Proposta di una cartella valutativa in ambito respiratorio nel neonato pretermine

Presentazione della cartella di valutazione

Considerando tutti gli elementi affrontati in precedenza, insieme all’esperienza di tirocinio svolto nelle TIN e nelle rianimazioni pediatriche, ho deciso di affrontare la sistematizzazione degli elementi osservati necessari alla valutazione del neonato pretermine con problematiche respiratorie.

Di organizzare quindi, in modo semplificato, quei dati necessari al TNPE per poter decidere se e come impostare un trattamento di riabilitazione respiratoria e quali sono gli elementi significativi da considerare durante il trattamento.

Ho quindi cercato di creare una cartella osservativa e valutativa da utilizzare nei reparti di TIN: in bibliografia è possibile trovare numerose tecniche di osservazione del neonato pretermine tutte volte però a valutare soprattutto gli aspetti neuro-evolutivi e neuro-comportamentali di questi pazienti. Mentre per quanto riguarda la riabilitazione respiratoria le fonti bibliografiche sono meno ricche, essendo questo un ambito ancora giovane e poco conosciuto. L’obiettivo principale che mi sono posta, con la strutturazione di questa scheda, è la trasformazione delle conoscenze teoriche, presenti in questa trattazione, in strumento operativo da utilizzare come guida semplificativa nell’approccio al paziente in terapia intensiva neonatale, per il TNPE che deve occuparsi di problematiche respiratorie.

In seconda istanza mi sembra interessante, in un momento storico che vede in evoluzione una vitalità particolare della riabilitazione respiratoria, proporre una scheda osservativa e valutativa che consenta una eventuale raccolta ed analisi dei dati, su cui elaborare ulteriori considerazioni nell’approccio e nelle modalità di trattamento di pazienti così particolari.

La mia scheda di valutazione si compone principalmente di due parti.

Nella prima parte si raccolgono i dati recuperabili dalla cartella clinica riguardanti la data di nascita e l’età gestazionale del neonato al momento del parto, il tutto corredato da un raccordo anamnestico. Questa prima parte si può considerare come un frontespizio, da utilizzare per un singolo bambino, ad ogni trattamento.

Nella seconda parte invece vengono raccolti i dati di volta in volta, recuperabili:

  • dalla cartella clinica del neonato e quindi
    • Ë condizioni generali,
    • Ë età corretta,
    • Ë data dell’intervento,
    • Ë ora dell’intervento;
  • dall’osservazione diretta inerente
    • Ë il sistema neuro-vegetativo,
    • Ë il tipo di respirazione (autonoma o assistita),
    • Ë eventuali segni di distress respiratorio;
  • dalla valutazione dei parametri di intervento riabilitativo
    • Ë auscultazione (prima e dopo l’intervento)
    • Ë parametri vitali (prima durante e dopo l’intervento)
    • Ë definizione dei problemi e degli obiettivi di trattamento
    • Ë descrizione delle tecniche e modalità di intervento
    • Ë priorità e frequenza dell’intervento riabilitativo.

L’analisi di questi elementi dovrebbe permettere di individuare quali siano le strategie migliori da utilizzare per quel neonato in quel determinato momento, per facilitare i comportamenti di autoregolazione e per ridurre indici di stress eccessivi.

Riporto qui di seguito le diverse parti che compongono la scheda di valutazione, andando ad analizzarle più nel dettaglio, ed inserendo un esempio compilato.

Nella prima pagina (Figura 41), si vanno ad inserire i dati principali nel neonato, recuperabili dalla cartella clinica, quindi nome, data di nascita con relativa età gestazionale al momento del parto, età corretta della prima valutazione, peso neonatale e Apgar.

Nella prima pagina (Figura 41), si vanno ad inserire i dati principali nel neonato, recuperabili dalla cartella clinica, quindi nome, data di nascita con relativa età gestazionale al momento del parto, età corretta della prima valutazione, peso neonatale e Apgar.

Figura 41. Scheda di valutazione del trattamento riabilitativo respiratorio

Nello spazio sottostante verranno inseriti ed aggiornati di volta in volta i principali dati anamnestici di rilievo. Ecco come è stata da me compilata durante l’osservazione di un trattamento riabilitativo respiratorio in Terapia Intensiva Neonatale (Figura 42).

Nello spazio sottostante verranno inseriti ed aggiornati di volta in volta i principali dati anamnestici di rilievo. Ecco come è stata da me compilata durante l’osservazione di un trattamento riabilitativo respiratorio in Terapia Intensiva Neonatale (Figura 42).

Figura 42

Nella seconda parte (Figura 43) è stata inserita una voce in particolare: l’ora del trattamento. Questo dato può essere utile per valutare, nel caso di trattamenti effettuati in orari diversi, quale situazione può essere facilitante per il neonato pretermine. Dalla cartella clinica si prenderanno le informazioni relative alle condizioni generali al momento o poco prima del trattamento. Quindi si andranno a registrare lo stato iniziale (sonno profondo, sonno tranquillo..) e la posizione in cui è stato trovato il neonato pretermine, con l’eventuale contenimento.

Nella seconda parte (Figura 43) è stata inserita una voce in particolare: l’ora del trattamento. Questo dato può essere utile per valutare, nel caso di trattamenti effettuati in orari diversi, quale situazione può essere facilitante per il neonato pretermine. Dalla cartella clinica si prenderanno le informazioni relative alle condizioni generali al momento o poco prima del trattamento. Quindi si andranno a registrare lo stato iniziale (sonno profondo, sonno tranquillo..) e la posizione in cui è stato trovato il neonato pretermine, con l’eventuale contenimento.

Figura 43

Di seguito ho inserito la cartella compilata con i dati ricavati dalla mia osservazione (Figura 44).

Di seguito ho inserito la cartella compilata con i dati ricavati dalla mia osservazione (Figura 44).

Figura 44

Ho quindi inserito (Figura 45), rispetto all’aspetto neurovegetativo la descrizione del colorito cutaneo, eventualmente inserendo anche la localizzazione ed eventuali segni di instabilità.

Ho quindi inserito (Figura 45), rispetto all’aspetto neurovegetativo la descrizione del colorito cutaneo, eventualmente inserendo anche la localizzazione ed eventuali segni di instabilità.

Figura 45

Nel caso da me osservato (Figura 46) il colorito di A. era roseo su tutto il corpo, ma aveva il singhiozzo e questo può significare una sua instabilità in quel momento.

Nel caso da me osservato (Figura 46) il colorito di A. era roseo su tutto il corpo, ma aveva il singhiozzo e questo può significare una sua instabilità in quel momento.

Figura 46

A questo punto ho inserito la parte più specifica riguardante il tipo di respirazione a cui erano sottoposti i neonati da me osservati, eventuali segni di distress respiratorio ed infine quanto ricavato dall’auscultazione (Figura 47).

A questo punto ho inserito la parte più specifica riguardante il tipo di respirazione a cui erano sottoposti i neonati da me osservati, eventuali segni di distress respiratorio ed infine quanto ricavato dall’auscultazione (Figura 47).

Figura 47

A. era sottoposta a ventilazione in SIMV con FiO2 in culla al 45%, non presentava segni di distress respiratorio evidenti e all’auscultazione si potevano apprezzare dei sibili nel campo polmonare destro (Figura 48).

A. era sottoposta a ventilazione in SIMV con FiO2 in culla al 45%, non presentava segni di distress respiratorio evidenti e all’auscultazione si potevano apprezzare dei sibili nel campo polmonare destro (Figura 48).

Figura 48

Successivamente ho creato una tabella per la monitorizzazione dei parametri vitali durante tutto l’intervento riabilitativo (Figura 49).

Successivamente ho creato una tabella per la monitorizzazione dei parametri vitali durante tutto l’intervento riabilitativo (Figura 49).

Figura 49

Questo è quanto rilevato prima, durante e dopo il trattamento di A. (Figura 50).

Questo è quanto rilevato prima, durante e dopo il trattamento di A. (Figura 50).

Figura 50

Dopo aver valutato tutti i parametri precedenti, si affrontano i problemi principali riscontrati durante la valutazione e l’auscultazione per stilare gli obiettivi del trattamento riabilitativo respiratorio. Quindi vengono definite sia la priorità dell’intervento (distruttivo, espansivo, assistenza alla tosse), sia la frequenza (Figura 51).

Figura 51

Nella figura 52 si possono osservare le caratteristiche del trattamento di A. effettuato il 03/06/2008.

Nella figura 52 si possono osservare le caratteristiche del trattamento di A. effettuato il 03/06/2008.

Figura 52

Per concludere ho inserito una parte per una breve descrizione riguardante le tecniche e la modalità di intervento e l’auscultazione finale (Figura 53).

Figura 53

Ecco come appare questa parte compilata (Figura 54).

Ecco come appare questa parte compilata (Figura 54).

Figura 54

Tendo a sottolineare che in questa scheda non sono presenti le voci riguardanti l’osservazione e la valutazione anche degli aspetti neuromotori. Questo perché ho voluto creare una scheda che potesse essere funzionale unicamente allo scopo per cui è stata ideata, ovvero l’osservazione, la valutazione ed il trattamento respiratorio di neonati prematuri, di basso peso rispetto all’età gestazionale, intubati.

Se si ritenesse necessario effettuare anche la valutazione neuro psicomotoria si possono utilizzare altri parametri e altre schede preposte per questi obiettivi.

 

 

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