ABSTRACT - Tecniche a mediazione corporea per la gestione di dolore e fatigue negli adolescenti con linfoma di Hodgkin: revisione della letteratura e proposte di trattamento

ABSTRACT - Tecniche a mediazione corporea per la gestione di dolore e fatigue negli adolescenti con linfoma di Hodgkin: revisione della letteratura e proposte di trattamento

ABSTRACT

Background: Dolore e fatigue,  causati dalla patologia stessa o dalle terapie  o procedure antitumorali, sono tra i sintomi maggiormente riportati dai pazienti pediatrici che soffrono di cancro. Il linfoma di Hodgkin (LH), il 6-7% dei tumori infantili e il più frequente in adolescenza (con 65 casi per 1.000.000 l’anno [1]), `e accompagnato da prognosi negli anni sempre più favorevoli, con probabilità  di sopravvivenza a lungo termine, in seguito a trattamento, superiore al 90%.[1] [2] Questo comporta un aumento dei pazienti sottoposti a trattamenti più o meno invasivi o pazienti fuori terapia che possono incorrere in sintomatologia  secondaria o in effetti collaterali del- le terapie sostenute. Inoltre, dolore  e fatigue possono compromettere  la compliance alle terapie da parte del paziente  e delle  famiglie. Nonostante  questo,  spesso dolore e fatigue, a causa della loro variabilità e soggettività, vengono misconosciuti, sottovalutati o non adeguatamente trattati.

E`  sempre più frequente negli ultimi anni l’approccio con tecniche mediazione corporea che, insieme alle terapie di cura standard, hanno l’obiettivo di alleviare le sofferenze fisiche, psicologiche ed emotive che spesso accompagnano la patologia oncologica. Tali tecniche possono inserirsi  nel percorso di cura degli adolescenti con LH.

Obiettivi:  L’obiettivo  primario della tesi `e  quello di indagare   se in letteratura scientifica esiste una correlazione tra l’impiego di tecniche a mediazione  corporea  e il miglioramento della gestione di dolore e fatigue,  correlati alla malattia e ai tratta- menti, negli adolescenti con LH con conseguente incremento  della qualità della vita quotidiana. Alla luce di quanto emergerà dalla revisione della letteratura scientifica, in base alle evidenze di efficacia  e ai limiti rilevati, verrà avanzata una proposta di trattamento per la gestione di dolore  e fatigue con il Metodo Feldenkrais.

Tipologia di tesi: Revisione della letteratura e proposta  di trattamento.

Materiali e metodi:  La ricerca bibliografica si basa sulle banche dati CINAHL, PubMed. Viene presa in considerazione la popolazione oncologica relativa a pazienti in età pediatrica ed adolescenti, e ci si riferisce ai parametri di dolore e fatigue in tutte le fasi di patologia e trattamento, comprendendo i pazienti fuori terapia e i lungo sopravviventi. Sarà data una definizione di “tecniche a mediazione corporea” con i relativi criteri di inclusione ed esclusione dei risultati  ottenuti attraverso la ricerca.

Parole chiave: adolescents, oncology, fatigue, pain, complementary therapies

Risultati  e conclusioni: In varie fasi del percorso di patologia oncologica pediatri- ca l’approccio con terapia Reiki[3][4] ha effetti benefici sulla sintomatologia dolorosa. Attraverso la revisione della letteratura sono stati rilevati pochi studi riguardo la l’impiego di altre tecniche a mediazione corporea nel trattamento di dolore  e fatigue nei pazienti con patologia oncologica pediatrica, quasi nessuno riguardo adolescenti con LH, cos`ıcome poche evidenze di efficacia di tali tecniche.

In conclusione, i risultati rilevati sono promettenti ma ulteriori studi sono necessari alfine di rilevare ed analizzare i meccanismi con cui queste agiscono.


ABSTRACT

Background:  Pediatric patients with cancer report pain and fatigue, caused by the disease itself or by cancer therapies and procedures,  as some of most common symptoms. Hodgkin’s lymphoma (HL), represents the 6-7% of childhood cancers, it is the most frequent cancer in adolescence (with 65 cases per 1,000,000 a year [1]) and, during years, it has increasingly favorable prognosis, with long-term survival probabilities, following treatment, more than 90%.[1][2] Because of this the number of patients undergoing treatments, more or less invasive,  and the number of patients off-therapy, who may suffer of some secondary symptoms or therapies’  side effects, are increasing.  In addition, patient’s and families’ compliance with therapies can be compromised by pain and fatigue. Often, pain and fatigue, due to their variability and subjectivity,  are ignored, underestimated or not adequately treated.  Body- mediation techniques, together with standard therapies, aim to alleviate physical, psychological and emotional suffering that often come with oncological pathology. The use of these techniques is increasing, and can become part of the care pathway of adolescents with HL.

Objectives: The primary objective of this thesis is to investigate whether in scien- tific literature there is a correlation between the use of body-mediation techniques and the improvement of pain and fatigue management, related to disease and treat- ments, in adolescents with HL, with an increase in the quality of daily life.  From what will emerge from this review, we will put forward a proposal for pain and fa- tigue management with the Feldenkrais Method; the proposal will be based on the evidence of effectiveness and the limits detected in the review.

Type of thesis: Literature review and treatment proposal.

Materials  and methods: A literature review has been carried out to analyse pain and fatigue along pathology and treatment  stages in the oncology population of paediatric and adolescent patients, including off-therapy and survivors patients. A definition of ”body-mediation technique” has been given, together with criteria for publications inclusion or exclusion in the analysis. The review has been carried out using the CINAHL and PubMed databases.

Key words: adolescents, oncology, fatigue, pain, complementary therapies

Results and conclusions: Through the literature review, we have found that the approach with the Reiki therapy has beneficial effects on painful symptoms in some phases of the cancer path of paediatric  patients.[3][4].  Few studies have been carried out on other body-mediation techniques for the treatment  of pain and fatigue in paediatric patients with cancer and almost none regarding adolescents with HL, as well as few evidence of the effectiveness of such techniques has been demonstrated. In conclusion, it can be affirmed that there are some promisingfindings,  however further studies would be needed to detect and analyse more in depth the mechanisms by which body-mediation techniques act.

Premessa

Come futura terapista della neuro e psicomotricit`a dell’et`a evolutiva, durante il ti- rocinio formativo ho avuto modo di lavorare con bambine, bambini e adolescenti affetti da patologia oncologica. Con tali pazienti, talvolta non `e quasi possibile ef- fettuare sedute di riabilitazione, nonostante tante volte si dimostrino partecipi e con buona compliance ai trattamenti, dal momento che spesso si sentono spossati, con nausea, grave astenia, fatiguefisica e mentale, dolore, ecc. Gli effetti collaterali del cancro e dei trattamenti possono obbligare i pazienti a stare lungamente fermi, di fatto compromettendo ulteriormente le loro possibilit`a, incrementando l’astenia e/o la difficolt`a a muoversi. La riabilitazione diventa quindi allo stesso tempo difficoltosa ed essenziale, pu`o essere dolorosa ma insieme pu`o aiutare a prevenire controindica- zioni dell’allettamento e dell’immobilit`a come piaghe da decubito, dolori articolari o muscolari, accompagnando i pazienti nel percorso di cura, nel post-trattamento o nel percorso di cure palliative e difine vita. Ho trovato particolare interesse nell’equili- brio tra limiti e necessit`a e nella possibilit`a di evitare ulteriori sofferenze a pazienti gi`a compromessi da patologia grave, e, insieme al pregresso interesse per il Metodo Feldenkrais, questo mi ha spinto a indagare circa le possibilit`a complementari di trattamento per i sintomi di dolore e fatigue.

Introduzione

Negli ultimi anni, i tassi di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dei pazienti in et`a evolutiva con patologia oncologica (con differenze tra leucemie, tumori solidi o tumori del Sistema Nervoso Centrale (SNC)), sono aumentatifino a circa l’82% per i bambini e all’86% per gli adolescenti.[1] La maggior parte di questi pazienti presen- ta, tra i vari sintomi, dolore e fatigue, associati alle fasi della malattia o a procedure diagnostiche e cure antitumorali. Un inadeguato trattamento di tali sintomi porta ad un significativo incremento della sofferenzafisica, mentale, emozionale e spiri- tuale, condizionando la vita quotidiana ed alterandone la qualit`a. In particolare, gli adolescenti con linfoma di Hodgkin (LH) spesso presentano una prognosi positiva con un trend di sopravvivenza in crescita (per le sopravvivenze a 5, 10 e 15 anni il trend di sopravvivenza `e rispettivamente al 95%, 91% e 90%[1]). L’incremento della sopravvivenza comporta un aumento del numero di pazienti sottoposti a terapia o off-therapy a rischio di sintomi ed effetti collaterali come dolore o fatigue. Per ge- stire al meglio dolore e fatigue negli adolescenti con LH risulta necessario costruire un percorso integrato, formando una rete di soggetti che rispondano alle differenti necessit`a che si presentano durante il percorso di malattia e trattamento. I principi generali della gestione farmacologica del dolore sono basati sulle linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanit`a) [5], ma un effettivo ed ottimale controllo di dolore e fatigue necessita, oltre alla terapia farmacologica, anche di tecniche tera- peutiche integrative non farmacologiche. Le tecniche a mediazione corporea - come il Reiki, Tecniche di respirazione e di rilassamento, Biofeedback, Mindfulness, Igiene del sonno e rilassamento, Metodo Feldenkrais - si prefiggono di avere un valore te- rapeutico globale,fisico e psichico, attraverso l’utilizzo del corpo e del rilassamento. Tra i piu` importanti effetti generali che tali tecniche possono avere sull’organismo, rientrano l’induzione di uno stato di rilassamento, il distacco emotivo dalle situazio- ni particolarmente stressanti e l’incremento delle capacit`a di recupero psico-fisico, con conseguente miglioramento del controllo di dolore e fatigue.[6] In associazione a presidi farmacologici o, quando questi sono controindicati, le tecniche a mediazione corporea possono rappresentare uno strumento terapeutico per la gestione di dolo- re e fatigue; con questo lavoro ci si prefigge di approfondire le citate modalit`a di trattamento, analizzando le evidenze e le lacune presenti nella letteratura scientifica riguardo la correlazione tra l’impiego di tecniche a mediazione corporea/alternative e la riduzione dell’intensit`a del dolore e della fatigue negli adolescenti con linfoma di Hodgkin.

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