All’inizio era il verbo? No, all’inizio era l’azione! Alla ricerca di una spiegazione motoria delle difficoltà comunicative nell’autismo

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Riassunto

Introduzione: Numerosi studi propongono che le anomalie motorie precoci che caratterizzano l'autismo possano essere alla base delle peculiari difficoltà comunicative e sociali dei soggetti affetti da tale sindrome (Teitelbaum et al., 1998, Leary e Hill 1996, Bauman, 1992). L'idea di studiare i legami tra azione e linguaggio nell'autismo si colloca quindi all'interno di tale cornice teorica e il lavoro svolto nelle presente tesi fa particolare riferimento all'ipotesi secondo cui la presenza di comandi motori accoppiati tra aperture di mano e bocca interna durante il parlato possa essere un indicatore di un corretto sviluppo motorio e linguistico, che nei soggetti con DGS appaiono spesso deficitari.

Scopo: L'obiettivo del presente studio è,  quindi, quello di indagare in soggetti con sviluppo tipico (TD) e in soggetti con Disturbo Generalizzato dello Sviluppo (DGS) gli effetti della prensione manuale di oggetti grandi e piccoli sui parametri dello spettro vocale di parole pronunciate appena dopo l'afferramento, cercando eventuali differenze di tali effetti tra i due gruppi considerati.

Materiali e Metodi: Ad oggi, sono stati inclusi nel gruppo di controllo 9 soggetti con sviluppo tipico (TD) e nel gruppo sperimentale 1 soggetto con Disturbo Generalizzato dello Sviluppo (DGS). Tutti i partecipanti hanno un'età cronologica compresa tra i 4 e i 5 anni e un'età mentale nei limiti della norma.

I nessi motori alla mano e alla bocca sono stati misurati analizzando la cinematica del movimento di prensione di oggetti grandi e piccoli e la Formante (F) 1 dello spettro vocale della parola pronunciata, un parametro legato all'apertura della bocca interna, che normalmente si modifica al variare della contemporanea apertura delle dita.

Risultati: Nei soggetti con sviluppo tipico i valori medi della F1 dello spettro vocale della parola pronunciata sembrano essere modulati dai valori medi dell'apertura delle dita associati alla dimensione dell'oggetto afferrato (grande vs piccolo). Per quanto riguarda l'analisi vocale svolta sull'unico soggetto finora appartenente al gruppo sperimentale (bambini con DGS), anche se non è stato possibile svolgere un'analisi statistica, è interessante notare che i valori medi della F1 non sembrano essere modulati dall'apertura delle dita durante la prensione di oggetti grandi e piccoli.

Discussione: Seppur preliminari, i risultati del presente studio suggeriscono la presenza di doppi comandi motori alla mano e alla bocca in soggetti con sviluppo tipico già all'età di 4 e 5 anni. Per quel che riguarda il soggetto appartenete al gruppo sperimentale, l'assenza di effetti specifici del movimento di prensione sul parametro vocale  F1 identificherebbe la probabile compromissione dei doppi comandi motori alla mano e alla bocca. I risultati ottenuti  suggerirebbero quindi che i disordini del movimento che caratterizzano l'autismo possano acquisire centralità nella spiegazione di tale disturbo e dei suoi sintomi.

Conclusioni: Ulteriori studi che si concentrino sui nessi mano-bocca studiati nella presente tesi potrebbero aprire la strada all'ideazione di interventi riabilitativi focalizzati sul potenziamento delle abilità motorie e gestuali come strumento per ottenere possibili miglioramenti sulle abilità comunicative e linguistiche.

 

Abstract

Introduction: Many studies suggest that the early motor impairment which characterizes autism can be the reason behind the peculiar communicative and social difficulties of the individuals affected with such syndrome (Teitelbaum et al., 1998, Leary e Hill 1996, Bauman, 1992). The idea of studying the functional links between action and language in autism can be placed within such theoretical background and the work conducted in this thesis is particularly referring to the hypothesis that says that the presence of double motor commands between the openings of hand and internal mouth during the speech could be index of a correct motor and linguistic development, which often appear to be deficient in subjects affected with Autism Spectrum Disorders (ASD).

Objective: The aim of this study is, therefore, to examine in Typically Developing subjects (TD) and in ASD subjects the effects of manual grasping of large and small objects on parameters of the vocal spectra of words pronounced immediately after the grasping.

Methods: Up to now, 9 typically developing (TD) subjects have been included in the control group, and 1 subject diagnosed with Autism Spectrum Disorders has been included in the experimental group. All participants are 4-5 years old and have a normal mental age.

The motor links between hand and mouth have been measured by analysing the kinematics of manual grasping of large and small objects and the Formant (F) 1 of the vocal spectra of the spoken words, a vocal parameter related to the opening of the internal mouth and normally modulated by the contemporary finger aperture.

Results: Concerning TD subjects, finger apertures related to object size (large vs. small) during grasping seem to modulateF1 values.Although it is not possible to perform a statistical analysis on data collected from only one participant, vocal analysis performed on vocal spectra of the subject included in experimental group (children diagnosed with DGS) shows that F1 values seem not to be affected by finger aperture related to objects size during grasping.

Discussions: Despite being only preliminary, the results of the present study suggest the existence of a double hand-mouth motor commands system in 4-5 years-old TD subjects, while, examining the vocal spectrum of a ASD subject, we don't observe specific effects of grasping kinematics on the F1, and this results would identify the possible impairment of the double hand-mouth motor commands system in autism. The obtained results would then suggest that the movement disorders that characterize autism could acquire a central role in the explanation of this syndrome and its symptoms.

Conclusions: Further studies on this topic could make way to the development of rehabilitating interventions focusing  on the enhancement of motor and gestural abilities as a tool to obtain possible improvements on communicative and linguistic abilities.

 

Indice

 
All’inizio era il verbo? No, all’inizio era l’azione! Alla ricerca di una spiegazione motoria delle difficoltà comunicative nell’autismoRiassunto; Abstract
 
 INTRODUZIONE: premesse; scopi.
 
  1. L' AUTISMO: definizione di autismo; incidenza e prevalenza; criteri diagnostici e sintomi; disturbi pervasivi dello sviluppo; strumenti diagnostici, la valutazione funzionale; diagnosi differenziale; eziopatognesi, eredita' e geni coinvolti, teorie neurologico-patofisiologiche, teorie interpretative e neuropsicologiche.
  2. ALLA RICERCA DI UNA SPIEGAZIONE MOTORIA DELL’AUTISMO E DEI SUOI SINTOMI: cenni introduttivi; azione e linguaggio, dalla mano alla bocca: evoluzione della comunicazione verbale; sistema specchio, cognizione sociale e evoluzione del linguaggio, caratteristiche anotomo-funzionali del sistema specchio, sistema specchio e linguaggio; controllo motorio accoppiato di mano e bocca, associazione del sistema specchio con i doppi comandi; sviluppo del sistema orale-manuale precoce in soggetti con sviluppo tipico; spiegazione motoria delle difficolta' comunicative verbali nei soggetti con autismo.
  3. MATERIALI e METODI: presupposti teorici; partecipanti, gruppo sperimentale, gruppo di controllo; apparato, stimoli e procedura; registrazione e analisi dei dati, registrazione e analisi cinetica, registrazione e analisi vocale, analisi statistica.
  4. RISULTATI: analisi cinematica; analisi vocale.
  5. DISCUSSIONE
 
CONCLUSIONI
 
BIBLIOGRAFIA
 
RINGRAZIAMENTI
 
Tesi di Laurea di: Valentina DEL BELLO 

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