Home Care Premium 2025–2028: Guida per il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva (TNPEE)
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Alfredo Cavaliere Converti
Bandi, Concorsi e Avvisi pubblici per Terapisti della NEURO e PSICOMOTRICITÀ dell'Età Evolutiva (Neuropsicomotricista - TNPEE) - anno 2025
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- PROVINCIA: In tutta Italia
FONTE: www.inps.it
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Cos’è il progetto Home Care Premium 2025–2028
Home Care Premium (HCP) 2025–2028 è un progetto di assistenza domiciliare finanziato da INPS – Gestione Dipendenti Pubblici (ex INPDAP) e rivolto ai dipendenti e pensionati pubblici (iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali) e ai loro familiari non autosufficienti (Home Care Premium 2025-2028 - Comune di Castellalto). In particolare, possono beneficiarne i dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione, i loro coniugi e parenti di primo grado (anche non conviventi) non autosufficienti, nonché affini e altri familiari in tutela, secondo i requisiti del bando (Progetto Home Care Premium). La nuova edizione 2025–2028 del programma punta a coinvolgere fino a 35.000 beneficiari in tutta Italia (BANDO DI CONCORSO PROGETTO HOME CARE PREMIUM 2025 ...), a testimonianza dell’ampia portata dell’iniziativa.
Il progetto HCP prevede due tipologie di interventi principali:
- Prestazioni prevalenti: un contributo economico mensile, erogato da INPS, destinato a rimborsare (in tutto o in parte) le spese sostenute dalla famiglia per l’assunzione di un assistente familiare (badante) (Progetto Home Care Premium). Questo aiuto economico, calibrato in base all’ISEE e al grado di bisogno, permette alle famiglie di sostenere meglio i costi di cura a domicilio della persona non autosufficiente.
- Prestazioni integrative: una serie di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari domiciliari forniti in aggiunta al contributo economico (Progetto Home Care Premium). Questi servizi includono, ad esempio, assistenza domiciliare professionale (OSS), fisioterapia e altri interventi riabilitativi, supporto educativo, trasporto assistito, sollievo domiciliare, frequenza di centri diurni e così via. Le prestazioni integrative vengono erogate solo se il beneficiario risiede in un territorio la cui amministrazione ha aderito al progetto e sottoscritto l’accordo con INPS (Progetto Home Care Premium). In caso contrario, il beneficiario riceverà solo il contributo economico prevalente.
Dal punto di vista temporale, il nuovo bando HCP copre il triennio 1° luglio 2025 – 30 giugno 2028 (Bandi Inps – Home Care Premium e Long Term Care 2025). Le domande dei potenziali beneficiari saranno presentabili a partire dall’apertura ufficiale del bando (indicativamente metà 2025) e durante l’intero periodo progettuale, secondo le scadenze previste da INPS. (Ad esempio, nel precedente HCP 2022 le domande furono accettate fino al 31 gennaio 2025 (Progetto Home Care Premium)). I beneficiari ammessi riceveranno sia il contributo mensile sia l’accesso ai servizi integrativi tramite gli enti locali convenzionati.
In sintesi, Home Care Premium 2025–2028 è un programma innovativo di welfare che sostiene la domiciliarità: fornisce un aiuto economico e attiva una rete di servizi sul territorio per migliorare la qualità di vita delle persone non autosufficienti (anziani, disabili adulti e minori) legate alla pubblica amministrazione (Home Care Premium 2025-2028 - Comune di Castellalto). Per i Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE), il progetto rappresenta un’opportunità sia per contribuire al benessere dei minori con disabilità sia per inserirsi professionalmente in un circuito assistenziale finanziato e strutturato da INPS.
Il ruolo del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva nell’ambito di Home Care Premium
All’interno delle prestazioni integrative di HCP, trova spazio anche l’intervento del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE), professionista sanitario specializzato nella prevenzione, valutazione e trattamento delle disfunzioni neuropsicomotorie, cognitive, affettive e relazionali dell’età evolutiva, dalla nascita fino ai 18 anni. Sebbene il bando INPS elenchi esplicitamente figure come fisioterapista, logopedista, psicologo tra i professionisti coinvolti (descrizione prestazioni Home Care Premium 2022), molte amministrazioni locali ricomprendono il TNPEE tra i “professionisti sanitari specializzati” accreditati per erogare terapie domiciliari ai minori beneficiari del progetto ([PDF] HOME CARE PREMIUM 2025-2028 ACCREDITAMENTO ...). Di conseguenza, il TNPEE può svolgere un ruolo chiave quando il destinatario dell’assistenza è un neonato, bambino o ragazzo in età evolutiva con bisogni speciali.
In concreto, cosa può offrire un TNPEE nell’ambito di Home Care Premium?
Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) è un professionista sanitario specializzato nell’intervento terapeutico-riabilitativo rivolto a neonati, bambini e adolescenti dalla nascita fino ai 18 anni. In ambito domiciliare, il TNPEE svolge attività mirate alla prevenzione, abilitazione e riabilitazione di disfunzioni neuropsicomotorie, psicomotorie e neuropsicologiche, in collaborazione con l’équipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e con altri professionisti dell’area pediatrica.
Gli interventi domiciliari sono indicati per minori con:
- disturbi neuromotori (es. paralisi cerebrali infantili, distrofie muscolari);
- disturbi della coordinazione motoria (es. disprassia evolutiva);
- disturbi dello spettro autistico;
- ritardi psicomotori e cognitivi;
- disturbi specifici del linguaggio e dell'apprendimento;
- sindromi genetiche e altre condizioni che influenzano lo sviluppo neuro-psicomotorio.
L'obiettivo dell'intervento domiciliare è promuovere lo sviluppo armonico delle funzioni motorie, cognitive, affettive e relazionali del soggetto, favorendo l'autonomia personale e l'inclusione sociale. Il TNPEE adatta le metodologie terapeutiche alle specifiche esigenze del soggetto, considerando l'età, il livello di sviluppo e l'ambiente familiare, collaborando con l'équipe multidisciplinare e integrando eventuali trattamenti già forniti dal Servizio Sanitario Nazionale.
Questi interventi si basano su un approccio globale e personalizzato, che tiene conto delle interazioni tra le diverse aree dello sviluppo e mira a facilitare la generalizzazione delle competenze acquisite nei contesti di vita quotidiana del bambino.
- Supporto all’autonomia personale: il TNPEE, in sinergia con altre figure, può proporre attività per migliorare le autonomie del bambino o del ragazzo nelle attività della vita quotidiana (ADL), come il gioco autonomo, le routine domestiche, la comunicazione e l’interazione sociale. Queste attività si svolgono spesso in forma ludica e strutturata, coinvolgendo anche i caregiver familiari così da potenziare le competenze del nucleo nel gestire l'assistito.
- Consulenza e coordinamento: il TNPEE può collaborare con il case manager del progetto (solitamente l’assistente sociale referente dell’Ambito territoriale) per definire un Progetto Individualizzato di assistenza. Fornisce valutazioni funzionali, report periodici sui progressi del neonato, bambino o ragazzo e suggerimenti agli altri operatori o alla scuola, in un’ottica multidisciplinare. Inoltre, può istruire i genitori su tecniche e attività da proseguire quotidianamente, creando così continuità tra terapia e vita quotidiana.
È importante sottolineare che il TNPEE interviene sempre nel rispetto del progetto assistenziale individuale predisposto per il beneficiario. La quantità e il tipo di sedute (es. 2 sedute a settimana per 6 mesi) dipendono dal piano approvato da INPS e dall’Ambito locale, tenendo conto del budget assegnato al caso e delle priorità del nucleo familiare. Il ruolo del TNPEE si affianca quindi a quello di eventuali fisioterapisti, logopedisti o psicologi già previsti: in molti casi, l’intervento neuropsicomotorio copre uno spazio specifico (ad esempio area neuropsicomotoria per bambini con disabilità intellettiva, dove integra la fisioterapia focalizzata sugli aspetti motori grossolani e la logopedia sugli aspetti comunicativi).
Dal punto di vista professionale, partecipare al progetto HCP come TNPEE significa operare in un contesto domiciliare e multidisciplinare. Il terapista deve sapersi coordinare con la famiglia e con altri servizi (neuropsichiatria infantile territoriale, scuola, centri diurni) per garantire coerenza negli interventi. Inoltre, l’attività in HCP richiede capacità di adattamento: il domicilio può presentare spazi e strumenti limitati rispetto a un ambulatorio, e il TNPEE deve saper coinvolgere con creatività il neonato, bambino o ragazzo nel suo ambiente naturale. D’altra parte, intervenire in casa offre il vantaggio di contestualizzare gli apprendimenti dell'assistito nel suo habitat quotidiano, rendendo spesso più efficaci le strategie riabilitative.
In sintesi, il TNPEE all’interno di Home Care Premium svolge una funzione riabilitativa ed educativo-terapeutica fondamentale per i minori disabili, contribuendo a uno degli obiettivi primari del progetto: migliorare l’autonomia e la qualità di vita dell’assistito nel proprio contesto familiare (Progetto Home Care Premium 2025/2028 - Comune di Ascoli Piceno). La sua presenza arricchisce l’equipe territoriale HCP, assicurando che anche i bisogni specifici dell’età evolutiva siano adeguatamente coperti.
Come accreditarsi come professionista per le prestazioni integrative
Per poter operare come TNPEE nell’ambito di Home Care Premium 2025–2028 è necessario accreditarsi presso gli enti locali (Comuni/Ambiti Territoriali Sociali) convenzionati con INPS per l’erogazione delle prestazioni integrative. Di seguito una guida pratica passo-passo per il professionista:
1. Verificare l’adesione del proprio territorio: Innanzitutto occorre accertare se il Comune o l’Ambito Territoriale Sociale (ATS) in cui si opera ha aderito al progetto HCP 2025–2028. INPS ha invitato gli Ambiti sociali di tutta Italia a partecipare, richiedendo una formale adesione entro il 9 maggio 2025 (INPS.IT HCP - Assistenza domiciliare per persone non ... - Facebook). In risposta, molte amministrazioni locali hanno pubblicato avvisi sul proprio sito istituzionale annunciando l’adesione e avviando le procedure per predisporre l’elenco di fornitori accreditati. È quindi consigliabile: consultare il sito web del proprio Comune di residenza o dell’Ambito sociale di riferimento (spesso la pagina “Avvisi” o “News”), cercando parole chiave come “Home Care Premium 2025” o “Accreditamento HCP”. In alternativa, contattare direttamente l’Ufficio di Piano o i Servizi Sociali del Comune per avere conferma della partecipazione al progetto. Se il vostro territorio non ha aderito, purtroppo non sarà possibile erogare prestazioni integrative HCP in quella zona (gli eventuali beneficiari riceveranno solo il contributo economico). Nulla vieta però di accreditarsi presso un Ambito limitrofo che abbia aderito, se si è disposti a operare anche in comuni vicini.
2. Reperire l’Avviso pubblico locale: Una volta individuato un territorio aderente, occorre scaricare/consultare il relativo Avviso pubblico per l’accreditamento dei soggetti attuatori di prestazioni integrative. Si tratta del bando locale che disciplina la formazione dell’elenco (albo) di professionisti e/o enti accreditati per fornire i servizi HCP. Ad esempio, l’Unione dei Comuni Colline del Medio Vomano (Ambito Sociale n.23 “Fino-Cerrano” in Abruzzo) ha pubblicato un avviso per la formazione dell’albo dei soggetti accreditati per l’erogazione delle prestazioni integrative HCP 2025–2028 (Home Care Premium 2025-2028 - Comune di Castellalto). Allo stesso modo, il Comune di Alimena (PA) e i comuni del comprensorio delle Madonie in Sicilia hanno emanato un avviso per l’“accreditamento di figure professionali interessate a fornire agli aventi diritto le prestazioni integrative” previste dal progetto (Progetto HOME CARE PREMIUM 2025-2028 ... - Comune di Alimena). L’avviso pubblico contiene informazioni cruciali: requisiti richiesti, modulo di domanda, termine di presentazione, modalità di invio, criteri di valutazione delle candidature, tariffario delle prestazioni, ecc. Leggere attentamente questo documento è fondamentale per preparare una candidatura conforme.
3. Verificare i requisiti professionali richiesti: In genere, gli avvisi HCP richiedono ai candidati: il possesso del titolo abilitante (laurea in TNPEE e iscrizione all’Albo professionale TSRM-PSTRP per la professione di TNPEE), l’assenza di condanne penali e magari esperienza professionale pregressa nel settore (alcuni bandi potrebbero attribuire punteggi aggiuntivi in base agli anni di esperienza con minori disabili, corsi di specializzazione, ecc.). È spesso richiesta la Partita IVA (o l’impegno ad aprirla in caso di incarico) in quanto la collaborazione avverrà in regime di libero professionista o tramite contratto di prestazione d’opera. Verificate anche se l’avviso ammette la candidatura di enti o cooperative: in tal caso, se siete TNPEE dipendenti di una cooperativa convenzionata, potrebbe essere la cooperativa stessa a presentare domanda di accreditamento come soggetto attuatore. In alternativa, potete candidarvi a titolo individuale. Assicuratevi di possedere tutti i requisiti documentali (documento d’identità, codice fiscale, eventuale certificato di iscrizione all’albo, polizza assicurativa RC professionale, ecc.) prima di procedere.
4. Compilare e inviare la domanda di accreditamento: L’avviso mette a disposizione un modulo di domanda (spesso allegato in formato PDF o Word) da compilare con i propri dati anagrafici e professionali. Ad esempio, l’Ambito 23 Fino-Cerrano richiede di utilizzare un apposito modulo allegato all’avviso, da compilare in ogni parte e firmare (Home Care Premium 2025-2028 - Comune di Castellalto). Nella domanda occorre dichiarare il possesso dei requisiti e la disponibilità a erogare le prestazioni sul territorio. Dopo aver compilato e sottoscritto il modulo, la candidatura va presentata entro la scadenza fissata, seguendo le modalità indicate: solitamente via PEC (Posta Elettronica Certificata) all’indirizzo PEC dell’Ambito/Ente capofila, oppure consegnata a mano o tramite raccomandata A/R all’ufficio protocollo. Alcuni enti accettano anche l’invio tramite email ordinaria, ma la PEC è preferibile per valore legale. Attenzione alla scadenza temporale: molte amministrazioni fissano il termine alle ore 12:00 o 14:00 di una data specifica, e il mancato rispetto comporta l’esclusione automatica (Home Care Premium 2025-2028 - Comune di Castellalto). Ad esempio, un avviso può stabilire “Le domande dovranno pervenire entro le ore 12:00 del 15 maggio 2025” ([PDF] AVVISO-Home-Care-Premium.pdf - Comune di Bronte) – ciò significa che anche un minuto di ritardo potrebbe invalidare la candidatura. Si consiglia di inviare con qualche giorno di anticipo per sicurezza.
5. Attendere l’esito ed eventuale formalizzazione: Scaduto il termine, l’Ambito esamina le domande pervenute e pubblica una graduatoria o elenco degli accreditati. In molti casi trattandosi di elenco aperto, tutti i candidati idonei vengono ammessi (se soddisfano i requisiti minimi), eventualmente attribuendo a ciascuno un punteggio curriculare. L’ente potrebbe pubblicare sul proprio sito l’elenco dei soggetti accreditati (nome del professionista o ente) (Progetto Home Care Premium). A questo punto, l’Ambito potrebbe invitare gli accreditati a sottoscrivere un disciplinare o accordo che regola la collaborazione (impegni del professionista, tariffe orarie, modalità di pagamento, ecc.). È importante completare anche questa fase burocratica (firma del contratto, consegna di eventuali ulteriori documenti come DURC regolare, certificato carichi pendenti se richiesti, ecc.) per essere definitivamente inseriti nell’albo fornitori HCP.
6. Erogazione delle prestazioni integrative: Una volta accreditato, il TNPEE potrà essere contattato per fornire servizi ai beneficiari HCP del territorio. A seconda dell’organizzazione locale, l’assegnazione degli interventi potrà avvenire in due modi: o direttamente dall’Ambito (es. il case manager vi assegna il caso di un minore X per un certo monte ore settimanale), oppure il beneficiario potrà scegliere dal catalogo il professionista preferito. In ogni caso, le prestazioni dovranno rientrare nei massimali previsti dal progetto (sia in termini di ore erogabili sia di budget economico) ([PDF] HOME CARE PREMIUM 2025-2028 ACCREDITAMENTO ...). Ad esempio, INPS fissa un budget massimo annuo per le prestazioni integrative di ciascun beneficiario: il professionista dovrà attenersi al monte ore autorizzato e concordare col case manager un calendario di sedute. Per quanto riguarda il pagamento, in genere il TNPEE emetterà fattura per le prestazioni svolte all’ente gestore (Ambito/Unione dei Comuni) oppure, in alcuni casi, direttamente alla famiglia beneficiaria se previsto il rimborso. Spesso, infatti, i servizi integrativi vengono rimborsati da INPS tramite l’ente locale: il professionista riceve il compenso dall’Ambito secondo le tariffe stabilite (es. tariffa oraria convenzionata), e l’INPS rimborsa poi l’Ambito stesso. In altre situazioni, per alcune tipologie di prestazione, il beneficiario può rivolgersi a un professionista esterno non accreditato e pagarlo di propria tasca, ottenendo poi rimborso da INPS (come avveniva ad esempio per fisioterapia e logopedia nelle precedenti edizioni) (descrizione prestazioni Home Care Premium 2022) (descrizione prestazioni Home Care Premium 2022). Tuttavia, per un TNPEE è consigliabile accreditarsi formalmente: si aumenta la visibilità presso i servizi e si facilita l’attivazione degli interventi (in quanto gli Ambiti tendono comunque a indirizzare le famiglie verso i fornitori accreditati).
Suggerimenti pratici: Durante l’iter di accreditamento, curate con attenzione la documentazione. Ogni avviso potrebbe richiedere allegati specifici (CV in formato europeo, copia del titolo di studio, autodichiarazioni). È utile predisporre un curriculum vitae aggiornato evidenziando le esperienze con l’età evolutiva e le eventuali certificazioni (es. corsi ABA, formazione in autismo, ecc.) che possano distinguervi – questo potrebbe farvi ottenere più incarichi, specie se l’Ambito utilizza criteri di scelta qualitativi. Inoltre, monitorate regolarmente le comunicazioni ufficiali: dopo l’invio della domanda, seguite il sito istituzionale per eventuali integrazioni o graduatorie. Alcuni Ambiti possono mantenere aperti i termini di iscrizione in modo permanente o con aggiornamenti periodici – ad esempio, possono prevedere che le domande arrivate dopo la scadenza siano valutate a scadenze fisse (semestralmente o annualmente) (Home Care Premium 2025-2028 - Comune di Castellalto). Ciò significa che, anche se vi foste persi la prima finestra, potreste ancora inviare candidatura ed essere inseriti nell’elenco in un secondo momento. In ogni caso, una volta accreditati, fate rete: mettetevi in contatto con il referente del progetto presso l’Ambito, presentatevi e manifestate la vostra disponibilità. Essere proattivi e mostrarsi motivati può facilitare l’assegnazione dei primi incarichi HCP.
Comuni e Ambiti Territoriali: avvisi di adesione e scadenze
Di seguito riportiamo un elenco esemplificativo e aggiornato di alcuni Comuni/Ambiti Territoriali Sociali che, ad oggi, hanno pubblicato avvisi pubblici relativi al progetto Home Care Premium 2025–2028 (per l’accreditamento di professionisti o enti erogatori di prestazioni integrative). Per ciascuno vengono indicati l’ente capofila, la scadenza per presentare domanda di accreditamento e il link all’avviso ufficiale:
- Unione Comuni Colline del Medio Vomano (Ambito n.23 “Fino-Cerrano”, Abruzzo) – Scadenza presentazione domande 30 giugno 2025 (Home Care Premium 2025-2028 - Comune di Castellalto). (Avviso pubblico per la formazione dell’albo dei soggetti accreditati HCP 2025–2028 – disponibile sul sito dell’Unione dei Comuni e del Comune di Castellalto).
- Comune di Bronte (CT, Sicilia) – Scadenza presentazione domande 15 maggio 2025 ([PDF] AVVISO-Home-Care-Premium.pdf - Comune di Bronte). (Avviso pubblico “Home Care Premium 2025” per gli anni 2025–2028 – disponibile sul sito del Comune di Bronte, sezione Avvisi).
- Ambito Distrettuale Alte Madonie (Comune capofila Petralia Sottana, PA, Sicilia) – Scadenza 3 febbraio 2025 (procedura conclusa) (Avvisi - Comune di Petralia Sottana). (Avviso “Home Care Premium 2025–2028 – Accreditamento Professionisti” pubblicato a gennaio 2025 – ha raccolto candidature di TNPEE, fisioterapisti, logopedisti ecc. per l’Ambito delle Madonie).
- Comune di Sperlinga (EN, Sicilia) – Scadenza 9 maggio 2025 (Novità - Comune di Sperlinga). (Manifestazione di adesione al progetto HCP 2025–2028 comunicata dal Comune in data 15/04/2025 – l’ente partecipa come partner INPS e invita i professionisti locali a prendere contatto per eventuale accreditamento).
Nota: L’elenco sopra non è esaustivo. In tutta Italia decine di Ambiti Territoriali Sociali, Aziende consortili e Comuni (dal Nord al Sud) stanno aderendo al progetto HCP 2025–2028. Ognuno di essi pubblica i propri avvisi con tempistiche autonome: ad esempio, in Piemonte la città di Venaria Reale (TO) ha annunciato l’avvio del nuovo bando HCP a partire dal 1° luglio 2025 (Bandi Inps – Home Care Premium e Long Term Care 2025), mentre diversi Ambiti della Puglia e della Lombardia prevedono di aprire le iscrizioni agli albi fornitori nel corso di maggio-giugno 2025. Si raccomanda pertanto ai TNPEE interessati di tenere monitorati i siti web istituzionali locali e la sezione “Welfare – Credito e Welfare dipendenti pubblici” del sito INPS per aggiornamenti ufficiali. In caso di dubbio, contattare direttamente l’amministrazione locale: gli uffici di Piano/Ambito sapranno indicare se vi sono bandi aperti o in programmazione.
FAQ – Domande frequenti dei professionisti TNPEE su HCP 2025–2028
D: Chi sono esattamente i beneficiari di Home Care Premium 2025–2028?
R: I destinatari finali del progetto sono persone non autosufficienti (anziani, adulti o minori) che siano legate da un vincolo familiare ad un dipendente o pensionato pubblico. In pratica: il titolare del diritto deve essere un dipendente pubblico in servizio (o pensionato ex dipendente pubblico) iscritto alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali INPS; se tale titolare o un suo familiare stretto (coniuge, figlio, genitore, affine, unito civilmente, ecc.) versa in condizione di non autosufficienza certificata, può presentare domanda per ottenere i benefici HCP (Progetto Home Care Premium). Ad esempio, un funzionario ministeriale che ha un figlio disabile grave, oppure una pensionata pubblica non autosufficiente senza figli ma con un nipote che se ne prende cura – entrambi questi nuclei potrebbero rientrare nei beneficiari. È importante sottolineare che è necessario presentare l’ISEE sociosanitario del nucleo e la certificazione dello stato di disabilità/non autosufficienza al momento della domanda INPS. La graduatoria dei beneficiari infatti terrà conto sia del grado di bisogno assistenziale sia della situazione economica familiare, per assegnare le risorse a chi ne ha più necessità.
D: Quali tipi di servizi integrativi può ricevere un beneficiario HCP?
R: Le prestazioni integrative coprono un ampio ventaglio di servizi socio-assistenziali erogati a domicilio o sul territorio, complementari all’aiuto economico per la badante. Il pacchetto preciso di servizi viene definito dopo l’ammissione al progetto, con la stesura del Piano Assistenziale Individuale. In generale, i servizi integrativi includono (descrizione prestazioni Home Care Premium 2022): interventi domiciliari di personale qualificato come Operatori Socio-Sanitari (OSS) per aiuto nella cura personale; Educatori professionali per programmi educativi a domicilio o di socializzazione; terapie domiciliari svolte da professionisti sanitari (ad es. fisioterapia, logopedia, neuropsicomotricità, psicologia); forniture di ausili o supporti (letti speciali, materassi antidecubito, ecc., se non già garantiti dal SSN); servizi extra-domiciliari come l’accesso a centri diurni riabilitativi o centri sociali per anziani; servizi di trasporto assistito (per accompagnare l’utente presso strutture sanitarie o centri); interventi di sollievo domiciliare (operatori che sostituiscono temporaneamente il caregiver principale per alcune ore). Nel caso di minori, assumono particolare rilievo i servizi educativo-riabilitativi: ad esempio terapie ABA per minori con autismo, attività sportive adattate, laboratori socio-educativi, oltre naturalmente alle terapie specifiche fornite da figure come TNPEE, logopedisti, ecc. Il progetto HCP è pensato per personalizzare il mix di servizi attorno ai bisogni dell’assistito e della famiglia: c’è chi utilizzerà più ore di OSS, chi invece preferirà attivare un ciclo di fisioterapia o un educatore domiciliare. Va ricordato che tutte le prestazioni integrative sono finanziate da INPS fino a un massimale (budget) definito per ciascun caso; eventuali servizi aggiuntivi oltre tale budget restano a carico della famiglia.
D: Il TNPEE è ufficialmente incluso tra le figure professionali del progetto?
R: Sì. Anche se la documentazione INPS non sempre cita espressamente il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, di fatto la figura rientra tra i professionisti sanitari abilitati a fornire prestazioni integrative HCP. Molti avvisi pubblici a livello locale parlano genericamente di “professionisti sanitari (fisioterapisti, logopedisti, TNPEE, terapisti occupazionali ecc.)” da accreditare, soprattutto quando l’Ambito territoriale ha nel proprio bacino potenziali beneficiari in età evolutiva. Ad esempio, nel territorio delle Madonie (PA) l’avviso di accreditamento 2025–2028 includeva espressamente i TNPEE tra le figure ricercate per l’assistenza domiciliare ai minori disabili. Pertanto, il TNPEE è riconosciuto come soggetto attuatore idoneo a erogare interventi riabilitativi all’interno di HCP, al pari di fisioterapisti e logopedisti. Nella pratica, potrebbe accadere che in alcune zone il bisogno di TNPEE emerga solo per pochi casi (rispetto ad altre figure più numericamente richieste, come OSS o fisioterapisti per anziani); tuttavia, iscriversi all’elenco degli accreditati vi rende disponibili qualora ci sia anche un solo neonato, bambino o ragazzo beneficiario con necessità di terapia neuropsicomotoria. In caso di dubbi, contattate l’ente locale: se descrivete il vostro profilo professionale, gli operatori sapranno dirvi se e come potete inserirvi nelle prestazioni previste.
D: Come vengono scelte e assegnate le prestazioni integrative?
R: Una volta che un utente è ammesso al progetto HCP, l’INPS comunica all’Ambito locale il budget delle prestazioni integrative per quel caso. Tipicamente, un assistente sociale o case manager dell’Ambito convoca la famiglia per individuare insieme i servizi più appropriati da attivare, redigendo un Piano Assistenziale. In quella sede, se il piano prevede interventi di riabilitazione/educazione, verranno attivati i professionisti competenti. A seconda dell’organizzazione locale, il matching tra beneficiario e professionista può avvenire in due modalità: (a) assignazione diretta da parte del case manager, che contatta il TNPEE (o altro professionista) dell’elenco accreditato più adatto (considerando vicinanza, specializzazione, disponibilità oraria) e gli affida il caso; (b) scelta libera mediata dall’Ambito: all’utente viene fornito l’elenco dei fornitori accreditati disponibili per il servizio richiesto, e la famiglia può indicare una preferenza. In ogni caso, una volta individuato il TNPEE, l’Ambito emette un ordine di servizio o convenzione specifica che autorizza il professionista a iniziare le sedute domiciliari, nei limiti di ore/settimane stabiliti. È importante sottolineare che solo le prestazioni preventivamente autorizzate potranno essere remunerate dal progetto – se ad esempio una famiglia, di propria iniziativa, utilizza un TNPEE al di fuori del piano approvato, quei costi non verranno riconosciuti (a meno che rientrino nelle categorie a libera scelta con rimborso diretto). D’altra parte, il progetto HCP offre flessibilità: i piani assistenziali possono essere rivisti in corso d’opera (ad es. aumentando le ore di TNPEE se si rileva un beneficio per il minore, compatibilmente col budget). Per il TNPEE è fondamentale coordinarsi costantemente col referente di progetto: concordare l’orario degli interventi, segnalare eventuali esigenze diverse, e al termine fornire una relazione sull’attività svolta, utile per la rendicontazione verso INPS.
D: Come viene pagato il professionista e a quale tariffa?
R: Il compenso per le prestazioni integrate HCP è sostenuto da INPS, generalmente tramite l’ente locale. In pratica, il TNPEE accreditato, dopo aver svolto le sedute, emetterà fattura intestata al Comune/Ambito (o all’utente, secondo le istruzioni locali) per le ore effettuate. La tariffa oraria o a prestazione è solitamente prefissata dall’avviso pubblico o da successivi atti convenzionali. Ad esempio, un Ambito potrebbe stabilire che la prestazione di “Terapia neuropsicomotoria domiciliare” venga riconosciuta con un compenso di 25€ all’ora (importo ipotetico), allineato alle tariffe delle altre figure professionali. Tali importi sono spesso concordati a livello locale e rientrano nei massimali rimborsabili da INPS. Il pagamento avverrà nei tempi previsti dal Comune (ad es. entro 30 o 60 giorni dalla presentazione della fattura). È importante attenersi scrupolosamente alle modalità di rendicontazione richieste: generalmente si deve allegare un registro firme/presenze o scheda degli interventi firmata dalla famiglia per attestare che le sedute sono state svolte. Il professionista non deve chiedere alcun compenso extra alla famiglia beneficiaria, in quanto le prestazioni sono a carico del progetto fino a esaurimento del budget assegnato. Solo se la famiglia volesse volontariamente proseguire privatamente oltre il monte ore previsto, allora si instaurerebbe un rapporto economico a parte (esterno a HCP). In sintesi: il TNPEE viene pagato con fondi INPS (tramite l’Ambito) alle tariffe concordate e non deve gravare economicamente sul paziente.
D: Cosa succede se invio la domanda di accreditamento in ritardo?
R: Dipende dalle regole fissate nell’avviso locale. In molti casi, il termine per la presentazione delle candidature è perentorio (ad es. ore 12:00 di una certa data); le domande arrivate oltre non vengono accettate. Tuttavia, diversi Ambiti hanno scelto di riaprire periodicamente l’elenco degli accreditati. Ad esempio, l’Ambito 23 Fino-Cerrano (Abruzzo) accoglie comunque domande tardive, conservandole per una valutazione semestrale successiva (Home Care Premium 2025-2028 - Comune di Castellalto). In altre parole, se perdete la prima finestra, potreste essere inseriti in un elenco di riserva ed essere valutati al successivo aggiornamento dell’albo (di solito previsto ogni 6 o 12 mesi per includere nuovi professionisti). Pertanto, vale la pena inviare la propria candidatura anche se la scadenza iniziale è passata, accompagnandola magari da una lettera di richiesta di inclusione nella prossima revisione. Inoltre, dopo il 9 maggio 2025 (termine di adesione delle amministrazioni a INPS) potrebbero aderire tardivamente nuovi Ambiti al progetto: in tal caso emetteranno i relativi avvisi di accreditamento più avanti. Il consiglio è di mantenere i contatti con l’Ambito: segnalate il vostro interesse e chiedete se prevedono ulteriori opportunità di accreditamento. Spesso la domanda tardiva non viene buttata, ma tenuta agli atti in vista di future integrazioni dell’elenco fornitori.
D: Un TNPEE dipendente pubblico (es. ASL) può partecipare come professionista HCP?
R: In linea di massima sì, ma con alcune cautele. Il bando HCP riguarda prestazioni aggiuntive svolte in regime privatistico, quindi un TNPEE che lavori già in una struttura pubblica dovrà verificare eventuali incompatibilità contrattuali. I dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, ad esempio, possono esercitare la libera professione solo se autorizzati dall’ente di appartenenza (o se in regime di part-time con percentuale che lo consente). È necessario quindi ottenere l’autorizzazione all’esercizio di attività extralavorative dal proprio datore di lavoro pubblico. Una volta ottenuta, ci si potrà accreditare come liberi professionisti nel progetto HCP al di fuori dell’orario di servizio istituzionale. Chi invece lavora già per un ente convenzionato che partecipa a HCP (es. una cooperativa sociale che fornisce OSS e terapisti per conto dell’Ambito) potrebbe essere coinvolto tramite il proprio ente senza bisogno di accreditamento individuale. In sintesi: nulla vieta a un TNPEE dipendente di contribuire al progetto nel tempo libero, purché vengano rispettate le norme in tema di incompatibilità e conflitto di interessi.
D: Come posso ottenere maggiori informazioni ufficiali su HCP 2025–2028?
R: Si raccomanda di consultare le fonti ufficiali. In primo luogo la sezione dedicata al progetto HCP sul sito INPS – in particolare il Bando di concorso Home Care Premium 2025–2028 e gli eventuali comunicati stampa o messaggi INPS esplicativi. Sul portale INPS (area Welfare) troverete i documenti ufficiali, come l’Avviso pubblico di adesione per gli Ambiti e le FAQ per gli utenti. Inoltre, molti Comuni e Ambiti territoriali rendono disponibili sui loro siti tutti i materiali: copia del bando INPS, delibere di giunta di adesione al progetto, moduli di domanda per famiglie e moduli per fornitori. Ad esempio, il Comune di Ascoli Piceno (Ambito 22) ha pubblicato online un’ampia descrizione del progetto e gli allegati ufficiali (bando INPS, avviso per accreditare i soggetti attuatori, modulistica) (Progetto Home Care Premium) (Progetto Home Care Premium). Anche il sito del Comune di Castellalto (TE) fornisce in allegato sia l’Istanza di Accreditamento HCP 2025-2028 (modulo da compilare) sia la Manifestazione di interesse HCP 2025-2028 dell’Ambito (Home Care Premium 2025-2028 - Comune di Castellalto). Infine, INPS ha attivato canali social e newsletter: sul profilo Facebook ufficiale INPS – Credito e Welfare dipendenti pubblici vengono pubblicati aggiornamenti importanti (come le scadenze di adesione) (INPS.IT HCP - Assistenza domiciliare per persone non ... - Facebook). Per dubbi specifici relativi alla propria situazione locale, il riferimento resta comunque l’Ambito territoriale: contattando i responsabili del progetto (i recapiti spesso sono indicati nell’avviso pubblico locale) potrete ottenere chiarimenti su aspetti operativi, pagamento, tempistiche, ecc. In definitiva, informarsi attraverso le fonti istituzionali è la chiave per partecipare con successo al progetto Home Care Premium 2025–2028, cogliendo tutte le opportunità che esso offre ai terapisti e alle famiglie.
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