Acquaticità
L'acquaticità in età evolutiva si riferisce all'insegnamento delle abilità acquatiche ai bambini, come il nuoto, la respirazione sott'acqua, il galleggiamento e il tuffo. L'obiettivo dell'acquaticità è quello di aiutare i bambini a sviluppare la sicurezza e la fiducia in sé stessi in acqua, così come la capacità di muoversi e di respirare correttamente in acqua.
L'insegnamento dell'acquaticità inizia di solito intorno ai 6 mesi di età, quando i bambini possono partecipare a lezioni di nuoto con i loro genitori. Queste lezioni iniziali sono mirate a sviluppare la familiarità con l'acqua e la sicurezza in acqua. Durante queste lezioni, i bambini imparano a galleggiare e a muoversi in acqua con l'assistenza dei loro genitori.
A partire dai 3-4 anni di età, i bambini possono partecipare a lezioni di nuoto senza la presenza dei loro genitori. Durante queste lezioni, i bambini imparano ad acquisire la sicurezza in acqua e le abilità di nuoto, come il crawl, il dorso e la rana. Inoltre, imparano le tecniche di respirazione sott'acqua e di galleggiamento, così come le misure di sicurezza in acqua.
L'acquaticità può fornire ai bambini una serie di benefici fisici e psicologici. Dal punto di vista fisico, l'acquaticità può aiutare i bambini a sviluppare la forza muscolare, la flessibilità e la resistenza. Inoltre, può migliorare la salute cardiovascolare e respiratoria dei bambini. Dal punto di vista psicologico, l'acquaticità può aiutare i bambini a sviluppare la fiducia in sé stessi, la capacità di risolvere problemi e di lavorare in team.
È importante notare che l'acquaticità deve essere insegnata da istruttori qualificati e in un ambiente sicuro e controllato. Inoltre, è importante che i genitori e gli insegnanti dei bambini promuovano l'importanza della sicurezza in acqua e delle misure di prevenzione degli incidenti in acqua.
Infine, è importante sottolineare che l'acquaticità può essere adattata alle esigenze specifiche dei bambini con disabilità o con difficoltà di apprendimento. Con il supporto adeguato, i bambini con queste condizioni possono beneficiare dell'acquaticità e sviluppare le loro abilità acquatiche in sicurezza e con successo.
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ACQUATICITÀ E IDROKINESITERAPIA: l’uso dell’acqua in prospettiva evolutiva e terapeutica
Premessa generale
L’acqua è la molecola più diffusa in natura ed è costituita da un atomo di ossigeno legato covalentemente a due atomi di idrogeno. Le molecole d’acqua, grazie alla loro conformazione sono in grado di legarsi tra loro, portando così numerosi effetti e possibili reazioni chimico-fisiche.
Un neonato, ad esempio ha un contenuto idrico che raggiunge il 75% del
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ABSTRACT - PREMESSA - INTRODUZIONE - Piccoli Ninja in Vasca: Un percorso di acquaticità a sostegno dello sviluppo delle funzioni esecutive
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Ipotesi Riabilitativa nelle Epilessia Mioclonica Severa dell'Infanzia (EMSI) - Sindrome di Dravet
Perché la riabilitazione?
In assenza di una concreta possibilità di controllare l’epilessia né di comprendere –e conseguentemente correggere- lo specifico meccanismo alla base dell’encefalopatia di Dravet, a causa dei disturbi Neurosensoriali, Neuromotori, Neuropsicologici e Neurocognitivi che frequentemente si associano alla Sindrome, si devono necessariamente aprire le frontiere
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Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio dai 3 ai 6 anni in soggetti con sviluppo atipico
ABSTRACT
Il movimento è l’espressione vitale per eccellenza, rappresenta per ogni bambino la possibilità di apprendere grazie alla sperimentazione
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Descrizione del lavoro e Casistica - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio
Materiale e metodo di valutazione
La casistica in osservazione per tale studio, svolto nel Centro di Riabilitazione e Prevenzione dell’età evolutiva “Il Cucciolo”, comprende 15 soggetti di età compresa tra 3 e 6 anni (età
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Trattamento neuropsicomotorio: Introduzione - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio
Le capacità coordinative sono influenzate da condizioni neurologiche, ambientali e psicologiche, da qui la necessità di offrire al bambino tutti gli stimoli necessari affinché si verifichi un buon funzionamento del sistema nervoso e in particolare dell’apparato senso-motorio e un’adeguata integrazione delle informazioni dei diversi sistemi percettivi. Ciò si traduce attraverso un’educazione
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Caso clinico A - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Di seguito riporto tre casi clinici aventi diverse età, con patologie di Disabilità Intellettiva e Disturbi dello Spettro Autistico. Tutti e tre i casi presentano deficit nella comunicazione e pertanto è opportuno utilizzare con loro le Strategie Visive e la CAA. Grazie a questi tre casi è stato possibile osservare come i vari metodi possano essere utilizzati
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Caso clinico R - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Caso clinico R.
R. è una bambina di 6 anni, di nazionalità albanese nata in Italia, giunta in osservazione presso la struttura all'età di 4 anni e 5 mesi in merito a Disturbo Pervasivo di Sviluppo. Dopo un periodo di osservazione del
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Corso base in riabilitazione in acqua - 6 / 7 / 8 / 9 marzo 2014 - Messina
Corso base in riabilitazione in acqua
Data Inizio: 06 03 2014
Altre Date: 7-8-9 marzo 2014
Tipologia Formativa: Formazione residenziale
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Sondaggio conoscitivo all'interno delle famiglie sulle Terapie Alternative e Complementari
Obiettivi
L'obiettivo prefissato dal lavoro pratico di sondaggio è quello di effettuare un'indagine conoscitiva sulle informazioni che i genitori di bambini di PCI hanno sulle terapie alternative e complementari. Grazie all'elaborato e ai risultati di questo questionario avremo dunque la possibilità di:
- approfondire e offrire una