ABSTRACT e INTRODUZIONE - Studio del trattamento riabilitativo secondo i principi del Metodo ETC nel paziente con Artropatia Emofilica

ABSTRACT e INTRODUZIONE - Studio del trattamento riabilitativo secondo i principi del Metodo ETC nel paziente con Artropatia Emofilica

ABSTRACT

L’artropatia emofilica comporta una degenerazione cronica e progressiva di tutte le articolazioni “bersaglio”, in seguito a ripetuti emartri. Questo determina un’importante sintomatologia dolorifica, rigidità articolare con progressiva deformità e riduzione del range articolare.

Questa tesi si propone di sperimentare il metodo dell’Esercizio Terapeutico Conoscitivo in pazienti in età evolutiva affetti da artropatia emofilica.

La conoscenza della patologia e dell’approccio riabilitativo dell’Esercizio Terapeutico Conoscitivo nelle lesioni traumatiche, sono stati approfonditi attraverso la ricerca bibliografica.

Per realizzare la sperimentazione sono stati presi in esame i casi che corrispondevano ai seguenti criteri di inclusione: età tra 8-15 anni, diagnosi di artropatia emofilica, presa in carico multidisciplinare. In accordo con l’equipe curante, sono stati selezionati tre casi seguiti presso il Centro Emofilia del presidio ospedaliero O.I.R.M.-St.Anna. Di questi due sono risultati idonei a intraprendere un ciclo di trattamento con il metodo dell’Esercizio Terapeutico Conoscitivo. Tutti i casi sono stati seguiti con frequenza bisettimanale, in un intervallo di tempo compreso tra Giugno e Settembre 2014. Per motivi etici, il trattamento con il metodo ETC è stato proposto come integrazione del trattamento fisioterapico condotto sui casi selezionati. Per ciascun paziente, è stato impostato un piano di trattamento individualizzato, utilizzando, per l’esecuzione degli esercizi, i sussidi ideati dall’autore. All’inizio e al termine del trattamento è stata condotta una valutazione, per verificare i risultati.

In chiusura dello studio, si può affermare che l’utilizzo di questo metodo ha dato riscontri positivi, pur non essendo possibile una reale comparazione con altri metodi.

Parole chiave: emofilia, artropatia emofilica, Esercizio Terapeutico Conoscitivo, trattamento riabilitativo

ABSTRACT EN

The haemophilic arthropathy causes a chronic and progressive degeneration of "target" joints subsequent to repeated hemarthrosis. It leads to significant pain symptoms, joint stiffness with progressive joint deformity and limited range of motion.

The aim of the thesis is to evaluate the usefulness of the Cognitive Therapeutic Exercise, in pediatric patient suffering from haemophilic arthropathy.

The knowledge of the disease, its Specific Pathological Motor and the Cognitive Therapeutic Exercise approach in traumatic injuries, were examined through literature revision.

The experimentation has been conducted on clinical cases, which answer the following criteria: age of patients between 8 to 15 years old, diagnosis of haemophilic arthropathy, followed by physiotherapist at the Hemophilia Center of the hospital OIRM-St.Anna.

According to Hemophilia Center’s multidisciplinary team, we have selected three cases; two of them are eligible to embark a cycle of treatment with the Cognitive Therapeutic Exercise approach.

We followed these cases in the interval of time between June and September 2014 (twice a week). For ethical reasons, the treatment with the ETC’s method has been proposed as an integration of physiotherapy treatment conducted in selected cases. For each patient, we set an individualized treatment plan and we use the objects designed by the author. At first and at the end of the treatment period, we conducted evaluations.

On conclusion, it can be stated that the use of this method has given positive feedback from the point of view of the motor programming.

Key words: haemophilia, haemophilic arthropaty, Cognitive Therapeutic Exercise, rehabilitative treatment


INTRODUZIONE

L’obiettivo generale della tesi è quello di sperimentare i principi del metodo E.T.C. in bambini e ragazzi affetti da artropatia emofilica al fine di verificare se, l’integrazione con il regolare trattamento fisioterapico, possa essere significativa nel migliorare l’organizzazione dinamica e funzionale.

L’artropatia emofilica comporta la degenerazione cronica e progressiva di tutte le strutture articolari “bersaglio” di ripetuti versamenti intra-articolari, definiti emartri. Questo quadro clinico è caratterizzato da un’importante sintomatologia algica, progressiva deformità articolare, riduzione e rigidità articolare. Nelle fasi successive la mobilità si riduce ulteriormente e si ha una graduale perdita della funzione con conseguente comparsa di disabilità. Per rieducare il paziente si fa ricorso alle tecniche di chinesiterapia, con l’obiettivo di raggiungere la migliore aspettativa di vita, in relazione all’evolversi del quadro clinico. Esistono numerosi studi, pubblicati nei database biomedici e all’interno di riviste specialistiche come “Haemophilia” che dimostrano l’efficacia, secondo i principi dell’Evidence Based Medicine (EBM) della fisioterapia nei pazienti con emofilia, sin dai primi anni di vita. L’esercizio terapeutico conoscitivo (ETC), elaborato da C. Perfetti, G.F. Salvini e coll., si pone l’obiettivo di favorire il processo di apprendimento/riapprendimento in condizioni patologiche, promuovendo l’adattabilità del soggetto attraverso condotte terapeutiche il più possibile riconducibili alla realtà. C. Perfetti con la collaborazione di altri insigni studiosi ha pubblicato numerosi scritti sul trattamento riabilitativo; tra i quali emerge la monografia scritta da E. De Giovannini, nel 1993, riguardo il trattamento delle lesioni traumatiche dell’arto inferiore tramite il metodo dell’esercizio terapeutico conoscitivo (E.T.C.), in cui possono rientrare i quadri di artropatia emofilica; tale scritto avvalora la possibilità di realizzare questa tesi.

Gli strumenti principali utilizzati nel corso della stesura dell’elaborato sono stati i seguenti:

  • Il database biomedico (PubMed) che ha permesso di consultare articoli estratti da riviste specialistiche, altrimenti difficili da reperire;
  • I sussidi, oggetti neutri nelle caratteristiche fisiche e nella funzione, ideati da C. Perfetti per riprodurre condotte terapeutiche riconducibili alla realtà;
  • Le scale di valutazione: l’esame articolare del “range of movement” (ROM), la scala di valutazione funzionale GMFM-66, la scala di misurazione del dolore (NRS) per valutare i pazienti prima e dopo il percorso di trattamento.

In sintesi, il percorso, che ha portato alla stesura della tesi, è stato impostato seguendo una metodologia scientificamente orientata.

  • FASE I - RICERCA BIBLIOGRAFICA: attraverso la consultazione di testi cartacei e la ricerca di articoli per mezzo di database biomedici (PubMed, Cinahl);
  • FASE II - DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI, tenendo in particolare considerazione la scelta di elaborare una tesi di tipo sperimentale, che potesse essere scientificamente valida. Per la realizzazione della fase I e della fase II è stato utile stilare i quesiti di ricerca facendo riferimento alla metodologia P.I.C.O.
  • FASE III - INDIVIDUAZIONE DELLA CASISTICA, attraverso il confronto con l’equipe multidisciplinare che si occupa di questa patologia;
  • FASE IV – IL PERCORSO SPERIMENTALE: È stata prevista una prima fase dedicata alla raccolta dei dati anamnestici significativi (clinici e riabilitativi). Un secondo tempo, osservativo-valutativo, per valutare il livello clinico-funzionale dei pazienti. Un periodo successivo dedicato al trattamento secondo i principi del metodo E.T.C, come integrazione al regolare percorso di trattamento. Le proposte sono state rivolte esclusivamente agli arti inferiori. Un ultimo periodo di tempo dedicato alla rivalutazione dei soggetti con le medesime scale di valutazione, gli stessi item per valutare l'evoluzione dei casi.
  • FASE V – STESURA DELL’ELABORATO

 

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