Un modello di intervento Neuro e Psicomotorio precoce nei Disturbi dello Spettro Autistico ispirato ai principi dell’Early Start Denver Model

Un modello di intervento Neuro e Psicomotorio precoce nei Disturbi dello Spettro Autistico ispirato ai principi dell’Early Start Denver Model - Sara Colombo

ABSTRACT

Introduzione: il DSM-5 (American Psychiatric Association, 2013) definisce i Disturbi dello Spettro Autistico (DSA) come una disabilità neuroevolutiva complessa, caratterizzata da deficit precoci della comunicazione e dell’interazione sociale e da interessi ristretti e ripetitivi.

L’incidenza di tali disturbi sembra essere in continuo aumento in rapporto alla popolazione mondiale e viene attualmente stimata in un rapporto approssimativo di 1:88 (Fontani, 2016).

Considerando l'eterogeneità e la complessità dei quadri clinici, non è possibile individuare un unico metodo riabilitativo valido, o adatto per tutti, soprattutto in età precoce, quando ogni trattamento deve essere calibrato sui bisogni evolutivi e sulle necessità ogni volta emergenti (AITNE, 2016).

Obiettivo: l’obiettivo di questo elaborato di tesi è quello di illustrare un modello di intervento neuro e psicomotorio per la presa in carico precoce del bambino con disturbo dello spettro autistico, avvalendosi e ispirandosi al modello e ai principi dell’Early Start Denver Model (ESDM), integrato alla pratica neuro e psicomotoria. L’ESDM (Dawson et al., 2009; Rogers e Dawson, 2010) è un modello di presa in carico rivolto ai bambini di età prescolare con disturbi dello spettro autistico, che si è dimostrato come una metodologia efficace per migliorare la sintomatologia, come specificato nelle Linee Guida e confermato da vari studi randomizzati (Dawson et al, 2009; 2012).

Contenuti: nella parte teorica iniziale verrà definito e argomentato il Disturbo dello Spettro Autistico, soffermandosi in particolare sull’importanza della diagnosi e del trattamento precoce, e sulle possibilità terapeutiche specificate nelle Linee Guida per l’Autismo (SINPIA, 2005) . Verrà poi fornito un approfondimento e un’analisi critica sul metodo ESDM, mettendo in luce affinità e differenze con la pratica neuro e psicomotoria, evidenziando quali sono gli strumenti e le strategie di questo metodo che possono risultare utili e idonee al Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE), da integrare nella sua formazione professionale.

L’ESDM è un intervento di tipo evolutivo e naturalistico, che integra i principi dell’Applied Behavior Analysis (ABA), con l’approccio basato sullo sviluppo e sulla relazione. Condivide con la neuro e psicomotricità un approccio rivolto al bambino nella sua globalità e specificità, focalizzato su tutti i domini e sui bisogni specifici del singolo e del suo contesto. Entrambi sono approcci basati sulla relazione che si realizzano in una cornice terapeutica affettivamente positiva, e che enfatizzano lo sviluppo dell’interazione sociale reciproca e dell’intersoggettività.

Inoltre l’ESDM è un metodo pensato e calibrato per l’intervento precoce specifico, attraverso strumenti e modalità di intervento adatte a bambini piccoli, con diagnosi o sospetto di diagnosi di DSA già a partire dai 12-18 mesi.

Materiali e metodi: il progetto prevede la sperimentazione sul campo del modello in studio, in un campione di bambini (n=4) con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico in età prescolare, in trattamento riabilitativo presso un Servizio privato. Per monitorare l’evoluzione dei profili di sviluppo sono stati utilizzati la scheda di valutazione Early Start Denver Model Curriculum Checklist for young Children with Autism (Rogers & Dawson, 2010) e l’osservazione qualitativa diretta di comportamenti target utili a definire il profilo neuro e psicomotorio del bambino.

Il disegno sperimentale osservazionale (single case study) ha previsto un’analisi dei dati dei bambini prima di iniziare il percorso riabilitativo (t0), una valutazione iniziale al momento della prima osservazione diretta (t1: marzo 2017) e una valutazione dopo 5 mesi (t2). Verranno descritti esempi pratici di attività di gioco secondo la metodologia integrata, all’interno del programma di trattamento dei bambini osservati, allo scopo di evidenziare l’intervento proprio del TNPEE.

Risultati e conclusioni: Il risultato del progetto è quello di fornire un contributo alla ricerca sull’autismo e soprattutto all’intervento neuro e psicomotorio specifico, analizzando un modello di intervento precoce ispirato ad un metodo naturale come l’Early Start Denver Model, applicato ad un campione clinico. I profili evolutivi dei bambini esaminati sono stati analizzati in termini di modificabilità, e dal confronto ottenuto tra gli elementi iniziali e quelli ricavati al termine del periodo sperimentale è emersa una buona evoluzione, armonica in tutti i domini considerati e nei diversi casi clinici, in particolare in quelli che hanno iniziato più precocemente il trattamento.

 

 

INTRODUZIONE

I Disturbi dello Spettro Autistico (DSA) rappresentano una disabilità neuroevolutiva complessa, caratterizzata da deficit precoci della comunicazione e dell’interazione sociale e da interessi ristretti e ripetitivi. L’incidenza di tali disturbi sembra essere in continuo aumento in rapporto alla popolazione normale, si stima un’incidenza approssimativa di 1 soggetto ogni 88  (Fontani, 2016) ; studi recenti riportano inoltre una prevalenza attorno al 2% (Parr & Woodbury-Smith, 2017) , maggiore nei maschi, che vengono colpiti in una proporzione di 4:1. 

Grazie ai progressi effettuati dalla medicina clinica in questo campo, ai dati raccolti dai molteplici studi su questa patologia, e in particolare alle ricerche sugli indici precoci del disturbo, a partire dagli anni 2000 la possibilità di ottenere diagnosi sempre più precoci di DSA è aumentata. L’abbassamento dell’età della diagnosi permette di poter intervenire in un periodo dove la maggior plasticità del sistema nervoso centrale consente una significativa modificabilità e possibilità di miglioramento della storia naturale del disturbo. (Rogers & Dawson, 2010)

L’intervento precoce deve seguire le tappe dello sviluppo normotipico ed esser individualizzato e personalizzato per ogni bambino: il trattamento deve essere calibrato in base alle caratteristiche personali, ai bisogni evolutivi e alle necessità ogni volta emergenti. Esiste infatti un’altissima variabilità all’interno dei soggetti con disturbo dello spettro autistico: ognuno presenta peculiarità e complessità differenti, per cui risulta impossibile individuare un metodo riabilitativo elettivo e risolutivo, o adatto a tutti, soprattutto in età precoce (AITNE, 2016) . Per tutti questi motivi al Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) è richiesta una formazione continua, olistica e sempre aggiornata oltre alla conoscenza di tutte le metodologie possibili e applicabili, per poter decidere quale sia la migliore per quel bambino, in modo da personalizzare il suo percorso con tutti gli interventi che possono favorire il suo adattamento all’ambiente.

L’obiettivo di questa tesi è quello di proporre un modello di intervento neuro e psicomotorio per la presa in carico precoce del bambino con disturbo dello spettro autistico, avvalendosi e ispirandosi ai principi dell’Early Start Denver Model (ESDM, Dawson et al., 2009; Rogers e Dawson, 2010), integrato alla pratica neuro e psicomotoria. Dopo aver offerto una panoramica delle possibilità terapeutiche specificate nelle Linee Guida per l’Autismo, in questo elaborato verrà analizzata nel dettaglio questa metodologia in quanto risulta essere particolarmente adatta e integrabile alla neuro e psicomotricità. L’ESDM è una metodologia di intervento precoce sviluppata per migliorare la sintomatologia nei disturbi dello spettro autistico, di efficacia comprovata e confermata nelle linee guida e da vari studi randomizzati. Il metodo si fonda sull’interazione basata sulla reciprocità sociale, sulle emozioni positive e sulla qualità della relazione, punti cardine fondamentali anche all’interno dell’approccio neuro e psicomotorio. Altra caratteristica in comune ad entrambi gli approcci è il focus sul singolo bambino, costruendo l’intervento a partire dai suoi bisogni specifici, dai suoi interessi e dal suo contesto, analizzando tutte le aree di sviluppo in modo globale. L’ESDM è però specializzato nel fornire una metodologia e degli strumenti adatti al bambino più piccolo, fondamentali per i motivi sopracitati relativi ai benefici dell’intervento precoce.

Verrà inizialmente delineata una panoramica del disturbo dello spettro autistico; in secondo luogo, nel descrivere le raccomandazioni per il trattamento, il metodo ESDM verrà prima argomentato nella teoria – spiegandone la cornice metodologica e le strategie d’intervento –, poi applicato nella pratica.

Il progetto prevede la sperimentazione sul campo del modello in studio, su un campione di bambini (n=4) con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico in età prescolare in trattamento riabilitativo presso un Servizio privato.

 

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