi sono i  gesti comunicativi convenzionali: ad esempio se fa ciao con la mano, se fa no con la testa o con il dito, se fa si con la testa, se gira il dito sulla guancia per indicare che una cosa è buona oppure se alza le spalle o allarga le braccia per indicare che una cosa non c’è più.

Poi, vi è la sezione denominata “giochi e routines”. Qui vi è riproposto un elenco di comportamenti che sono di notevole importanza nello sviluppo comunicativo. Tra questi si trova ad esempio se il bambino batte le manine, balla o manda un bacio e se fa le carezze.

La sezione successiva corrispondente alla sezione riguardante “azioni con oggetti”ed  invita a valutare l’uso funzionale degli oggetti. L’acquisizione di questa tappa indica il raggiungimento da parte del bambino di una maggiore conoscenza in confronto alle prime esplorazioni e manipolazioni dell’oggetto o schemi di azione non finalizzati.

Tra le diverse frasi elencate in questa sezione si possono osservare azione come  ad esempio se il bambino si pettina o si spazzola i capelli, se lancia la palla, se porta il telefono all’orecchio, se mangia con cucchiaio o forchetta, se beve da un contenitore che contiene liquidi, se spinge le automobiline e se posa la testa sulla mano o su un cuscino chiudendo gli occhi.

La sezione, seguente, definita “facendo finta di essere la mamma o il papà” include schemi di gioco simbolico che presuppongono la capacità di trasferire su oggetti come bambole o pupazzi azioni che si svolgono nella realtà. Ad esempio se il bambino li imbocca, li abbraccia, li bacia ed accarezza, se dà loro da bere, se li culla e se “parla” con loro mentre gioca.

Successivamente, la sezione denominata “imitando le azioni dell’adulto” include delle azioni che i bambini potrebbero imitare con oggetti per lui meno familiari, ma usati tipicamente, di più, dall’adulto. Tra questi si osservano azioni come spazzare con la scopa, pulire con un panno, battere con un martello, usare il telecomando e mettere gli occhiali e o i braccialetti.

Infine l’ultima sezione “giocare a fare finta con degli oggetti” analizza la capacità del bambino di mettere in atto sostituzioni simboliche durante il gioco. Viene chiesto se il bambino, ad esempio, fa finta di utilizzare  un bastoncino al posto di un cucchiaio o che dei “chiodini” siano del cibo o che un libro possa essere un telefono.

Le prime parole iniziano ad essere comprese tra gli 8 e i 10 mesi di età. Questo perché, nello stesso periodo iniziano a comparire alcune abilità fondamentali tra cui una migliore capacità di percepire e discriminare i suoni, di utilizzare gli oggetti in modo adeguato, di memorizzare gli eventi , di imitare e comunicare intenzionalmente.

Ai nove mesi le frasi comprese risultano essere ≤ 7, le parole comprese < 30, le parole prodotte < 3 e le azioni e i gesti totali ≤ 11.

Di tutti e i 17 bambini nati prematuri si è potuto notare riguardo alla comprensione di frasi che secondo i caregivers, la maggior parte di loro (12), sembra capire un numero più elevato di frasi rispetto all’età. I rimanenti bambini, invece sembrano capire meno frasi, mentre solo uno sembra capirne sette (valore indicato come media).

Quanto appena  detto è stato riportato nel grafico seguente.

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Figura 18: N° frasi comprese nei bambini prematuri a 9 mesi.

Rispetto alla comprensione di parole, al momento della somministrazione, molti caregivers hanno mostrato sicurezza nel completare il questionario e certezza che il bambino, effettivamente, potesse capire più di quanto un bambino a nove mesi si ritenga che possa comprendere. Altri caregiver, hanno risposto, invece, che il bambino era troppo piccolo per comprendere alcune parole.

I risultati hanno determinato due scorci notevoli: la maggior parte dei bambini (per l’esattezza 13 bambini), a quanto riferito e riportato dai genitori, sembra comprendere più dei valori riferiti nella media, mentre tre bambini capiscono al di sotto dei valori della media. Solo un bambino,infine, sembra comprendere un numero tale di parole riferite nella media.

Ciò si può riassumere nel seguente grafico.

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Figura 19: N° parole comprese nei bambini prematuri a mesi.

Lo stesso lavoro è stato effettuato per le parole prodotte: solo 9 bambini su 17 avrebbero iniziato a produrre le prime parole. Di questi nove, tre bambini producono tre parole, cinque una parolina e il restante bambino produce due parola.

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Figura 20: N° parole prodotte dai bambini prematuri a 9 mesi.

Come ultima cosa sono stati valutati gli esiti delle domande riguardanti le azioni e i gesti totali.

Dei 17 bambini prematuri, presi in considerazione, otto bambini si sono collocati al di sopra dei valori riferiti alla media, sette bambini hanno riportato un punteggio al di sotto della media, mentre due bambini si sono inseriti nei valori rispettivi alla media.

Il grafico sotto raffigurato, rappresenta quanto detto.

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Figura 21: N° azioni e gesti daei bambini prematuri a 9 mesi.

Il medesimo questionario comprendente la comprensione globale e quindi il numero di frasi complete, il lessico vocale corrispondente al totale di parole comprese e prodotte e, in aggiunta, le azioni e gesti totali è stato somministrato ai caregivers dei bambini ai 9 mesi nati a termine.

Riguardo al numero di frasi comprese la maggior parte de bambini, ed esattamente otto bambini, hanno riportati dei valori al di sopra della media; due bambini sono rientrati esattamente nella media, mentre il restante bambino si è collocato al di sotto dei valori della media.

Quanto detto sopra sarà riassunto nel seguente grafico.

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Figura 22: N° frasi comprese dai bambini nati a termine a 9 mesi.

Lo stesso lavoro è stato effettuato per il lessico vocale

Degli undici bambini, presi in considerazione, è risultato che otto bambini, hanno compreso più parole rispetto al numero che dovrebbero capire, in media, ai nove mesi di età.

Due bambini,infatti, risultano capire più di 100 parole, un bambino più di 90 e quasi 100, due più di 50, uno più di 40 e quattro bambini più di 30 parole. Solo due bambini hanno riportato, secondo quanto testimoniato dai caregivers, valori al di sotto della media, e specificatamente al di sotto delle 20 parole.

Quanto detto è stato riportato nel grafico successivo.

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Figura 23: N° parole comprese dai bambini nati a termine ai 9 mesi. 

Riguardo alla produzione di parole solo otto bambini degli undici bambini presi in considerazione, hanno iniziato a produrre delle parole. Tra questi solo due bambini, stando a ciò che è stato riferito dai caregivers, hanno acquisito la capacità di produrre più parole rispetto ai valori considerati nella media (è stato riportato che un bambino producesse fino a 8 parole). Cinque bambini hanno riportato un numero di parole prodotte inferiore rispetto ai valori della media, mentre un unico bambino sembra produrre un numero di parole in linea con i valori considerati nella media. 

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Figura 24: N° parole prodotte dai bambini nati a termine a 9 mesi.

Infine, come per i bambini prematuri, anche per i bambini di nove mesi nati a termine è stato preso in considerazione il numero di azioni e gesti totali prodotti.

Degli undici bambini solo un bambino ha riportato un numero di azioni e gesti totali pari ai valori riferiti nella media. Tutti gli altri bambini, a detta dei caregiver, hanno acquisito l’abilità di compiere azioni e gesti per un totale al di sopra dei valori considerati nella media.

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Figura 25: N° azioni e gesti riferiti dei bambini nati a termine a 9 mesi.

Nonostante il genitore avesse una settimana di tempo per compilare il questionario e un maggior tempo a diposizione per poter osservare determinati gesti o verificare la reale comprensione delle parole, tutti i genitori hanno preferito compilare il questionario insieme al terapista. In questo modo si sentivano più sicuri e potevano avere immediati chiarimenti su ciò che il questionario richiedeva loro. Sono stati invitati più volte a soffermarsi e a pensare se il bambino davvero potesse comprendere tutte quelle parole e tutti quei gesti che avevano indicato nella lista. L’opportunità di condividere con il genitore la compilazione del test doveva permettere ai caregivers di sintonizzarsi meglio con le reali capacità del loro bambino. 

La somministrazione dell’esame neuro evolutivo del I anno di vita (fascia 6-9 mesi)

Questa scala è stata utilizzata dal terapista al termine dell’osservazione del bambino, sia per i 17 bambini nati prematuri che per gli 11 bambini nati a termine.

Si è andati ad esaminare il Repertorio di Motricità, la Modulazione Comportamentale e la Sintonia Bambino-Genitore-Ambiente. Inoltre, vengono valutate alcune informazioni riguardanti il bambino nel suo stile di vita.

Per quanto riguarda il Repertorio di Motricità, viene osservato sia quello “non funzionale”, che quello “funzionale”.

Il Repertorio di Motricità “non funzionale” prende in considerazione la ricchezza, la variabilità e la libertà di scelta dei pattern. Allo stesso modo analizza i movimenti segmentali distali, l’eventuale presenza di asimmetrie e la differenza tra arti superiori e inferiori. Il repertorio di Motricità “funzionale”, invece indaga il controllo assiale (capo-tronco), la modalità di spostamento (rotoloni, pivoting, striscio, quadrupede, da seduto), la prensione dell’oggetto (pinza inferiore, rilasciamento, coordinazione bimanuale) e la presenza di eventuali asimmetrie.

La Modulazione Comportamentale viene valutata in relazione alle persone, all’ambiente e agli oggetti. Viene così, osservato, se il bambino nei confronti della persona è propositivo, se manifesta un attaccamento indifferenziato alla persona adulta, se protesta quando lasciato solo, se imita gesti familiari e se è presente la modulazione verbale (sillabe dentali e labiali).

Rispetto all’ambiente si valuta come il bambino lo esplora (esplorazione visiva, uditiva e tattile) e se è incuriosito dall’ambiente nuovo.

Nei confronti degli oggetti viene osservato se il bambino scopre l’oggetto parzialmente nascosto, se lancia gli oggetti e li mette dentro e fuori e la modalità di gioco.

Nella parte della scala dedicata alla sintonia Bambino-Genitore-Ambiente, viene invece valutata la sintonia affettiva, la comprensione e il rispetto dei bisogni evolutivi del bambino (accettare e favorire la separazione pur garantendo la vicinanza), la tranquillità e/o ansietà e la soddisfazione e/o insoddisfazione.

Infine l’ultima sezione riguardante le informazioni rispetto allo stile di vita del bambino comprende degli enunciati che vanno a valutare il ritmo di sonno-veglia del bambino (la modalità di addormentamento o se sono presenti risvegli notturni), la modalità di svezzamento (cosa mangia?), il temperamento del bambino e l’adeguatezza all’ambiente.

La risposta a questi items, può comprendere un punteggio da 1 a 3, oltre a NV o Ass. Il punteggio 1 equivale a patologico o assente, il punteggio 2 da migliorare o incompleto, il punteggio 3 corrisponde a normale, NV coincide con non valutabile e Ass assente per l’età.

In riferimento a questi punteggi e a come è stata compilata la scala il terapista ha potuto ottenere un quadro generale di come era il bambino al momento dell’osservazione, e quindi di cosa poter osservare nelle successive visite e se i comportamenti da migliorare, o assenti saranno effettivamente potenziati e affinati.

Per quanto riguarda i 17 bambini prematuri la maggior parte delle abilità da migliorare sono risultate essere la modalità di spostamento in quanto solo tre bambini si muovono a carponi, in tre è presente lo striscio, mentre in altri otto bambini è emergente solo se il bambino viene stimolato adeguatamente.           

I rimanenti bambini hanno acquisito, solamente, la postura seduta e il pivot laterale.

Da migliorare risulta essere la modulazione comportamentale verso le persone in riferimento alla modulazione verbale e allo stesso modo la modulazione comportamentale verso gli oggetti. Questo perché la maggior parte dei bambini produce un numero di parole riferito al di sotto dei valori nella media e addirittura otto bambini non producono alcuna parola e sempre la maggior parte dei bambini estrae solo da un contenitore senza introdurvi poi l’oggetto.

Vi è stato un unico caso in cui da migliorare è risultata essere la sintonia affettiva, ed era l’unico caso che coinci con l’esito ottenuto dal Sensory Profile 2.0 in cui è stato risposto che il bambino si oppone all’essere abbracciato.

Riguardo al temperamento del bambino, sebbene la maggior parte dei bambini ha ottenuto il punteggio corrispondente ad un normale temperamento, vi sono stati due casi in cui è stato segnato il punteggio equivalente a iper e quattro a ipo.

Per quanto riguarda gli undici bambini nati a termine, invece, la modalità di spostamento deve essere migliorata solo per due bambini che ancora a nove mesi non strisciano, in sette bambini invece questa abilità è già stata acquisita (in tre di questi bambini è emergente lo spostamento a carponi) mentre i restanti tre bambini gattonano già. Inoltre, solo per 3/4 bambini deve essere migliorata la modulazione comportamentale verso le persone, per quanto riguarda la modulazione verbale, in quanto il loro repertorio di produzione di parole risulta essere scarso se non nullo.

Per tutte le rimanenti sezioni i bambini sono stati valutati nella norma. Si è presentato,solo, un unico caso in cui un bambino ha ottenuto un punteggio pari ad un temperamento “iper”. 

 

I bambini prematuri e i bambini nati a termine ai dodici mesi di età

A dodici mesi di età il bambino dovrebbe avere acquisito la capacità di  utilizzare gli spostamenti orizzontali, elaborati nella fascia di età precedente (6-9 mesi), per muoversi per terra da solo ed esplorare il mondo intorno a sé. Inoltre tale abilità gli dovrebbe permettere di apprendere maggiormente in modo autonomo sia dal punto di vista cognitivo, sensoriale e motorio. Il bambino, infatti, si “allena” e  fa pratica nei passaggi da una posizione all’altra, comprende meglio le distanze e le varie altezze, scopre sensazioni e percezioni di sé diverse e inventa attività ludiche nuove con gli oggetti che trova nell’ambiente.

Un bambino ai 12 mesi di età a livello motorio da coricato dovrebbe alzarsi a sedere in maniera autonoma, dovrebbe andare carponi, anche velocemente, sul pavimento.

Inoltre, in questa fase di sviluppo, il bambino si trova ad affrontare una nuova sfida senso-motoria: raggiungere la stazione eretta e riuscire a mettersi giù di nuovo. Questo cambio di posizione è molto importante in quanto gli permette di scoprire nuovi orizzonti, offerti, appunto, dalla stazione eretta e gli permette di iniziare a spostarsi lateralmente appoggiando le mani sui mobili (la cosiddetta navigazione costiera). Questo tipo di spostamento è fondamentale al fine di allenare i movimenti che serviranno, successivamente, a camminare autonomamente e per imparare a gestire le perdite di equilibrio e a cadere senza farsi male.

Inoltre potrebbe camminare in avanti e lateralmente se viene sostenuto per una o due mani, potrebbe stare in piedi da solo per qualche secondo ed è inoltre possibile che deambuli in maniera autonoma.

Il fatto che il bambino tende a buttare giù il sedere quando percepisce che sta per perdere l’equilibrio e poi cadere, è una base che incita il bambino a lasciare i sostegni e a “lanciarsi” abilmente verso la deambulazione autonoma.

A livello di manipolazione il bambino ora dovrebbe aver acquisito la “presa a pinza” tra il pollice e la punta del dito indice. Dovrebbe indicare  con il dito indice gli oggetti che gli interessano. Lascia inoltre, intenzionalmente, cadere gli oggetti a terra e li guarda cadere inseguendone il tragitto.

Utilizza tutte e due le mani indifferentemente, ma può mostrare preferenza per una. Dovrebbe essere capace di tenere due cubi, uno in ciascuna mano contemporaneamente, con una presa definita a “tripode”, e di sbatterli tra di loro su imitazione.

Il bambino sperimenta di più la voce ed i suoni. Balbetta a voce alta e incessantemente con intonazione di conversazione.  La vocalizzazione dovrebbe contenere quasi tutte le vocali e parecchie consonanti, produce parole bisillabe, come “ma-ma”, “ba-ba”. Comincia anche ad imitare i gesti semplici come fare “ciao-ciao” con le mani e a comprendere istruzioni semplici come vieni dalla mamma, dai quello a papà, dove sono le scarpe?.

Inoltre, in questo periodo, dovrebbe riconoscere il suo nome e girarsi immediatamente quando si sente chiamato. Dimostra, anche di capire parecchie parole usate nel contesto familiare (ad esempio il pannolino, il biberon, la tazza,La palla e la pappa).

Può porgere all’adulto oggetti comuni su richiesta e dimostra di saper riconoscere gli oggetti in funzione del loro uso.

A livello di autonomie il bambino potrebbe bere da una tazza, aiutato, anche se con poco. Dovrebbe e tenere il cucchiaio nella mano anche se non ha ancora maturato la capacità di poterlo adoperare da solo.

Quando viene vestito  “aiuta” porgendo il braccio per infilare la manica della maglia e il piede per indossare la calza e poi mettere la scarpa.

Smette di sbavare e porta meno soventemente gli oggetti alla bocca.

Il bambino acquista sempre più autonomia nel gioco (è contento di giocare da solo, inventa giochi nuovi, trova soluzioni alle piccole difficoltà che incontra) e dovrebbe avere acquisito l’abilità di togliere e inserire degli oggetti da dentro e fuori il contenitore. Queste attività ludiche costruttive consentono al bambino di sviluppare e maturare sia i movimenti fini delle mani che le capacità intellettive e   di allenare bene l’abilità di prestare maggiore attenzione e maggior concentrazione su un’attività alla volta.

Dovrebbe essere capace, inoltre, di sbattere un cucchiaio sulla tazza sia su imitazione sia spontaneamente e di prendere un campanello per il manico facendolo suonare.

In questo momento, il bambino è ulteriormente interessato ai normali oggetti di casa come i giocattoli e a tutta la routine della sua giornata. Riconoscendosi come un essere a sè stante, il bambino prova più piacere ad entrare in relazione con gli altri e in particolar modo con i membri della sua famiglia.

Così facendo,viene aumentato  il potenziale educativo e di apprendimento dei pasti con i familiari che infatti, vengono vissuti maggiormente come occasione per godere delle relazioni quotidiane in casa e per maturare la propria indipendenza.

Dal punto di vista sensoriale un bambino ai dodici mesi, quando, finalmente acquisisce la capacità di alzarsi in piedi in maniera autonoma dovrebbe aver del tutto integrate le sensazioni di gravità, di movimento, muscolari e articolari dei mesi precedenti. Allo stesso modo deve saper processare le sensazioni provenienti da tutte le parti del corpo, inclusi i muscoli degli occhi e del collo. Inoltre, le sensazioni provenienti dal movimento, sembrano stimolare la parte del cervello adibita alla produzione dei suoni.

I dodici mesi sono una tappa importante in quanto giornalmente si sviluppano e si affinano le capacità psicomotorie e il riconoscimento degli effetti delle proprie azioni.

I bambini presi in considerazione sono i medesimi del lavoro fatto ai 12 mesi: sono i 17 bambini nati prematuri e gli 11 bambini nati a termine

Gli strumenti adoperati sono stati:

  • Sensory Profile 2.0: la sezione denominata Toddler Sensory Profile 2;
  • La Scala Socioemozionale delle scale Bayley;
  • La forma completa della scheda “Gesti e Parole” del primo vocabolario del bambino;
  • La scheda “semeiotica nel primo anno di vita 9-12 mesi”.

La somministrazione del Sensory Profile 2.0

Ai bambini dell’età di 12 mesi come per i bambini ai 9 mesi è stata somministrata la sezione denominata “toddler” del Sensory Profile 2.0.

Come già detto questo questionario che è composto da 54 items, viene compilato dai caregiver usando una scala Likert a 5 punti. I punteggi in ordine crescente, sono i medesimi e corrispondono a quasi sempre, frequentemente, metà delle volte, occasionalmente, o quasi mai. Inoltre si può completare una casella nominata “ non applicabile”, quando il caregiver pensa di non aver mai riscontrato il comportamento descritto dall’item corrispondente.

I 54 items, che rimangono invariati rispetto alla somministrazione effettuata ai novi mesi vanno ad indagare,sempre le categorie, già descritte precedentemente:

  • Processazione Generale,
  • Processazione Uditiva,
  • Processazione Visiva,
  • Processazione Tattile,
  • Processazione del Movimento,
  • Processazione Sensoriale Orale,
  • Reazione Comportamentali (associate alla processazione sensoriale).

Anche in questo caso, una volta sommati i punteggi relativi agli items corrispondenti si ottengono i punteggi grezzi totali per il quadrante RC (ricerca delle sensazioni), per il quadrante EV (evitante), per il quadrante SN (sensibilità sensoriale) e per il quadrante RC (registrazione delle sensazioni/ spettatore).

Si rammenda che quadrante RC indica il grado in cui il bambino ottiene l’input sensoriale: un bambino con un punteggio  oltre alla media va alla ricerca dell’input sensoriale più degli altri. Il quadrante EV si riferisce al grado in cui un bambino viene infastidito dall’input sensoriale: un bambino con un punteggio oltre alla media si allontana dall’input sensoriale più degli altri bambini.

Il quadrante denominato SN indica il grado in cui un bambino scorge l’input sensoriale: un bambino con un punteggio oltre alla media rileva l’input sensoriale più degli altri. Infine, il quadrante RG si riferisce al grado in cui un bambino perde l’input sensoriale: un bambino con un punteggio oltre la media perde l’input sensoriale più degli altri.

Oltre i punteggi grezzi relativi ai vari quadranti, si ottengono anche i punteggi riferiti ad ogni singolo tipo di processazione sensoriale.

La tabella in cui verranno riportati i singoli punteggi è la medesima a cui si fa riferimento nel sottocapitolo “la somministrazione del sensory profile 2.0 nei bambini nati prematuri e nati a termine ai nove mesi”.

Una volta compilata, anche per i bambini ai 12 mesi di età si potrà individuare il profilo sensoriale di ciascuno.

Dai diversi profili sensoriali dei 17 bambini prematuri se ne è evinto che, per quanto riguarda il quadrante “Ricerca Sensazioni” solo un bambino ha ottenuto dei punteggi inferiori alla media di 1 DS.

Per quanto riguarda i quadranti denominati “Evitante”, “Sensibilità Sensoriale” e “Registrazione delle Emozioni” tutti e i 17 i bambini sono stati collocati nella colonna riferita ai valori nella media.

Per i diversi tipi di Processazione e ossia per la Processazione Generale, Uditiva, Visiva, Tattile e Sensazione Orale tutti i 17 bambini prematuri, presi in considerazione, sono rientrati nei valori riferiti nella media, mentre per quanto riguarda la Processazione del Movimento 14 bambini sono stati collocati nei valori inferiori alla media di 1 DS e i rimanenti tre, invece, nella media.

Infine, per le reazioni comportamentali, di tutti i 17 i bambini, solo un bambino risulta essere 1 DS sotto alla media, mentre tutti gli altri 16 nella media.

Rispetto ai nove mesi si potrebbe ascrivere che vi sono state delle variazioni migliorative, in particolar modo nella processazione del movimento: nessun bambino ai dodici mesi ha riportato valori al di sotto della media di 2 DS; si potrebbe pensare che l’ 1 DS al di sotto della media possa dipendere dalla prematurità.

Altrettante variazioni migliorative si potrebbero ipotizzare per gli altri tipi di processazione: tutti i 17 bambini rientrano, infatti, nei valori riferiti nella media. 

Quanto affermato prima sarà riportato nel seguente grafico.

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Figura 26: Profili Sensoriali dei bambini prematuri a 12 mesi.

Inoltre si è potuto osservare , che in un caso, dove un bambino si è collocato al di sotto di 1DS riguardo al quadrante Ricerca Sensazioni, lo stesso bambino, ha ottenuto punteggi inferiori rispetto alla media di 1 DS sia nella Processazione del Movimento che nelle Reazioni Comportamentali.

Così come è stato proposto il questionario “Sensory Profile 2.0” ai caregivers dei 17 bambini nati prematuri, lo stesso è stato compilato dai caregivers degli 11 bambini nati a termine che sono stati presi in considerazione.

Dai diversi profili sensoriali dei bambini nati a termine si è potuto osservare che

per quanto riguarda tutti e quattro i quadranti (RC, EV, SN, RG), tutti e gli 11 bambini nati a termine sono risultati nella media.

Per i diversi tipi di Processazione, i risultati ottenuti sono nella media per quanto riguarda la Processazione Generale, Uditiva, Visiva, Tattile e Sensazione Orale, mentre per quanto riguarda la Processazione del Movimento due bambini sono stati collocati nella tabella corrispondente ai valori di 1 DS standard rispetto alla media, mentre i rimanenti nove nella media dei valori.

Infine, le reazioni comportamentali, di tutti e 11 i bambini,risultano essere nella media.

Anche in questi bimbi come nei bambini prematuri si possono supporre delle variazioni migliorative in tutti i quadranti e  in tutti i diversi tipi di processazione.

Quanto affermato prima sarà riportato nel seguente grafico.

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Figura 27: Profili Sensoriali dei bambini nati a termine a 12 mesi.

La somministrazione della scala socio-emozionale delle scale Bayley

Successivamente al Sensory Profile 2.0, è stato compilato il questionario riferito al comportamento socio emozionale del bambino della Scala Bayley, proprio come hanno fatto gli stessi caregivers per i loro bambini ai nove mesi di età.

Come per i nove mesi, anche per i dodici mesi le prime otto domande del questionario devono essere compilate.

Il/I genitore/i deve/devono successivamente completare fino alla parte del test che si riferisce alla specifica fascia d'età in cui si colloca il bambino.

Tra queste troviamo delle domande che vanno ad indagare per esempio se il bambino si lascia consolare facilmente, se guarda immagini interessanti, se guarda o si gira verso suoni interessanti, se il bambino sembra felice quando vede una persona gradita , se risponde alle persone che giocano con lui con suoni o/ed espressioni facciali, se si allunga o indica le cose o fa suoni distinti per mostrarvi cosa vuole e infine se scambia sorrisi, sguardi, suoni od azioni.

A differenza dei nove mesi, il caregivers deve rispondere ad altre due domande. Quest’ultime si riferiscono al fatto se il bambino mostra di capire le azioni o i gesti del proprio caregiver, rispondendo in modo appropriato e quindi se risponde con uno sguardo felice oppure guarda qualcosa che il caregiver indica o se il bambino smette di fare qualcosa quando gli si dice di no con voce decisa e  scuotendo il capo o se, invece, continua a fare quello che stava facendo quando sorridendo gli viene detto si. L’altra domanda va ad indagare la frequenza con cui il bambino per mostrare al caregiver quello che vuole o per giocare, interagisce con una sequenza di azioni, come, ad esempio, se sorride, se si sporge per un abbraccio, e se, quando lo si abbraccia, prende il cappello, se lo mette in testa e sorride orgogliosamente.

La modalità di risposta alle varie domande, poste dal questionario, è sempre la stessa: bisogna cerchiare un solo numero nella colonna che meglio descrive la frequenza del comportamento del bambino per ogni domanda. Il numero 0 corrisponde a “non lo so”, il numero 1 a “mai”, il numero 2 a “qualche volta”, il numero 3 a “metà delle volte”, il numero 4 a “spesso” e infine il numero 5 a “sempre”.

Al termine della compilazione, i dati, saranno inseriti in tabelle che consentono di ricavare il profilo all'interno del quale si colloca il bambino.

In riferimento alle prime 8 domande che, appunto, sono relative al processo sensoriale, dei 17 bambini prematuri, i risultati ottenuti sono i seguenti:

  • due bambini hanno ottenuto un punteggio di 31/40,
  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 34/40,
  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 35/40,
  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 36/40,
  • tre bambini hanno ottenuto il punteggio di 37/40,
  • cinque bambini hanno ottenuto un punteggio di 38/40,
  • quattro bambini hanno ottenuto un punteggio di 39/40.

I risultati, invece, degli 11 bambini nati a termine sono i seguenti:

  • un bambino ha ottenuto un punteggio di 35/40,
  • quattro bambini hanno ottenuto un punteggio di 37/40,
  • tre bambini hanno ottenuto un punteggio di 38/40,
  • tre bambini hanno ottenuto un punteggio di 39/40.

Rispetto alla compilazione avvenuta quando i bambini avevano 9 mesi di età si può osservare che sia per i bambini prematuri che nati a termine non sono stati riportati valori al di sotto dei 30/40, anzi quasi 12 bambini prematuri hanno ottenuto un punteggio tale da  avvicinarsi al totale del punteggio così come quasi tutti i bambini nati a termine ad eccezione di uno.

Successivamente ci si rifà al grafico della crescita emozionale che è riportato di seguito.

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Figura 28: grafico della crescita socioemozionale.

In base al grafico riportato, qui sopra, i bambini ai dodici mesi dovrebbero passare al livello successivo, quindi oltre ad usare le emozioni in modo interattivo determinato (anche: deciso), dovrebbero iniziare ad usare una serie di segnali emotivi interattivi o di gesti per comunicare.

La somministrazione delle Scheda  “Gesti e Parole” del primo vocabolario del bambino

Della scheda “Gesti e Parole” nel mio lavoro, anche con i bambini ai dodici mesi è stato scelto di utilizzare la forma completa.

La somministrazione di questa scheda è stata utile al fine di rilevare l’intenzionalità comunicativa, l’uso di azioni e gesti, la capacità di comprendere e produrre il lessico e l’emergenza del gioco simbolico.

La “comprensione globale” include tre domande relative ai primi segnali di attenzione che può mostrare il bambino verso il linguaggio usato dall’adulto. Si domanda se il bambino risponde quando è chiamato per nome, se risponde ad un “NO” e se reagisce ad un “c’è la mamma, c’è il papà”. In seguito, sono riportate 28 frasi che generalmente vengono utilizzate per rivolgersi al bambino piccolo, e che servono ulteriormente, per definire la comprensione globale.

Successivamente, si trova la parte dedicata al “lessico vocale”. Questa sezione comprende due domande: una relativa alla frequenza con la quale il bambino produce parole su imitazione e l’altra sulla frequenza relativa alla denominazione spontanea di parole. Come alternative di risposte a queste domande si potranno trovare il non ancora, a volte e spesso.

Include, inoltre, una lista di 408 parole delle quali si annota sia la comprensione che la produzione.

Le parole facenti parte della lista sono distinte nelle 19 categorie descritte al paragrafo precedente (vedi pag 66 ).

Successivamente alla lista di parole si trova la sezione dedicata ad “azioni e gesti”

che include una lista di comportamenti non verbali suddivisi in 5 sezioni (vedi pag 67-68).

La sezione successiva corrispondente alla sezione riguardante “azioni con oggetti”ed  invita a valutare l’uso funzionale degli oggetti. L’acquisizione di questa tappa indica il raggiungimento da parte del bambino di una maggiore conoscenza in confronto alle prime esplorazioni e manipolazioni dell’oggetto o schemi di azione non finalizzati.

La sezione, seguente, definita “facendo finta di essere la mamma o il papà” include schemi di gioco simbolico che presuppongono la capacità di trasferire su oggetti come bambole o pupazzi azioni che si svolgono nella realtà. Ad esempio se il bambino li imbocca, li abbraccia, li bacia ed accarezza, se dà loro da bere, se li culla e se “parla” con loro mentre gioca.

Successivamente, la sezione denominata “imitando le azioni dell’adulto” include delle azioni che i bambini potrebbero imitare con oggetti per lui meno familiari, ma usati tipicamente, di più, dall’adulto. Tra questi si osservano azioni come spazzare con la scopa, pulire con un panno, battere con un martello, usare il telecomando e mettere gli occhiali e o i braccialetti.

Infine l’ultima sezione “giocare a fare finta con degli oggetti” analizza la capacità del bambino di mettere in atto sostituzioni simboliche durante il gioco. Viene chiesto se il bambino, ad esempio, fa finta di utilizzare  un bastoncino al posto un cucchiaio o che dei “chiodini” siano del cibo o che un libro possa essere un telefono.

Intorno ai dodici mesi le frasi comprese risultano essere ≤ 16, le parole comprese < 90, le parole prodotte < 5 e le azioni e i gesti totali ≤ 27.

Di tutti e i 17 bambini nati prematuri si è potuto notare riguardo alla comprensione di frasi che secondo i caregivers, la maggior parte dei bambini (12), sembra capire un numero più elevato di frasi rispetto all’età. Un numero di tre bambini, invece sembra capire in numero di frasi equivalente alla media, mentre solo due bambini sembrano capirne un numero inferiore rispetto alla media.

Quanto appena  detto è stato riportato nel grafico seguente.

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Figura 29: N° frasi comprese dai bambini prematuri a 12 mesi.

Rispetto alla comprensione di parole, al momento della somministrazione, gli stessi caregivers che hanno compilato il questionario ai nove mesi, si sono mostrati più sicuri nel riportare ciò che secondo loro, il bambino avrebbe potuto capire all’età di 12 mesi.

Dai risultati è possibile ascrivere che la maggior parte dei bambini (per l’esattezza 11 bambini), a quanto riferito e riportato dai genitori, sembra comprendere più dei valori riferiti nella media (alcuni bambini addirittura il doppio), mentre sei bambini sembrano capire un numero di parole riferibili ai valori nella  media.

Ciò si può riassumere nel seguente grafico.

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Figura 30: N° parole comprese dai bambini prematuri a 12 mesi.

Lo stesso lavoro è stato effettuato per le parole prodotte: tutti i 17 bambini hanno iniziato a produrre le prime parole. Di questi, due bambini producono più parole della media (tra le 13 e le 14 parole), tre bambini producono un numero di parole equivalente alla media, mentre i restanti dodici bambini producono un numero di parole inferiori ali valori corrispondenti alla media.

Quanto precedentemente detto, è riassunto nel seguente grafico.

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Figura 31: N° parole prodotte dai bambini prematuri a 12 mesi.

Come ultima cosa sono stati valutati gli esiti delle domande riguardanti le azioni e i gesti totali.

Dei 17 bambini prematuri, presi in considerazione, otto bambini si sono collocati al di sopra dei valori riferiti alla media, sette bambini hanno riportato un punteggio al di sotto della media, mentre due bambini si sono inseriti nei valori rispettivi alla media.

Il grafico sotto raffigurato, rappresenta quanto detto.

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Figura 32: N° azioni e gesti riferiti dei bambini prematuri a 12 mesi.

Rispetto a quando il questionario è stato compilato ai nove mesi di età, per i bambini prematuri, si è potuto osservare che, sebbene, la maggior parte (12 bambini) sembra capire un numero maggiore di frasi, solo due bambini, e non più quattro, comprendono un numero di frasi per un valore al di sotto delle media, mentre all’interno della media dei valori rispetto alla comprensione di frase ai dodici mesi di età i bambini sono tre.

Riguardo al numero di parole comprese invece, nonostante la maggior parte dei bambini prematuri, anche ai 12 mesi, abbia riportato un numero maggiore rispetto ai valori della media, nessun bambino riporta valori al di sotto nella media e i bambini con valori nella media a dodici mesi sono in numero di sei rispetto all’unico bambino della valutazione precedente.

Per quanto riguarda la produzione di parole, ai dodici mesi tutti i 17 bambini prematuri producono qualche parola rispetto ai nove mesi quando i bambini con questa abilità erano 9.

In riferimento ai gesti e le azioni totali si è solo potuto osservare che ai dodici mesi i bambini con un punteggio al di sotto della media sono sette e non più sei, ma che i bambini con un punteggio nella media e al di sopra della media sono i medesimi e corrispondono ad un numero di due e otto bambini.

Il medesimo questionario comprendente la comprensione globale e quindi il numero di frasi complete, il lessico vocale corrispondente al totale di parole comprese e prodotte e, in aggiunta, le azioni e gesti totali è stato somministrato ai caregivers dei bambini ai 12 mesi nati a termine.

Riguardo al numero di frasi comprese la maggior parte de bambini, ed esattamente sei bambini, hanno riportato dei valori al di sopra della media; quattro bambini, in base alle risposte date dai loro caregiver vengono collocati al di sotto dei valori della media, mentre esattamente un solo bambino riporta dei valori dì riferiti nella media.

Quanto detto sopra sarà riassunto nel seguente grafico.

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Figura 33: N° frasi comprese dai bambini nati a termine a 12 mesi.

Lo stesso lavoro è stato effettuato per il lessico vocale.

Degli undici bambini, presi in considerazione, è risultato che cinque bambini, comprendono più parole rispetto al numero di parole che dovrebbero capire all’età di 12 mesi.

A tal proposito si è potuto osservare come un bambino abbia riportato dei valori al di sopra della media, quasi più del doppio. Altri due bambini hanno conferito un numero di parole comprese equivalente a 150.

Solo due bambini hanno riportato, secondo quanto testimoniato dai caregivers, valori al di sotto della media, e specificatamente circa 70 parole. I bambini che si sono collocati nella media rispetto ai valori riferibili alla comprensione delle parole sono stati quattro.

Quanto detto, precedentemente, è stato riportato nel grafico successivo.

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Figura 34: N° parole comprese dai bambini nati a termine ai 12 mesi.

Riguardo alla produzione di parole tutti gli undici bambini nati a termine,presi in considerazione, hanno iniziato a produrre delle parole. Tra questi, cinque bambini, stando a ciò che è stato riferito dai caregivers, producono più parole rispetto ai valori considerati nella media. E’ stato riportato che un bambino ha l’abilità di produrre fino a 19 parole e un altro 14, altri due si distanziano di poco dai valori riferiti nella media in quanto producono circa 6 parole. Cinque bambini, inoltre, producono un numero di parole inferiore rispetto ai valori della media, di questi, solo due bambini producono un’unica parola.

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Figura 35: N° parole prodotte dai bambini nati a termine a 12 mesi.

Infine, come per i bambini prematuri, anche per i bambini di dodici mesi nati a termine è stato preso in considerazione il numero di azioni e gesti totali prodotti.

Degli undici bambini cinque bambini hanno riportato un numero di azioni e gesti totali che si avvicinano ai valori riferiti nella media (solo due bambini erano precisamente in linea). Quattro bambini,invece, sempre a detta dei caregiver, compiono azioni e gesti per un totale che è al di sopra dei valori considerati nella media. Solo due bambini portano a termine un totale di azioni e gesti al di sotto dei valori riferiti nella norma.

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Figura 36: N azioni e gesti riferiti dei bambini nati a termine a 12 mesi.

Rispetto a quando il questionario è stato compilato ai nove mesi di età, per i bambini nati a termine, è possibile ascrivere che sei bambini e non più otto sembrano capire un numero maggiore di frasi, quattro bambini e non più uno comprendono un numero di frasi per un valore al di sotto della media e solo un unico bambino ha ottenuto un punteggio  equivalente alla media dei valori rispetto ai due bambini della valutazione precedente.

Riguardo al numero di parole comprese invece, un numero di cinque bambini e non più otto, ai dodici mesi di età ha riportato un numero maggiore rispetto ai valori della media, solo due bambini hanno riportato valori al di sotto nella media, mentre, i bambini con valori nella media a dodici mesi sono risultati quattro.

Per quanto riguarda la produzione di parole, ai dodici mesi tutti i bambini nati a termine hanno iniziato a produrre delle parole. I bambini che producono un maggior numero di parole rispetto alla media sono cinque rispetto ai due della valutazione precedente, sono rimasti invariati,invece, sia il numero di bambini che produce un numero di parole corrispondente ai valori nella media, sia il numero dei bambini che produce un numero di parole riferito al di sotto della media nei valori.

In riferimento ai gesti e le azioni totali si è solo potuto osservare che ai dodici mesi i bambini con un punteggio nella media sono circa cinque e non più uno,i bambini  con un punteggio  superiore alla media sono quattro e non più dieci, mentre i bambini che hanno riportato valori al di sotto della media sono due.

La somministrazione dell’esame neuro evolutivo nel I  anno di vita (fascia 9-12 mesi)

Questa scala, come la scala 6-9 mesi è stata utilizzata dal terapista al termine dell’osservazione del bambino, sia per i 17 bambini nati prematuri che per gli 11 bambini nati a termine.

Questa scala, come già stato detto, va ad esaminare il Repertorio di Motricità, la Modulazione Comportamentale e la Sintonia Bambino-Genitore-Ambiente. Inoltre, vengono valutate alcune informazioni riguardanti il bambino sul suo stile di vita.

Per quanto riguarda il Repertorio di Motricità, viene osservato sia quello “non funzionale”, che quello “funzionale”.

Il Repertorio di Motricità “non funzionale” prende in considerazione la ricchezza, la variabilità e la libertà di scelta dei pattern. Allo stesso modo analizza i movimenti segmentali distali, l’eventuale presenza di asimmetrie e la differenza tra arti superiori e inferiori. Il repertorio di Motricità “funzionale”, invece indaga il controllo assiale (capo-tronco), la modalità di spostamento. Gli spostamenti in questa fascia d’età possono essere sia orizzontali che verticali. I primi si riferiscono al passaggio quadrupede, da seduto e i passaggi di posizione, i secondi vanno ad analizzare se il bambino si alza in piedi, se compie dei passi con sostegno e se ha acquisito la deambulazione autonoma. Si osserva anche la prensione dell’oggetto (pinza superiore, prensione fine, coordinazione bimanuale) e la presenza di eventuali asimmetrie.

La Modulazione Comportamentale viene valutata in relazione alle persone, all’ambiente e agli oggetti. Viene così, osservato, se il bambino nei confronti della persona è propositivo, se manifesta si allontana o avvicina alla figura significativa, se imita gesti nuovi, se è presente la modulazione verbale (bisillabe e prime parole) e se comprende il no e si oppone alla limitazione di esperienze.

Rispetto all’ambiente si valuta come il bambino lo esplora (esplorazione visiva, uditiva e tattile) e se è a conoscenza dello spazio e del senso di profondità.

Nei confronti degli oggetti viene osservato se il bambino indica l’oggetto, se scopre l’oggetto nascosto, se inizia la conoscenza dell’uso sociale degli oggetti, se usa un oggetto transazionale e la modalità di gioco.

Nella parte della scala dedicata alla sintonia Bambino-Genitore-Ambiente, viene invece valutata la sintonia affettiva, la comprensione e il rispetto dei bisogni evolutivi del bambino (distanza ottimale, lasciar sperimentare la frustrazione, garantendo il rifornimento affetttivo), la tranquillità e/o ansietà e la soddisfazione e/o insoddisfazione.

Infine l’ultima sezione riguardante le informazioni rispetto allo stile di vita del bambino comprende degli enunciati che vanno a valutare il ritmo di sonno-veglia del bambino (la modalità di addormentamento o se sono presenti risvegli notturni), la modalità di svezzamento (cosa mangia?), il temperamento del bambino e l’adeguatezza all’ambiente.

La risposta a questi items, può comprendere un punteggio da 1 a 3, oltre a NV o Ass. Il punteggio 1 equivale a patologico o assente, il punteggio 2 da migliorare o incompleto, il punteggio 3 corrisponde a normale, NV coincide con non valutabile e Ass assente per l’età.

Per quanto riguarda i 17 bambini prematuri la maggior parte delle abilità da migliorare risultano essere la modalità di spostamento verticale: tutti i bambini gattonano, solo uno ha acquisito la deambulazione autonoma.

Inoltre, vi è stato un unico caso in cui da migliorare risulturebbe essere la modulazione comportamentale nei confronti degli oggetti, in quanto solo un bambino non ha ancora acquisito la capacità di indicare.

Per quanto riguarda gli undici bambini nati a termine, invece, la modalità di spostamento da migliorare, come per i bambini prematuri, risulta essere lo spostamento verticale, in quanto nessuno degli undici bambini nati a termine ha ancora acquisito la deambulazione autonoma. Inoltre, solo per 3/4 bambini deve essere migliorata la modulazione comportamentale verso le persone, ciò in riferimento alla modulazione verbale, in quanto il loro repertorio di produzione di parole risulta essere inferiore alla media.

Per tutte le rimanenti sezioni i bambini sono stati valutati nella norma. 

 

Indice
 
INTRODUZIONE
 
  1. L’integrazione Sensoriale: I cinque sensi, Il tatto, L’udito, L’olfatto, Il gusto, La vista, Il senso vestibolare, La propriocezione; Il processo di integrazione.
  2. Sviluppo dell’Integrazione Sensoriale
  3. Il bambino Prematuro o Pretermine: Bambini prematuri e integrazione sensoriale.
  4. Disturbo dell'Integrazione Sensoriale: I sintomi e cosa essi comportano.
  5. Il lavoro e i materiali usati: Sensory Profile 2.0, Le scale Bayley, Il Primo Vocabolario Del Bambino, La semeiotica neuro evolutiva nel I anno di vita; centro Brazelton di Firenze.
  6. Il lavoro e la somministrazione dei test : I bambini prematuri e i bambini nati a termine ai nove mesi di età, La somministrazione del Sensory Profile 2.0, La somministrazione della scala socio-emozionale delle Scale Bayley, La somministrazione della scala “Gesti e Parole” del Primo Vocabolario Del Bambino, La somministrazione dell’esame neuro evolutivo del I anno di vita (fascia 6-9 mesi); I bambini prematuri e i bambini nati a termine ai dodici mesi di età, La somministrazione del Sensory Profile 2.0, La somministrazione della scala socio-emozionale delle scale Bayley, La somministrazione delle Scheda “Gesti e Parole” del primo vocabolario del bambino, La somministrazione dell’esame neuro evolutivo nel I anno di vita (fascia 9-12 mesi).
  7. La condivisione con la famiglia di strategie neuropsicomotorie
 
CONCLUSIONI
 
BIBLIOGRAFIA
 
Tesi di Laurea di: Valentina VESCI
 

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