CONCLUSIONI - Applicazione del Metodo Terzi nei soggetti con deficit temporale
Sara Franchi
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Nell’elaborato si è voluto mettere in luce come un deficit a livello dell’organizzazione temporale e ritmica possa compromettere lo sviluppo globale del paziente, influenzando di conseguenza anche altre funzioni (vedi attenzione, memoria, cognitivo…). La griglia proposta come strumento di quantificazione degli aspetti temporali ha permesso di quantificare questo processo, evidenziando ciò che il Metodo Terzi già valuta in modo qualitativo. Può capitare che dei bambini giungano presso il servizio per un disturbo dell’apprendimento o di coordinazione motoria, ma con approfondimenti tramite valutazioni specifiche, tra cui il Metodo Terzi, è possibile individuare come queste difficoltà siano in realtà collegate ad un deficit di organizzazione temporale. Alla luce dei risultati ottenuti tramite somministrazione della griglia da me proposta sulla valutazione quantitativa degli aspetti temporali, affiancata dai risultati ottenuti dalla somministrazione dei test: figura complessa di Rey, figura umana e TPV, si può dimostrare come un lavoro specifico a livello dell’organizzazione temporale e ritmica, effettuato mediante il Metodo Terzi che lavora principalmente su questi aspetti, parallelamente all’organizzazione spaziale, possa portare ad un miglioramento specifico in queste aree e conseguentemente un miglioramento globale nelle funzioni del paziente. Lo studio effettuato si trova in linea con le tesi emergenti che affermano la presenza di un sistema che coinvolge la corteccia cerebrale, in particolar modo la corteccia parietale, la corteccia frontale e la corteccia temporale, il cervelletto e i gangli della base alla base della percezione del concetto di tempo. Queste aree sono a loro volta coinvolte nell’attivazione dell’attenzione, della memoria e di altre funzioni superiori. La rete che si instaura, coinvolgendo queste aree, giustifica quindi una stretta correlazione tra lo sviluppo di tali funzioni e quello dell’organizzazione temporale.
Indice |
INTRODUZIONE |
PARTE PRIMA: INQUADRAMENTO TEORICO Definizione, tappe dello sviluppo, Percezione del concetto del Tempo e del Ritmo IL METODO TERZI E L’ORGANIZZAZIONE TEMPORALE PARTE SECONDA: PROGETTAZIONE E ATTUAZIONE DELLO STUDIO |
CONCLUSIONI |
BIBLIOGRAFIA |
Tesi di Laurea di: Sara FRANCHI |