Protocollo per la valutazione delle abilità prassiche e della coordinazione motoria (APCM)

Protocollo per la valutazione delle abilità prassiche e della coordinazione motoria (APCM)

La cognizione endocorporea

INDICE PRINCIPALE

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La cognizione endocorporea

Nei capitoli precedenti si è parlato del concetto di “embodied cognition”, ovvero quella filosofia secondo la quale corpo e mente giocano un ruolo sinergico nell’apprendimento dell’essere umano, lo sviluppo delle funzioni motorie e delle competenze cognitive progrediscono parallelamente. Bisogna quanto più possibile, attraverso il movimento e l’interazione con l’ambiente, far “sperimentare” al corpo esperienze sempre nuove, tali esperienze modelleranno meccanismi cognitivi cosicché mente e corpo risulteranno sempre più capaci di saper agire, di autoregolarsi, di relazionarsi e percepire al meglio il mondo che ci circonda. Un corpo “poco capace” di coordinarsi condizionerà tutti quei processi che normalmente risultano automatici, movimenti routinari che acquisiti attraverso l’esperienza e la reiterazione vengono svolti in maniera automatizzata.

Nei bambini disprassici è nota ormai la grande difficoltà nel pianificare e organizzare azioni che in realtà dovrebbero risultare semplici e quasi automatiche, questa compromissione obbliga questi bambini a sfruttare al massimo la loro attenzione con un forte dispendio di energie e risorse. I cinque sensi risultano fondamentali per interagire con l’ambiente: la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto ci permettono di sviluppare e affinare sempre nuove competenze, sono la “nostra porta sul mondo” e grazie anche a questi utilizziamo al meglio le nostre risorse, il nostro corpo e la nostra mente si sentono più capaci e tutto si riflette anche sull’aspetto emotivo e relazionale.

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I Protocollo per la valutazione delle abilità prassiche e della coordinazione motoria (APCM)

Lo sviluppo in età evolutiva dipende dall’interazione di varie funzioni:

  • sensazione e percezione.
  • schemi motori.
  • flessibilità tra i vari sistemi.
  • interazione tra organismo e ambiente.
  • esecuzione e problem solving.

L’APCM (protocollo per la valutazione delle abilità prassiche e della coordinazione motoria) messo a punto dalla dottoressa Sabbadini e dal suo team, si basa proprio sul concetto dell’embodied cognition, esso mira a ricercare, attraverso l’osservazione e la richiesta di diversi items, le abilità sensoriali-percettive-motorie individuali e di come il bambino riesce ad integrarle. Nel protocollo è possibile osservare tre sezioni ed un questionario da compilare con i genitori, quest’ultimo sarà anche un momento di scambio che ci permetterà di indagare ancora più approfonditamente sulle capacità del bambino.

Il protocollo di valutazione è suddiviso in tre versioni in base all’età del bambino:

  • FASCIA DI ETA’ 3-4.6 ANNI
  • FASCIA DI ETA’ 4.6-6 ANNI
  • FASCIA DI ETA’ 6.1-8 ANNI

Le tre sezioni sono:

  1. funzioni di base
  2. schemi di movimento
  3. funzioni cognitive adattive

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Somministrazione del protocollo APCM

FUNZIONI DI BASE

Una prima fase dell’osservazione si basa sulle funzioni di base: percezione, coordinazione respiratoria e postura.

  • PERCEZIONE: La percezione è una funzione tale per cui noi attribuiamo un significato agli input che ci arrivano dal mondo esterno attraverso i nostri cinque sensi. La percezione risulta essere quindi un fenomeno soggettivo, ognuno di noi percepisce in maniera differente anche in base a ciò che la nostra memoria rievoca di quella sensazione. Bambini affetti da disprassia possono avere un’alterata recettività sensoriale e bisogna tener conto di questo, perché alcuni stimoli potrebbero risultare per loro troppo intensi causandone una bassa sopportazione.
  • COORDINAZIONE RESPIRATORIA E POSTURA: Coordinazione respiratoria e postura sono strettamente correlati, sappiamo difatti che un’ottimale postura del cingolo scapolare e del tronco nonché il buon mantenimento muscolare dorsale e toracico, promuovono l’espansione della gabbia toracica permettendo quindi una migliore respirazione, quest’ultima avrà una considerevole rilevanza sulla qualità di vita del bambino in ogni suo aspetto, dalle routine quotidiane, alla percezione del proprio corpo, al linguaggio e alla propria autostima; risulta quindi chiaro come sia fondamentale una corretta consapevolezza del proprio schema corporeo.

Queste tre funzioni di base si integrano tra loro, evidenze scientifiche ci dimostrano infatti come la loro mancata sinergia influisca sull’adattamento e l’apprendimento del bambino, necessitando quindi di un’attenta osservazione e, dove necessario, un’accurata riabilitazione.

In questa prima sezione, equivalente per tutte e tre le fasce d’età, indagheremo sulla recettività sensoriale, soffermandoci su ognuno dei cinque sensi (tatto, olfatto, vista, udito, gusto), oltre ad osservare il bambino chiederemo ai familiari se esso presenta una ipersensibilità a determinati stimoli, se ha una bassa tolleranza ai rumori troppo forti o a luci troppo intense, come reagisce al contatto fisico, se presenta una selettività alimentare marcata e se in mezzo agli altri risulta essere più nervoso. Successivamente si osserverà la respirazione intercostale, diaframmatica e naso/bocca, rispetto all’atteggiamento e alla postura di ogni segmento corporeo e come questa funzione viene controllata dal bambino durante le consegne. Infine verrà analizzata la postura in posizione eretta, durante la deambulazione, in posizione seduta mentre disegna e durante le attività di gioco. L’osservazione qui si baserà sulla simmetria di ogni segmento corporeo e sulla coordinazione della respirazione.

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SCHEMI DI MOVIMENTO

Come già illustrato nei capitoli precedenti sono vari gli studi che dimostrano come movimenti, in particolare azioni sequenziali delle dita delle mani, siano prognostici di uno sviluppo del linguaggio ottimale e che quando si potenzia sia la coordinazione rispetto soprattutto a questa sequenza motoria e sia il linguaggio, entrambe le funzioni traggono un enorme beneficio. In questa sezione l’approfondimento diagnostico si basa su differenti schemi di movimento in base alla versione per fascia d’età e rispetto a competenze che ci permettono di valutare quali tappe il bambino ha raggiunto ed il livello di competenza di ogni performance, per ogni richiesta si darà un punteggio e si calcolerà anche il tempo impiegato. Le aree di osservazione saranno le seguenti:

Equilibrio (statico-dinamico)

FASCE D’ETA’ 3-4.6 ANNI 4.6-6 ANNI 6.1-8 ANNI

  1. Sta in piedi da solo per 10 secondi senza muoversi?
  2. Cammina sulla punta dei piedi?
  3. Riesce a mantenere l’equilibrio su una gamba sola flettendo l’altra e mantenendo le braccia lungo l’asse corporeo?
  4. Riesce a saltare a piedi uniti dentro un quadrato o a camminare lungo una linea segnata sul pavimento?

Durante ogni consegna l’esaminatore dovrà osservare la postura; richiedere al bambino di mantenere l’equilibrio prima su una gamba e poi sull’altra e valutare se vi è un lato dominante; analizzare se il bambino alla consegna di seguire camminando la linea disegnata a terra o di saltare all’interno di un quadrato, mantiene il controllo della respirazione, l’atteggiamento del capo e se c’è inseguimento visivo.

Movimenti oculari (oculomozione)

FASCIA D’ETA’ 3-4.6 ANNI

  1. È presente aggancio visivo e inseguimento visivo?
  2. Riesce ad attuare movimenti oculari a comando?
  3. Durante l’osservazione spontanea, come si presenta lo sguardo?

Durante ogni consegna l’esaminatore deve spiegare bene al bambino che tutti questi movimenti devono essere effettuati tenendo fermo il capo, sarà poi cura dell’esaminatore analizzare se il bambino riesce o se compensa con il capo; osservare postura, respirazione e se è presente tensione.

FASCIA DI ETA’ 4.6-6 ANNI

Agli items precedentemente citati si aggiunge:

  1. Riesce, con l’utilizzo di punti di riferimento simmetrici, a spostare lo sguardo da un punto a un altro?

Durante questa consegna l’esaminatore analizzerà se il bambino riesce a coprire tutto il campo e se lo sguardo è allineato.

FASCIA DI ETA’ 6.1-8 ANNI

Per quanto concerne la valutazione in questa fascia di età, alcuni items vengono aggiunti altri modificati:

  1. Riesce a fissare un oggetto immobile per almeno 8 secondi?
  2. Riesce a ripetere aggancio visivo e inseguimento visivo per almeno 2-3 volte?
  3. Ruota nei due sensi con auto comando?
  4. Riesce, con l’utilizzo di punti di riferimento simmetrici, a spostare lo sguardo da un punto a un altro?
  5. Come appaiono i movimenti spontanei?

Nota importante deve essere data all’ultima consegna, uguale per tutte e tre le fasce d’età, ovvero i movimenti spontanei. I parametri di riferimento del protocollo suggeriscono all’esaminatore, non solo la modalità di osservazione di questi movimenti, ma anche ciò che essi indicano: sguardo erratico e fisso o a scatti è segno di disprassia oculare; lo sguardo mobile è indice di senso di normalità; il recupero da una forma grave di aprassia può palesarsi con uno sguardo a scatti.

Movimenti in sequenza delle mani e delle dita

FASCIA D’ETA’ 3-4.6 ANNI

  1. È presente diadococinesi?
  2. Per imitazione il bambino riesce a effettuare prono/supinazione delle mani? Mostra, sempre per imitazione, opposizione pollice/indice e pollice/mignolo?

La diadococinesi è fondamentale per comprendere la maturazione della coordinazione, essa può risultare rozza e grossolana nei primi anni di vita, ma poi tende a migliorare; l’opposizione pollice/medio e pollice/mignolo è un’abilità che fisiologicamente si presenta nei bambini a partire dai 3 anni di età, ciò che si deve valutare è se essa si presenta in maniera automatica o se necessita di controllo visivo.

FASCIA D’ETA’ 4.6-6 ANNI

Agli items precedentemente citati si aggiunge:

  1. Il bambino riesce, per imitazione, ad opporre il pollice a indice, anulare, medio e mignolo?
  2. Il bambino riesce, per imitazione, ad opporre il pollice alle estremità di ciascuna delle altre dita prima in avanti e poi indietro?
  3. Riesce a battere in sequenza ciascun dito della mano sul piano (Pianotages I)?

Le abilità inerenti al punto 1 e il punto 2 fisiologicamente compaiono nel bambino dai 4/5 anni in poi; il pianotages deve essere effettuato spiegando al bambino di dover poggiare il braccio sul tavolo fino al gomito, l’esaminatore dovrà osservare con quale dito il bambino inizia la sequenza, se riesce a mantenere ritmo, sequenza e coordinazione tra le varie dita.

FASCIA DI ETA’ 6.1-8 ANNI

Agli items precedentemente citati si aggiunge:

  1. Riesce a battere in sequenza ciascun dito della mano sul piano coordinando il movimento con la respirazione e rispondendo alle domande dell’esaminatore (Pianotages II)?

In questa versione di fascia d’età 6.1-8 anni, l’esaminatore potrà richiedere al bambino questo ulteriore compito, ma soltanto se il bambino supera con successo la prova di pianotages I; le domande che l’esaminatore proporrà al bambino saranno utili al fine di studiare non soltanto la coordinazione motoria ma anche l’attenzione condivisa, tali domande verteranno infatti nel far ripetere al bambino i giorni della settimana, i colori, a ripeterli in sequenza dall’inizio alla fine e viceversa o possono anche indagare l’aspetto emotivo, quindi sentimenti o preferenze del bambino preso in esame.

Sequenzialità esplicita

In questa sezione, tale funzione, viene osservata e valutata secondo due funzionamenti: motoria e gestuale; capacità sequenziali visuo-spaziali. Naturalmente progredendo per fasce d’età, i compiti risulteranno essere più complessi.

  1. Nella prima fascia d’età le abilità motorie e gestuali richieste saranno quelle di battere le mani davanti e sulle gambe e di chiudere a aprire in sequenza prima una mano e poi l’altra; nelle fasce d’età successive questi schemi di sequenza e crociati interesseranno tutto il corpo, via via richiedendo sempre più doppi compiti al bambino come quello di cambiare postura alternando la posizione degli arti inferiori e superiori o di saltellare durante questi cambi.
  2. Nella prima fascia d’età le capacità sequenziali visuo-spaziali proposte al bambino saranno quelle di accoppiare figure geometriche con una corrispondenza biunivoca; nelle fasce d’età successive la consegna sarà quella di eseguire sequenze di figure geometriche in ordine spostato.

L’esaminatore dovrà sempre richiedere al bambino di imitarlo per quanto riguarda gli schemi di sequenza e gli schemi crociati; Le prove inerenti alle capacità sequenziali visuo-spaziali permettono di comprendere sia la capacità del bambino in questo ambito, ma anche come si rapporta sul piano topologico e sulla rappresentazione spaziale.

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FUNZIONI COGNITIVE ADATTIVE

In questa sezione si andranno ad analizzare tutte quelle funzioni che sono necessarie all’adattamento del bambino, si riuscirà a comprendere il livello psicomotorio fino a quel momento raggiunto, si studieranno tutte quelle funzioni propedeutiche al motorio, al linguaggio, alle autonomie del bambino, alla gestione della sua vita di tutti i giorni. Anche qui le consegne diverranno sempre più complicate progredendo con l’età. L’esaminatore ad ogni prova darà un punteggio ed indicherà il tempo impiegato.

Coordinazione dinamica

Questa prima parte comprende prove uguali per tutte e tre le fasce d’età:

  1. Il bambino riesce a camminare verso un obbiettivo?
  2. Il bambino riesce a calciare una palla da fermo o dopo una breve corsa?
  3. Riesce a saltare un ostacolo di altezza pari al livello delle sue ginocchia?

L’osservazione di queste consegne deve basarsi sul tipo di deambulazione del bambino, sull’alternanza degli arti superiori e inferiori in fase di cammino, la postura e la respirazione che il bambino attua.

Abilità grafo-motoria

FASCIA DI ETA’ 3-4.6 ANNI

  1. Può tracciare una linea dall’altro al basso?
  2. Riesce a tracciare una linea da destra a sinistra e viceversa?
  3. Riesce a disegnare un cerchio chiuso su richiesta?
  4. Riproduce figure singole in uno spazio delimitato?

Durante l’esecuzione di queste attività l’esaminatore dovrà essere un attento osservatore, analizzando dapprima come il bambino spontaneamente disegna o scarabocchia; guarderà attentamente quale mano sarà predominante e dove e come utilizzerà l’altra mano; la qualità dei movimenti delle dita e la prensione; la postura di ogni segmento corporeo e in che posizione il bambino tiene il foglio durante il disegno; il tratto e la qualità del disegno.

FASCIA DI ETA’ 4.6-6 ANNI FASCIA DI ETA’ 6.1-8 ANNI

Gli items presenti in queste due sezioni per fasce d’età richiedono al bambino anche il “Griffonages” ovvero lo scarabocchio, dovrà essere fatto dal bambino da destra a sinistra e viceversa cambiando forma dello scarabocchio, controllando se riesce a mantenere il controllo del segno.

Abilità manuali

In questa sezione si indagherà su tutte quelle attività di motricità fine, come tagliare, avvitare, temperare una matita, afferrare un sacchetto, avvitare e svitare. Naturalmente anche qui le abilità richieste varieranno in base alla fascia di età in base a quello che dovrebbe essere il normale raggiungimento delle competenze del bambino. Tutte queste mansioni rientrano in quelle facoltà utili per le attività della vita quotidiana e permetteranno all’esaminatore di comprendere come il bambino riesce ad integrare specifiche funzioni motorie, il livello della competenza coordinazione oculo manuale e la modalità di organizzazione nell’utilizzo di entrambe le mani.

Gesti simbolici (su imitazione)

Le prove che il bambino dovrà superare in questa sezione, per tutte e tre le fasce d’età, riguardano i gesti simbolici su imitazione, funzione importantissima per indagare sull’aspetto relazionale, linguistico e cognitivo.

  1. Fa ciao con la mano?
  2. Imita la V con indice e medio?
  3. Fa marameo?
  4. Imita il segno della pistola?
  5. Fa ok con la mano?

L’esaminatore osserverà il livello di rappresentazione, il grado di competenza nel separare le dita delle mani e cosa fa il bambino con l’altra mano.

Movimenti oro-facciali intenzionali (prassie orali)

Nel capitolo precedente abbiamo parlato di disprassia orale e questa sezione ci permette di valutare proprio quegli step che il bambino dovrebbe raggiungere in base alla sua età e ci consente di effettuare una diagnosi precoce qualora tali competenze ancora non fossero state raggiunte.

  1. Il bambino muove la lingua in alto, a destra e a sinistra?
  2. Riesce a soffiare?
  3. Gonfia le guance?
  4. Stringe le labbra?
  5. Riesce a dare un bacio?

Tali compiti dovrebbero essere richiesti per comando, ma se il bambino ha difficoltà si sollecita per imitazione. Gli items sono uguali per tutte e tre le fasce d’età tranne che per l’ultima nella quale, oltre a quelle elencate, si propone al bambino non solo il gesto del bacio con le labbra, ma il far finta di tirarlo con la mano.

Abilità costruttive

Il protocollo APCM ci permette, grazie ai compiti qui richiesti al bambino, di analizzare le sue abilità visuo-cognitive, le competenze visuo-spaziali e la sua capacità di pianificazione.

FASCIA DI ETA’ 3-4.6 ANNIFASCIA DI ETA’ 4.6-6 ANNI

  1. Con l’utilizzo di bastoncini o fiammiferi riesce a riprodurre forme geometriche prima con e poi senza modello?
  2. Riesce a costruire con dei blocchetti configurazioni proposte? Riesce a rappresentare un ponte, una scala o una piramide?
  3. Da una figura tagliata in quattro pezzi, riesce a comporne una singola?
  4. È capace, con diversi elementi, a costruire una casetta o una sedia?

FASCIA DI ETA’ 6.1-8 ANNI

Per quanto riguarda questa fascia di età, al bambino viene proposta una competenza in più, ovvero quella di rappresentare le figure in una prospettiva tridimensionale, seguendo un modello a lui proposto.

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QUESTIONARIO DA COMPILARE CON I GENITORI

Una parte del protocollo di valutazione è dedicata ad un questionario con i genitori senza dimenticare mai che anche la nostra osservazione del bambino è importantissima. Qui ai genitori verranno fatte delle domande riguardanti:

  • il decorso della gravidanza
  • il tipo di temperamento del bambino da neonato
  • se il bambino presenta selettività alimentare
  • qualità di masticazione, deglutizione e movimenti della lingua
  • qualità del sonno
  • età in cui ha raggiunto e se sono state raggiunte le principali tappe neuro-psicomotorie
  • qualità e comparsa del linguaggio
  • Competenze raggiunte per le attività della vita quotidiana

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Preparazione del setting

La preparazione del setting è un aspetto fondamentale per la somministrazione dei test ed anche per il momento della terapia. È un mezzo basilare per far sì che la relazione terapista/bambino “funzioni”, va preparato in ogni suo aspetto tenendo conto di ciò che il terapista vuol fare, del tipo di bambino che verrà accolto in stanza di terapia e degli obbiettivi che vogliono essere raggiunti. Nel momento in cui il bambino entra in stanza di terapia viene a crearsi una relazione terapista/bambino che sarà fondamentale per tutto ciò che avverrà da quel momento in poi. Il bambino deve sentirsi sicuro, non frustrato, deve vivere quel momento come un’occasione di gioco, deve andar via ricordandosi che con noi si è divertito e deve avere piacere nel tornare.

Date queste premesse, possiamo approfondire il setting per quanto riguarda la somministrazione del protocollo per la valutazione delle abilità prassiche e della coordinazione motoria.

Lo spazio a disposizione deve essere abbastanza ampio per dare la possibilità ad esaminatore e bambino di effettuare tutte le richieste presenti; si necessita la presenza di un tavolino con due sedie adatte a bambini (in tal modo l’esaminatore sarà sullo stesso livello del bambino); bisogna preparare tutto il materiale, in maniera sequenziale e ordinata, inerente i vari compiti proposti quindi scotch colorato, gettoni rappresentanti figure geometriche, fogli e forbici, modelli e figure disegnate su cartoncino, palla, corda e dove possibile scalini. Fatto ciò si passa alla somministrazione degli items, all’osservazione e alla valutazione finale.

Il protocollo per la valutazione delle abilità prassiche e della coordinazione motoria (APCM) è frutto di studi approfonditi, analisi statistiche e anni di osservazioni cliniche. Grazie a tutto questo intenso lavoro sono stati rilevati dei punteggi che permettono di effettuare una diagnosi precoce e di comprendere al meglio le competenze del bambino.

 

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