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L’unicità del contesto italiano nell’organizzazione del trattamento dei disordini del neurosviluppo

L’unicità del contesto italiano nell’organizzazione del trattamento dei disordini del neurosviluppo

Neuro Psichiatria infantile (NPI) unica realtà italiana nel panorama internazionale

Abstract

Questo articolo vuole evidenziare l’unicità del contesto italiano nell’approccio al trattamento dei disordini del neuro sviluppo; mettendo a confronto altre realtà (in questo caso la realtà inglese), laddove la figura del terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) non esiste; ed è sostituita dall’ Occupational Therapist (OT). Inoltre i servizi per l’infanzia e adolescenza (CYPMHS) sono frammentari, poco presenti e senza un clinico di riferimento unico. E in ultimo si è voluto incentivare la diffusione nel panorama internazionale della nostra professione affinché sia possibile diventare centro di riferimento globale in termini di formazione e ricerca. La metodologia utilizzata è stata tramite ricerca e conseguente analisi dati.

This article aims to highlight the uniqueness of the Italian context in the approach to the treatment of neurodevelopmental disorders; comparing other realities (in this case the English reality), where the figure of the therapist of the neuro and psychomotricity of the developmental age (TNPEE) does not exist; and is replaced by the Occupational Therapist (OT). In addition, services for children and adolescents (CYPMHS) are fragmented, not very present and without a single referral clinician. Lastly, we wanted to encourage the spread of our profession on the international scene so that it can become a global reference center in terms of training and research. The methodology used was through research and subsequent data analysis.

Tema trattato; ovvero sulla difficile possibilità di confronto tra Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) e Occupational Therapist (OT)

L’occupational therapist nasce nel 2017 grazie al riconoscimento come servizio della corona. Dal 1990 il sistema sanitario inglese (NHS) è orientato verso un’ottica di principi quali: diversità; uguaglianza e sensibilità; adottando un regime “Payments by result” che distribuisce su base statistica e federale l’approvvigionamento dei fondi sanitari statali. Il regime gerarchico che contribuisce al controllo qualità, all’ affluenza ed alle esigenze specifiche locali è funzionale; perché risponde al bisogno del singolo su calcoli ben definiti e regolati dalle “NHS trust” locali (ASL); le quali sono responsabilizzate in regime pubblico o sovvenzionato al fornire il “best standard” al richiedente il servizio sanitario. Nei disordini del neuro sviluppo non vi è uniformità di fruibilità in termini di servizi territoriali e inoltre vi sono consistenti differenze nell’approccio stesso alla patologia. L’orientamento non sembra voler integrare la patologia stessa nel tessuto educativo sociale; quanto invece sembra voler proseguire verso una classificazione/emarginazione del disordine. Questo, mantenendo strutture residenziali a lungodegenza e scuole speciali. Inoltre l’OT occupa solo il 2 % nell’intervento operativo rispetto all’equipe psicologica e psicoterapeutica e infermieristica. Ma anche amministrativa, questo a sostegno e dimostrazione che la base del sistema di gestione dei fondi economici prevale su un modello evidentemente ancora lontano dall’ottica bio psico sociale. Difatti le nostre politiche attuali sono fortemente orientate all’integrazione. Il grafico sottostante dimostra come l’attuale 5° piano nazionale di azione e di intervento per l’infanzia e l’adolescenza sia attivo proprio nella rivalutazione e nel potenziamento della rete assistenziale materno infantile. La lotta contro le disparità sociali e nella fruizione dei servizi sanitari territoriali si è visto fondamentale dopo questi anni duri di pandemia; che hanno fortemente provato alterato e aggravato situazioni familiari già di per sé compromesse; come nella gestione parentale di minori con patologie del neuro sviluppo. Questi fondi stanziati vanno sicuramente utilizzati anche per la costituzione di centri di riabilitazione territoriale in convenzione e a sostegno delle strutture sanitarie pubbliche; laddove non siano presenti. Questo per permettere una prevenzione tramite diagnosi (0-3) precoce e permettere un intervento tempestivo fondamentale per un’evoluzione prognostica della patologia sicuramente più ottimale.

Politiche Interne

grafico 9 relativo alla presentazione del lavoro di tesi “il trattamento dei disordini del neurosviluppo in italia e nei paesi anglosassoni: analisi del contesto politico sanitario” anno 2020/2021grafico 9 relativo alla presentazione del lavoro di tesi “il trattamento dei disordini del neurosviluppo in italia e nei paesi anglosassoni: analisi del contesto politico sanitario” anno 2020/2021

Differentemente, per quanto concerne le politiche territoriali inglesi, il concetto di unità territoriale è concepito sulle specifiche scelte autonome delle zone e dei rispettivi “distretti”. Non sempre sono presenti i servizi per l’infanzia e manca una reale costituzione dell’equipe multidisciplinare nei disordini del neuro sviluppo che sono in prevalenza costituiti da ASD/ LD/ ED. Difatti vi sono clinici e centri di riferimento esclusivi per queste tre categorie. Non esiste tuttavia una figura centrale come il neuropsichiatra infantile che possa conferire maggiore unità e collaborazione nella rete assistenziale.

National HEE children young people mental health service report (2-11-2021)

National HEE children young people mental health service report (2-11-2021)

come si evince dal grafico sopra riportato solo il 2 % è rappresentato da OT mentre il 4% da clinici, il 7 % invece sono tecnici della riabilitazione facenti parte l’equipe di salute mentale (psicologi, arte-dramma-musico terapeuti) mentre il personale psicoterapeutico, infermieristico e amministrativo rappresenta la gestione principale del CYPMHS workforce (servizi per l’infanzia e adolescenza). I servizi per la salute infanzia e adolescenza coprono solo il 30% del territorio inglese. Quindi in conclusione vi è una considerazione relativa dell’occupational therapist; rispetto anche a discipline come l’arte terapia e il sostegno psicologico/psicoterapeutico.

In Conclusione

Trovo questa una riflessione fondamentale in quanto spiega a livello statistico il ruolo dell’OT che si circoscrive ad una riabilitazione nelle autonomie del paziente in funzione di una futura possibile occupazione lavorativa. Quindi non esistono presupposti di reale confronto con il TNPEE, poiché anche se le metodologie utilizzate nel trattamento sono comuni, non vi è la concezione della presa in carico globale mirata al benessere del bambino invece che a solo sforzo prestazionale dello stesso; corretto ma eticamente differente. Il ruolo dell’OT non prevede un profilo funzionale e non vi è diretto contatto con una figura clinica quale il neuropsichiatra infantile. La natura di questo articolo spinge a valorizzare e diffondere la figura del TNPEE come unica nel panorama internazionale; bisogna lottare con forza per diventare centro formativo/informativo e di ricerca che sappia mantenere la sua unicità dimostrando di saper utilizzare codici linguistici internazionali.

Key words

OT, CYPMHS workforce, England, NHS, politiche nazionali per l’infanzia e adolescenza, TNPEE, equipe multidisciplinare di NPI, NPI; centri di riabilitazione convenzionati

Bibliografia e Sitografia


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